'Attraverso le azioni realizzate con il programma di attività finanziato dal Reg. Ce 2080/05, sono stati impiegato tre anni di serio lavoro per ottenere questo risultato. Finalmente l’olio extravergine d’oliva di 'Alta qualità' è ora una realtà tangibile e fruibile dai consumatori'.
Così il presidente del Cno (Consorzio nazionale degli olivicoltori), Claudio Di Rollo anticipa la presentazione della prima bottiglia al mondo che può vantare questa denominazione d’eccellenza, che avverrà il prossimo 2 Aprile, a margine di un importante convegno di Settore promosso dall’organizzazione olivicola, al  Vinitaly-Sol in programma a Verona, per dare inizio al nuovo programma di attività relativo al prossimo triennio  finanziato dal Reg. CE 867/08 .
La nostra idea, ha spiegato Di Rollo, è ispirata dall’esigenza di creare una differenziazione efficace e sostenibile del prodotto nazionale con l’introduzione di innovazioni e tecniche nelle procedure e nei disciplinari di tracciabilità, finalizzati a migliorarne l’applicabilità e l’utilità.
La rintracciabilità, ha continuato il presidente del Cno, applicata alle filiere olivicole, rappresenta uno strumento multifunzionale che si presta efficacemente per comunicare informazioni inerenti le origini del prodotto e i dettagli dei diversi passaggi produttivi e distributivi fino al consumatore, ma da sole, queste informazioni, non sempre si rivelano sufficienti per costruire valore lungo la filiera. Per queste ragioni, ha sottolineato Di Rollo, si è  arricchita la rintracciabilità di filiera, oggi certificata ai sensi della nuova Norma Internazionale UNI EN ISO 22005/08, di contenuti e di informazioni sulla certificazione di prodotto, introducendo il Disciplinare Tecnico di Prodotto per la produzione di 'Olio Extra Vergine Italiano Alta qualità'.
Ad oggi, ha proseguito il presidente del Cno, la parte 'Agronomica' del Disciplinare per la produzione di 'Olio Extra Vergine Italiano Alta qualità”'è stata introdotta dal noi in più di mille aziende olivicole che insistono su più di 3.000 ha di superficie,  nelle maggiori  realtà olivicole italiane.
L’applicazione delle norme tecniche agronomiche previste dal Disciplinare prevede il rispetto dei principi della coltivazione integrata dell’olivo o biologica, coniugando con efficacia ed efficienza gli aspetti legati alla salvaguardia ambientale con quelli della qualità e della sostenibilità economica delle produzioni.
'Il prezzo della bottiglia?', ha concluso Di Rollo, 'meno di quanto si possa immaginare, considerando il livello del prodotto'.