Soddisfazione è stata espressa in chiusura della Convention di Unima, Unione nazionale imprese di meccanizzazione agricola. Gli argomenti trattati nella sessione privata dell’8 novembre hanno riguardato il ruolo e l’atteggiamento della categoria nei confronti dei mutamenti del settore primario legati all’entrata a pieno regime della PAC, nonché il bilancio tecnico e politico del primo anno di presidenza di Aproniano Tassinari.
Dopo la presentazione delle principali aziende costruttrici con le quali l’Unima ha sottoscritto accordi quadro di carattere commerciale, seguita dalla relazione del presidente che ha riferito come l’Unione sia riuscita a raggiungere molti risultati, tra cui l’accoglimento da parte del consiglio dei ministri dell’emendamento che proponeva l’aumento della massa massima delle macchine agricole, accrescendone notevolmente la produttività e l’accesso delle associazioni agli sportelli della Motorizzazione Civile per il disbrigo delle pratiche.
Particolarmente apprezzato l’accordo raggiunto con l’Anas per le nuove procedure di rilascio dei permessi per la circolazione stradale delle macchine agricole, un accordo che si traduce per l’imprenditore agromeccanico in un risparmio economico superiore al 60% rispetto al passato.
Da un punto di vista politico Unima sta portando avanti con forza cinque richieste:
- una più puntuale definizione e regolamentazione giuridica dell’attività agromeccanica che comporti la presenza della categoria ai diversi “tavoli verdi” nazionali e locali, nell’ottica di garantire il prodotto agricolo nel percorso ‘dalla semina al consumatore finale’ e del rispetto delle norme sulla tracciabilità e rintracciabilità;
- una riduzione del costo del lavoro con una minore incidenza contributiva nella prevista riforma della previdenza agricola;
- la possibilità per l’operatore agromeccanico di beneficiare di interventi di sostegno e di ammortizzatori sociali di cui già gode l'imprenditore agricolo in casi estremi (inattività per calamità naturali o stato di crisi di particolari comparti produttivi);
- una semplificazione delle procedure amministrative sulla possibilità di trasportare il raccolto per garantire la messa in sicurezza, nonché quella di edificare su terreni agricoli fabbricati funzionali all’attività svolta dietro il pagamento dei relativi oneri;
- infine, in quanto consumatori di oltre il 35% delle 2.230.000 tonnellate annue di gasolio assegnate all'utenza agricola, gli agromeccanici sentono fortemente la necessità di un intervento legislativo volto ad attenuare l'incidenza del costo del carburante che, rispetto al 2004, è aumentato di oltre il 20%.

Unima intende inoltre sviluppare linee di credito agevolato a cui possono ricorrere le imprese agromeccaniche per dotarsi di macchine ed attrezzature agricole innovative e ad alto contenuto tecnologico. Altra priorità dell’Unione sarà quella di promuovere e sostenere quelle iniziative volte allo sviluppo di combustibili a basso impatto ambientale e derivati da fonti rinnovabili.
Alla relazione del presidente Tassinari è seguito un intervento in video del presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, che ha porto il suo saluto ai partecipanti e ribadito il forte legame collaborativo tra le associazioni.
Sono poi intervenuti il vicesindaco di Forlì, Evangelista Castrucci, il presidente Unacma, Guglielmo Carlini, il presidente Unacoma, Massimo Goldoni, il vicepresidente di Veronafiere, Claudio Valente, i rappresentanti di Cia, Confagricoltura e Coldiretti e, per chiudere, l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Tiberio Rabboni.

Per informaazioni:
UNIMA - Unione Nazionale Imprese di Meccanizzazione Agricola - Aderente a Confindustria - via Nomentana, 303 - 00162 Roma - Tel. 06 8549595 fax 06 8549596 segreteria@unima.it  www.unima.it