I giornali di questi ultimi giorni si sono aperti con la notizia degli aiuti che il Governo francese ha messo a disposizione dei propri agricoltori, colpiti dalla crisi non meno di quelli di tutta Europa, Italia compresa. Se ne è parlato, ovviamente, sui giornali francesi come “Figaro” e “Le Monde” del 29 ottobre, ma la notizia era già stata anticipata da alcuni giornali italiani come “Il Sole 24 Ore” del 28 ottobre o “Avvenire” dello stesso giorno. A fronte di questa iniziativa dei “cugini” francesi non poteva mancare la richiesta, giunta dalle colonne de “La Discussione”, di un analogo trattamento anche per gli agricoltori italiani. Oltre agli aiuti in Italia si discute anche di come affrontare la crisi con una politica europea che rimetta l’agricoltura al centro, come si può leggere sul “Giornale di Brescia” e che ci sia bisogno di una nuova strategia per l’agricoltura lo ribadisce “La Discussione” del 28 ottobre. Una nuova strategia che può passare anche da un più costruttivo rapporto fra le Organizzazioni Professionali. L'invito arriva dai giovani attraverso le colonne de “L'Eco Di Bergamo” del 3 novembre. Un segnale positivo, speriamo abbia un seguito.

 

Aiuti e tasse

Critica la posizione di “Europa” del 31 ottobre che in tema di politiche per l’agricoltura denuncia quelle che definisce come risposte confuse da parte del Governo. Intanto la Ue sblocca gli aiuti “de minims” concedendo la possibilità di intervenire con 15mila euro per azienda, come si può leggere su “Italia Oggi” del 29 ottobre, argomento ripreso anche dal quotidiano piacentino “Libertà” del 2 novembre. Che di aiuti ci sia bisogno lo dimostrano alcuni articoli che mettono a fuoco la profondità di questa crisi dei campi, come accade per la “Gazzetta di Mantova” del 28 ottobre dove si può leggere che gli agricoltori preferiscono lasciare incolti i terreni piuttosto che seminare cereali. Dei problemi del grano duro si occupa “Italia Oggi” del 31 ottobre e gli fa eco “Il Resto del Carlino” del 2 novembre. Come se non bastassero i problemi di mercato, c'è chi vede nell'agricoltura un nemico dell'ambiente. E' quanto emerge da una lunga serie di articoli pubblicati su Il Sole 24 Ore del 3 novembre in uno speciale “alimentazione sostenibile”. Fra i tanti articoli segnaliamo quello pubblicato a pagina 29 de “Il Sole 24 Ore” dove si afferma che il presidente degli Usa vuole tassare gli allevamenti di bestiame, colpevoli dell'effetto serra più del trasporto mondiale. Forse si sta esagerando...

 

Multe e polemiche

Nulla a che vedere con i problemi sui campi, ma anche per i pastai il momento non è dei più facili. L’Antitrust ha infatti inflitto una multa ad alcune industrie del settore per il “cartello” sui prezzi. Se ne parla su “Il Resto del Carlino” del 30 ottobre e sempre in tema di pasta e di pastai, ha fatto discutere in questi giorni la polemica con i produttori di carne per alcune affermazioni sulle proprietà salutistiche delle une rispetto alle altre. E’ “MF” del 30 ottobre che se ne occupa e se non fossero coinvolte “fior” di aziende industriali, verrebbe da definire la vicenda come la solita, inutile, guerra tra poveri…

 

Chi va meglio

Va meglio per le mele, con la produzione in calo e i mercati in ripresa, stando alle indicazioni riportate da “Finanza e Mercati” del 30 ottobre, mentre il comparto del pomodoro gioca d’anticipo e studia le mosse per la prossima campagna, puntando, come riporta “Libertà” del 30 ottobre, sulla organizzazione della filiera. Mercato soddisfacente anche per un prodotto di stagione, come le castagne. Se ne parla sul “Giornale di Brescia” dell’uno novembre. Nell’altalena dei prezzi di mercato dei prodotti agricoli può essere interessante leggere l’analisi pubblicata su “Il Sole 24 Ore” del 31 ottobre sul comportamento di un altro mercato, quello dei titoli legati all’agricoltura.
Chi vede volgere il vento a favore è il comparto dell’olio di oliva che trova l’Italia in posizione da primato nell’ambito della Ue per i prodotti a marchio Dop, come si può leggere su “La Discussione” dell’uno novembre. “Italia Oggi” pubblica il 31 ottobre un articolo sul buon andamento dei prezzi dell’extravergine, in crescita del 10%. Buone notizie che non devono far perdere di vista la necessità di razionalizzare il settore, argomento sul quale è ancora “Italia Oggi” a soffermarsi. E mentre l’olio tira un sospiro di sollievo, il vino novello, almeno in Sardegna, parte in sordina o per dirla con “L’Unione Sarda” dell’uno novembre, la stagione si apre senza il “botto”. Cattive notizie anche per il Frascati, i cui prezzi sono in picchiata, come riferisce “La Repubblica” del 3 novembre.