Mancano ormai pochi giorni al 30 giugno, data ultima (dopo due rinvii decisi fra molte polemiche) per pagare le rate dovute dagli allevatori che hanno prodotto più latte rispetto alla propria quota produttiva. In questi giorni sono anche arrivate le prime cartelle esattoriali all'indirizzo dei produttori le cui multe sono diventate esigibili. Altri allevatori, invece, sono ancora in attesa di conoscere se e quanto dovranno pagare quando le sospensive ancora in atto avranno una risposta. Un tema “caldo”, dunque, questo delle multe e a volte c'è confusione sui “numeri” di questa lunga e tormentata vicenda delle quote latte. Per cercare di fare chiarezza Agronotizie si è rivolta alla “fonte”, cioè ad Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), rivolgendo al responsabile dell'ufficio stampa, Gianluca Marchi, alcune domande. Eccole.

 

Per la campagna lattiero casearia 2010/2011, così come per quella precedente, l’Italia non ha superato la quota latte nazionale fissata dalla Ue. Resta però aperto il problema delle multe per il passato: quale è l’entità complessiva delle multe dovute alla Ue? E a partire da quale anno?

“L’Italia - ci ha risposto Gianluca Marchi - ha pagato 1.870 milioni di euro per le campagne 1988/89 – 1992/93, posti a carico dell’erario. Per le campagne 1995/96 - 2008/09 l’importo pagato alla UE ammonta a 2.537 milioni di euro, di cui 2.268 sono stati imputati ai produttori. Di questi ne sono stati riscossi 230 e rateizzati, con la legge 119/2003, altri 346 (in corso di versamento).

 

Agea ha recentemente affidato a Equitalia il compito della riscossione delle multe latte divenute “esigibili”. Quanti sono gli allevatori in questa condizione e qual è l’importo complessivo di queste multe? Inoltre quali sono gli anni ai quali queste multe si riferiscono?

“La legge 33/2009 - precisa Marchi - ha previsto una ulteriore possibilità di rateizzare tutte le somme dovute. A 2.581 produttori sono state intimate le somme esigibili, per un importo di 854 milioni di euro, riferiti a tutte le campagne imputate.

Agea ha attivato la riscossione da parte di Equitalia per circa 59 milioni di euro, riferiti a 624 produttori che non hanno richiesto la rateizzazione ed a 40 produttori che hanno avuto la richiesta respinta per non aver raggiunto la soglia minima rateizzabile prevista dalla legge di 25.000 euro.

A breve è da definire la posizione di 1.041 produttori che hanno richiesto la rateizzazione di 452 milioni di euro, ma non hanno sottoscritto nei termini il contratto loro proposto.”

 

Con il 30 giugno scade la seconda proroga per pagare le rate stabilite dalle due leggi citate. Qual è l’importo delle multe a questa scadenza e quanti sono gli allevatori interessati?

“Per quanto riguarda la settima rata - puntualizza Marchi - stabilita dalla legge 119/2003, 10.096 produttori hanno già versato l’importo dovuto (19 milioni), mentre 1.231 produttori devono ancora provvedere al versamento di circa 5 milioni.

Per quanto riguarda la rateizzazione della legge 33/2009, hanno sottoscritto il contratto 329 produttori. L’importo della prima rata ancora da versare ammonta a 2,7 milioni, ma per 255 di loro è in scadenza alla stessa data anche il versamento della seconda rata, pari a circa 5 milioni.”

 

Intervista raccolta dalla Redazione di Agronotizie