Su proposta del ministro Giancarlo Galan, nella riunione di oggi 18 novembre 2010, il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), ha approvato un importante programma di interventi nel settore irriguo e della bonifica, per un importo di circa 177 milioni di euro.

Si tratta di infrastrutture, localizzate nel Sud d'Italia, strategiche non solo per l'agricoltura, ma anche per l'assetto del territorio e la protezione del suolo.

Il frequente ripetersi di precipitazioni con carattere alluvionale, come quelle più recenti che hanno sconvolto prima la Liguria e la Toscana, poi il Veneto e la Calabria e infine la Campania, provocando vittime, allagamenti, strade chiuse, fiumi esondati, evacuazioni, dimostra che tali fenomeni non possono più definirsi eccezionali, se non nell'intensità dell'evento, e hanno posto in evidenza che lo sfruttamento indiscriminato del suolo, pur in presenza di conosciuti elementi di rischio, necessita di interventi strutturali che possano riportare il territorio ad una nuova capacità permealizzante, unitamente alla realizzazione di strutture di ritenuta e di scolo, capaci di veicolare rapidamente verso il mare l'eccesso di acqua.

Gli interventi, che saranno realizzati dai Consorzi di bonifica, coniugheranno obiettivi di risparmio e uso razionale della risorsa idrica, quando essa è scarsa, regolazione delle acque, quando esse siano eccessive e, infine, presidio del territorio, con opere di stabilizzazione di sponde e tratti franosi.

Inoltre, il ministero ha proposto l'approvazione di una disposizione che scoraggia ritardi nella realizzazione delle opere, prevedendo la revoca dei finanziamenti nel caso in cui le procedure per l'appalto dei lavori non siano concluse entro 18 mesi dalla concessione; la previsione, già contenuta nella Delibera con la quale il Cipe, nella seduta del 22 luglio scorso, ha approvato l'analogo Programma di opere del Centro e Nord d'Italia, per un ammontare complessivo di 418,5 milioni di euro, risponde a criteri di efficienza della spesa pubblica; i fondi liberati saranno destinati a nuovi progetti di rilevanza strategica, non solo per il territorio regionale di riferimento, ma anche nazionale.

Con l'avvio del Piano del Sud e del Programma del Centro Nord d'Italia, 695 milioni di euro di nuovi cantieri verranno aperti in tutto il Paese.