Cosa ricerca il consumatore oggi? Quali possibilità offerte da un mercato in continuo cambiamento?
Quali strumenti utilizzare per cogliere sinergicamente le nuove opportunità? Continua l'impegno di Terremerse che, con 'Co-imprendere', promuove una serie di iniziative sul territorio, 'per comunicare una dichiarazione esplicita di guardare alla filiera come una rete di possibili alleanze, per governare insieme i nuovi scenari e rafforzare competitivamente il settore, secondo logiche di efficienza e innovazione.' Queste le parole del Presidente della Cooperativa Gianni Errani, moderatore alle prime due iniziative (13 e 14 marzo) dedicate all'analisi del comparto cerealicolo e agli interventi di sostegno e regolamentazione dello stesso previste dal nuovo piano di settore.
Sempre in chiave di co-imprenditorialità, durante il terzo appuntamento (27 marzo), sono stati presentati da Eraldo Secchi, responsabile marketing Terremerse, i progetti più innovativi della Cooperativa bagnacavallese. Obiettivo della strategia dell'azienda: lavorare sulla capacità di sviluppare prodotti nuovi che siano riconoscibili e per questo acquistati dal consumatore, la cui soddisfazione diviene finalità comune a tutti i soggetti della filiera. I progetti vanno dalla 'filiera rintracciata del Pane Biologico', con dettaglio delle informazioni consultabili su www.panebio.com a quella 'Suino Leggero', che oltre alla rintracciabilità offre un plus interessante dovuto ad un contenuto in grassi inferiore ad altre carni. E ancora, con 'Appena Colta', nasce un programma di filiera corta, assieme a Coop, che prevede la commercializzazione di un prodotto (per il momento pesche e nettarine, ma sono già allo studio ipotesi di allargare il progetto alla frutta invernale) ad un livello di maturazione più pronunciato, ed in sole 24 ore dal campo alla tavola. Infine con la proposta 'L'Orto dei Frutti' –co-marketing con Legambiente – i prodotti Terremerse, dopo essere stati sottoposti ad un ulteriore controllo, perseguono il tentativo di ottimizzare i risultati in termini di sostenibilità ambientale, anche attraverso una nuova definizione del packaging in termini di 'ruolo' e 'utilità'. Infine, Secchi evidenzia come, a fronte di un fabbisogno energetico medio diminuito dal 1960 a oggi del 10% circa, ci sia grande spazio, non solo per offrire nuovi prodotti, ma per generare particolari spazi di consumo, coinvolgendo ed integrando competenze e necessità che nell'alimentazione trovano il fine condiviso.
Obesità, sedentarietà, risparmio energetico, problematiche ambientali, malattie del terzo millennio possono avere in una nuova 'Cultura dell'Alimentazione', nel senso più ampio del suo significato, sintesi efficace per concentrare gli sforzi atti a garantire il benessere comune. Co-imprenditorialità che assume, così, un valore in più per divenire lo strumento con cui dialogare nelle filiere, interessando anche la ricerca nel conseguire risultati riconoscibili e futuribili. Proprio la ricerca, nella persona di Gianluca Sotis, Servizio Prevenzione e Protezione del Cnr di Roma, prende la parola per spiegare la posizione a livello internazionale dei prodotti funzionali. L'interesse è sicuramente legato a quanto stiamo assistendo in termini di vendite e comunicazione, ma com'è possibile affrontare una tematica così vasta, e già in parte inflazionata, senza incorrere nel rischio di banalizzare quanto la ricerca stia portando alla luce per 'migliorare' la vita dei consumatori? Sicuramente il panorama è ampio e occorrono i mezzi per approfondire e chiarire tali tematiche. Un primo assaggio di quanto è possibile dare al consumatore è stato dato, in occasione del convegno, attraverso un'ottima disamina su quale sia la posizione della ricerca parlando in termini di nutrizione ottimale, alimentazione e salute. Il punto è decisivo se consideriamo lo stato delle cose come una grande opportunità per ridefinire il ruolo dell'agricoltura e di ciò che essa sia capace di immettere su un mercato sensibile e ancora ricco di bisogni. Si sta, infatti, pensando ad un portale internet in cui il consumatore può interrogare ricercatori e specialisti; non si tratta di un'operazione commerciale, ma di un modo nuovo di fare formazione e informazione ed è quindi un'opportunità per tutte le aziende che, lavorando al meglio per esaudire le promesse fatte al consumatore, richiedono la possibilità di esser messi alla prova da illustri esaminatori: gli stessi che dovranno informare i consumatori. Nei prossimi mesi Terremerse collaborerà con Cnr e Ibimet per implementare tale progetto, che ha come mission la Cultura dell'Alimentazione.
E' poi intervenuto Guglielmo Donadello, Responsabile Tecnico di Legambiente, sottolineando il ruolo sempre più importante e strategico dell'agricoltura nella salvaguardia dell'ambiente. Il mercato deve esser pronto a sostenere quanto di buono si stia già facendo con la lotta integrata e le misure atte a garantire un miglior impatto ambientale. Soluzioni che trovano nuove motivazioni e importanti interrogativi laddove, come in Emilia Romagna, vi siano capacità produttive di sicuro spicco e potenzialità capaci di promuovere nuove importanti metodiche per tutto il comparto.
Roberto Fiammenghi, Direttore Acquisti di Coop Italia, ha presentato il punto della distribuzione che si trova a dover 'fare i conti' con un mercato bisognoso di ricercare nuove economicità, senza però perdere valore. In questi termini deve esser vista la filiera corta quando possa offrire ottima sintesi ed espressione di quanto ricercato nei punti vendita. Ecco perché, quanto presentato da Terremerse, in linea con la strategia di Coop, offre ritorni capaci di esser sostenibili nel tempo e per questo capaci di esser rivisti e promossi su produzioni diverse.
L'assessore all'Agricoltura Tiberio Rabboni ha rimarcato come l'innovazione di prodotto in agricoltura sia l'unico vero presupposto per un effettivo rilancio imprenditoriale. In una fase di contrazione dei consumi è indispensabile differenziare il sistema d'offerta in ottica di soddisfazione delle esigenze dei mercati di sbocco. In tal senso non si può più parlare di un consumatore generico, ma di segmenti di mercato dotati di caratteristiche specifiche e che meritano un approccio contingente e flessibile. La Regione, con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale, durante il prossimo bienno indirizzerà una cospicua parte delle risorse disponibili su quei progetti che meglio sapranno integrare le competenze di filiera e orientare gli sforzi verso un processo unitario di innovazione, capace di coinvolgere sia le aziende agricole che gli altri anelli della filiera. L'impegno dell'Assessore di fronte alla platea è stato di completo sostegno ai progetti innovativi come 'Appena Colta' e 'Suino Leggero Coop', in quanto rappresentano un progetto pilota di sperimentazione di nuove politiche di monitoraggio e gestione integrata delle filiere agroalimentari coerenti con le prospettive di ammodernamento del comparto cui le politiche regionali intendono tendere.
Errani, infine ha lanciato i nuovi impegni di Terremerse: una proposta per il Parmigiano Reggiano Ogm Free, un'iniziativa sui farmer market, un nuovo progetto sulla frutta fresca che sfrutta un'avanzata tecnologia, già in fase di test e con risultati positivi e ancora i prodotti funzionali, perché tutelare il consumatore, non significa farlo pagare meno, ma offrirgli maggiori garanzie.
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Fonte: Terremerse