Dopo giorni di trattative, il risultato sperato è arrivato: la dieta mediterranea è ufficialmente patrimonio culturale dell'umanità riconosciuto dall'Unesco.
"Questo prestigioso successo mi riempie d'orgoglio e di soddisfazione e rappresenta un traguardo storico per la nostra tradizione alimentare e per la cultura dell'intero Paese": con queste parole il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, ha commentato la notizia appena giunta dal Kenya secondo cui il Comitato intergovernativo della Convenzione sul patrimonio immateriale dell'Unesco ha accolto la candidatura della dieta mediterranea ed ha approvato all'unanimità la sua iscrizione nella prestigiosa Lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità.
"La proclamazione della dieta mediterranea quale stile di vita sostenibile basato su tradizioni alimentari e su valori culturali secolari, rappresenta una svolta epocale nel processo di valorizzazione di usi e costumi legati alle diete alimentari dei vari popoli" ha sottolineato il ministro, che ha aggiunto: "Per l'Italia si tratta solo del primo, importantissimo passo di una lunga serie di successi sul cammino della valorizzazione delle pratiche agroalimentari tradizionali italiane riconosciute da tutto il mondo quali esempi di eccellenza".
Il ministro ha ringraziato quanti nel ministero e non solo hanno lavorato per raggiungere questo risultato, con un "grazie di cuore" anche alla comunità del Cilento, patria della dieta mediterranea. A Nairobi, ha fatto sapere il ministro, "la delegazione del ministero ha dedicato il prestigioso riconoscimento dell'Unesco proprio ad un uomo simbolo del Cilento, il sindaco di Pollica Angelo Vassallo. Mi associo a loro, non senza commozione, per ricordare colui che con tanta passione aveva sostenuto con convinzione e passione fin dall'inizio questo progetto: sono certo che il risultato raggiunto oggi lo avrebbe reso orgoglioso".
Grazie al suo inserimento nella Lista, la dieta mediterranea rappresenta il terzo elemento italiano presente, insieme all'opera dei pupi siciliani e al canto a tenore sardo.
La dieta mediterranea è la prima pratica alimentare tradizionale al mondo ad essere iscritta nella prestigiosa Lista. Quest'ultima, istituita dalla Convenzione Unesco del 2003, conta 166 elementi iscritti da 132 Paesi diversi, tra cui ad esempio il tango argentino, il capodanno islamico e la calligrafia cinese.
Il gruppo di lavoro del Ministero sta ora lavorando, per il prossimo anno, alle candidature dell'arte della pizza napoletana e laa coltivazione ad alberello dello Zibibbo di Pantelleria.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari forestali