Nel bel mezzo della crisi dell'olivicoltura italiana le organizzazioni di produttori olivicole si ricompattano e nasce Italia olivicola, la più grande organizzazione dell'olivicoltura italiana.
A darne ufficialmente notizia ieri, 1 ottobre, una nota stampa.
Martedì 9 ottobre 2018 a Roma la presentazione del nuovo soggetto nato dalla fusione tra Consorzio nazionale degli olivicoltori e Unasco, alla presenza di numerose autorità e del vicepresidente del consiglio Luigi Di Maio.

Nella prima nota ufficiale di Italia olivicola si afferma: "Svolta decisiva per l'olivicoltura, uno dei settori più importanti dell'agricoltura italiana e del made in Italy. Dopo anni costellati da frammentazione e cori solitari che hanno indebolito il comparto, nasce finalmente un nuovo soggetto unitario capace di mettere insieme la stragrande maggioranza dei produttori olivicoli italiani".

La nuova aggregazione sarà "un soggetto forte che punta a rappresentare gli olivicoltori in uno dei momenti più difficili di sempre per il settore alle prese con gravi problemi quali la Xylella fastidiosa, l'invasione di oli deodorati, gli attacchi al panel test e le continue frodi e contraffazioni che puntano a indebolire il mercato dell'olio extravergine d'oliva 100% italiano" è scritto ancora nella nota.

Italia olivicola sarà presentata ufficialmente martedì 9 ottobre, a Roma, a partire dalle 10.30, presso l'auditorium Antonianum. Insieme a Gennaro Sicolo, nuovo presidente di Italia olivicola e ultimo presidente di Cno, e Luigi Canino, vicepresidente della nuova organizzazione e ultimo presidente di Unasco.
Interverranno Alessandra Pesce, sottosegretario al ministero delle Politiche agricole, Gianpaolo Vallardi, presidente della commissione agricoltura del Senato, e Filippo Gallinella, presidente della commissione agricoltura della Camera dei deputati. Chiuderà l'incontro Di Maio.

Mercoledì 10 ottobre, invece, 1.500 olivicoltori di Italia olivicola parteciperanno all'udienza generale di Papa Francesco in piazza San Pietro. Gli olivicoltori italiani, alla vigilia di un'annata olearia molto difficile, doneranno al papa una selezione dei migliori oli extravergine d'oliva regionali.