Definire un percorso comune per sensibilizzare agricoltori, amministratori, consulenti e opinione pubblica sui contenuti del Testo Unico sulla condizionalità per il 2010 (Decreto ministeriale 30125 del 22 dicembre 2009), superando la semplice logica dell'obbligo regolamentare. E' questo l'obiettivo del 'Piano di comunicazione sulla condizionalità 2010' coordinato dalla Task Force 'Ambiente e condizionalità' della Rete rurale nazionale, nell'ambito della linea d'intervento sulla diffusione delle buone prassi e delle conoscenze.

Il Piano si articola in tre fasi.

Prima fase (da febbraio a maggio)
Il primo passo, fino alla presentazione della Domanda unica, prevede una diretta attività informativa - una campagna di respiro nazionale - all'interno dei corsi Agea rivolti agli operatori dei Centri di assistenza agricola.
Questa prima fase comporterà un'attività di 'formazione dei formatori' per contatto con gli agricoltori tramite il piano di informazione dei coordinamenti dei Caa, che prevederanno apposita attività di sensibilizzazione territoriale. Ad sempio, è previsto almeno un incontro tecnico regionale, oltre a cinque incontri di formazione/informazione con gli agricoltori per ogni partecipante alla formazione Agea - Rrn.

Seconda fase (da aprile a dicembre)
La seconda fase si articola d'intesa con Regioni e Province autonome, organismi pagatori e organizzazioni sindacali per assicurare la più ampia ricaduta territoriale delle tematiche di condizionalità con la promozione e partecipazione di eventi a livello interregionale e regionale.

Terza fase (da giugno)
La terza fase mira ad integrare maggiormente l'attuazione dei Programmi di sviluppo rurale con le politiche ambientali e di condizionalità, anche attraverso il confronto con le esperienze degli altri Stati membri.
Con questa azione la Rete rurale nazionale intende accompagnare gli operatori nel processo di valorizzazione dell'agricoltura come fornitrice di beni pubblici alla comunità: paesaggio e biodiversità, tutela delle acque e del suolo, riduzione delle emissioni, sicurezza alimentare e benessere animale, vitalità delle aree rurali.
Questa fase di lungo periodo prevede la redazione Linee guida nazionali sui contenuti dell’intero pacchetto condizionalità con una armonizzazione a livello regionale.