Comincia a prendere vita il Distretto del pomodoro del Sud. L’incontro che si è tenuto a Foggia, presenti tutte le rappresentanze agricole (Organizzazioni professionali agricole, Unioni nazionali di prodotto e le principali OP meridionali) e la maggior parte di quelle industriali (Anicav), ha dato avvio alla costituzione del Distretto, attraverso un primo Comitato promotore che ne fisserà compiti e obiettivi. Grande soddisfazione è stata espressa dalla Cia, Confederazione italiana agricoltori per i risultati della riunione, che si è tenuta presso la sede della locale Camera di Commercio.
La Cia organizzò appena due mesi fa un’iniziativa pubblica a Foggia, proponendo la costituzione del Distretto del pomodoro del Sud e, proprio in quella occasione, il presidente Giuseppe Politi rimarcò l’urgenza di un progetto che aprisse nuove prospettive a questo importante settore dell’agroalimentare italiano tramite una maggiore stabilità della filiera.
Come è noto, oggi il comparto del pomodoro da industria si trova in una delicata fase di avvio non solo della campagna 2010/2011, ma anche di un nuovo periodo caratterizzato dal regime di disaccoppiamento totale degli aiuti Ue, che dovrà essere regolamentato e sufficientemente tutelato, se non si vuole disperdere una ricchezza produttiva e industriale accumulata negli anni.
La Cia è, dunque, impegnata nel lavoro organizzativo di questo Comitato tecnico, che dovrà porre le basi per un Distretto aperto a tutti gli operatori di questa rilevante filiera, localizzati in ben cinque regioni (Puglia, Campania, Basilicata, Molise, Calabria).
Il Distretto dovrà diventare l’ambito naturale entro il quale i soggetti della filiera si incontreranno per scambiarsi esperienze e cogliere insieme le opportunità del mercato. Sarà anche la cornice più idonea per lo svolgimento delle trattative volte ai contratti-quadro, anche se il suo ruolo non dovrà mai confondersi con quello più specifico dell’Organismo interprofessionale.
"Sarà l’intesa del Comitato interprofessionale, infatti, a programmare le singole campagne, ma il lavoro di discussione e di scambio necessario per fissarne le coordinate - conclude la Cia - sarà molto agevolato dall’esistenza di un Distretto interregionale che diventi il momento istituzionale di incontro e raccordo delle diverse esigenze per una maggiore salvaguardia e valorizzazione del prodotto".
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