L'aula del Senato ha approvato ieri all'unanimità la mozione del senatore del PD Paolo De Castro sul riconoscimento da parte dell'Unesco (Organizzazione delle nazioni unite per l'educazione, la scienza e la cultura) della dieta mediterranea quale patrimonio dell'umanità.
La decisione impegna il Governo a proseguire con grande determinazione il lavoro intrapreso dal precedente Governo nel corso della XV° Legislatura e a sviluppare - d'intesa con la Spagna, la Grecia e il Marocco e nel rispetto delle scadenze previste per la redazione e la presentazione del Progetto di candidatura (14 agosto 2008), tutte le iniziative necessarie per l'inserimento della dieta mediterranea nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità.
Il Governo presenterà quindi al Parlamento, entro tre mesi, un Piano organico di interventi e iniziative per la salvaguardia e la valorizzazione della dieta mediterranea, prevedendo nella legge finanziaria per il 2009 le necessarie risorse. L'iniziativa prende le mosse da diverse considerazioni. Il modello di alimentazione della dieta mediterranea, che è parte dell'identità storica e culturale del Mediterraneo, non è solo un modo di nutrirsi.
E' espressione di un intero sistema culturale, improntato, oltre che alla salubrità, alla qualità degli alimenti e alla loro distintività territoriale, ad una tradizione millenaria che si tramanda di generazione in generazione. E, nonostante i mutamenti delle abitudini alimentari e degli stili di vita che si sono verificati a partire dalla seconda parte dello scorso secolo, la dieta mediterranea continua ad essere un punto di riferimento non solo nel Mediterraneo, ma anche in altre regioni del mondo. Non ultimo, l'alimentazione rappresenta un terreno d'incontro, di dialogo, di scambio e di sviluppo, determinante per l'importanza culturale ed economica che riveste in ogni singola regione del mondo.