Il prodotto dell'orto fresco, lavato, tagliato e confezionato, pronto per passare dallo scaffale del negozio alle tavole dei consumatori senza ulteriori lavorazioni. Sono i cosiddetti prodotti di IV gamma, in progressiva espansione anche in Italia in linea con le modificate abitudini lavorative e alimentari delle famiglie.

Un mercato italiano che oggi rappresenta 740 milioni di euro al consumo (+5/7% rispetto al 2009), in gran parte rappresentato dalle insalate, prodotto trainante di tutto il settore stimato in 600 milioni di euro.

Numeri imponenti ai quali si aggiunge una vetta importante raggiunta sul fronte delle vendite, vicine ai 500 milioni di confezioni vendute.

Ai prodotti di IV gamma, ormai entrati a far parte della dieta di molti italiani, si affiancano oggi anche nuovi prodotti basati su frutta e verdura fresca e freschissima pronti per il consumo come zuppe, frullati, purè, verdure in ciotola con condimento incluso. Un mondo tutto da esplorare ed espandere in cui l'innovazione appare ancora agli esordi, con grandi potenzialità sotto il profilo commerciale.

E' questo il tema del convegno svoltosi a Macfrut dal titolo 'Dalla IV alla V gamma ai freschi pronti: l'evoluzione della specie', moderato dal giornalista della Stampa Maurizio Tropeano.

Dopo il saluto del sindaco di Cesena Paolo Lucchi è intervenuto Valerio Bordoni di Aiipa, Associazione italiana industrie prodotti alimentari, tracciando il quadro storico dell'evoluzione dei prodotti di IV gamma, che dagli anni '80 in poi si sono imposti sul mercato divenendo oggi un vero e proprio driver del cambiamento per l'industria alimentare.

Un settore che ancora tiene, nonostante la contrazione generale dei consumi, con davanti a sé un futuro ricco di opportunità.

A parlare della nuova sfida lanciata all'ortofrutta italiana dai prodotti freschi e freschissimi è stato quindi Roberto Della Casa, docente di Marketing dei prodotti agroalimentari dell'Università di Bologna. "E' un mercato in grande espansione anche nelle categorie al momento meno rilevanti, come possono essere la produzione di smoothies e frullati a base di frutta fresca. Per accompagnare correttamente l'evoluzione di questa nuova specie – sottolinea Della Casa – è fondamentale che industria e distribuzione giochino alla pari, in un rapporto di totale simbiosi. L'innovazione del prodotto va indirizzata ma poi è fondamentale che lo scaffale di vendita sia presidiato, per presentare in modo corretto questo prodotto innovativo nel momento finale della vendita".

Paesi come Gran Bretagna e Stati Uniti hanno fatto passi da gigante nello sviluppo di questi prodotti freschi: a presentare esperienze concrete del mercato inglese e americano sono state Kip Winter-Cox, direttore marketing della Bakkavor, azienda leader a livello mondiale per la trasformazione dei vegetali, e Beth Padera, in rappresentanza dello statunitense Perishables Group.
Kip Winter-Cox ha illustrato la situazione attuale in Gran Bretagna, dove i prodotti di IV gamma hanno una fortissima penetrazione nel mercato alimentare (per un valore totale di 4 miliardi di euro al consumo), tanto da essere ormai vicini alla maturità e pronti ad ulteriori evoluzioni.

Prodotti innovativi sono stati presentati anche dalla rappresentante del Perishables Group, che ha parlato anche della campagna di educazione alimentare lanciata dall'amministrazione Obama per ridurre l'obesità infantile, iniziativa che ha fatto da traino alla creazione di prodotti nuovi e accattivanti per i più giovani come, ad esempio, le 'Apple Fries', mele a pezzi confezionate come le classiche patatine fritte.

Giuseppe Battagliola, coordinatore della sezione IV gamma di Aiipa, ha chiuso l'elenco degli interventi prendendo in esame il tema della produzione e della distribuzione dei prodotti freschi pronti a base vegetale in Italia.

"Dobbiamo recuperare terreno nei confronti di Stati Uniti e Gran Bretagna, e possiamo farlo puntando alla vera innovazione, senza lasciarci attrarre da promozioni selvagge. Il consumatore di questi prodotti – afferma Battagliola – è in questi anni cambiato: la fascia d'età di riferimento è tra i 25 ed i 55 anni e le aspettative sono quelle di avere a disposizione un'offerta sempre più differenziata, che permetta di mangiare frutta e verdura agevolmente in diversi momenti della giornata. Il tutto nel nome della praticità e della qualità del prodotto".