Un febbraio all’insegna del pollo e dei conigli. E’ quanto emerge dai dati raccolti ed elaborati mensilmente da Ismea per Avitalia relativamente al consumo domestico di carne di  pollame, coniglio e uova.

Nelle quattro settimane di febbraio 2011, mentre l’indice Ismea relativo alla domanda domestica nazionale delle carni ha mostrato una riduzione rispetto alla  stessa quadrisettimana del 2010, quello relativo alla domanda di carni di pollo è aumentato del 1.5%. Nel complesso, tuttavia, la domanda domestica di carni avicole in generale subisce una leggera flessione (-0.5%) a causa della riduzione della domanda di tacchino (-5.8%). A febbraio 2011 l’indice Ismea degli acquisti domestici di uova registra una diminuzione del 1.9% rispetto all’anno precedente a fronte di una tendenziale stabilità dei prezzi (0.5%).

Molto bene, invece, nello stesso periodo la domanda domestica di conigli che aumenta del 2.6% rispetto al  periodo analogo del  2010, probabilmente in conseguenza della diminuzione  dell’indice Ismea dei prezzi, che cala dell’ 1.3%, e a testimonianza del grande valore nutrizionale anche di queste carni. Un dato che però si pone in contro tendenza rispetto al lungo periodo e alle previsioni del primo trimestre 2011 che indicano una diminuzione della domanda di coniglio pari al 4.1%.

Nelle 4 settimane di febbraio le famiglie italiane hanno acquistato 16.045 tonnellate di carni fresche di pollo, con un aumento del 1.5% rispetto anno stesso periodo del 2010, dovuto principalmente alla crescita dell’acquisto medio per famiglia. Anche sul lungo periodo (52 settimane terminanti il 27 febbraio) aumentano le quantità di carne di pollo fresca (+0.9%) acquistate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E mentre sul breve periodo si registra un aumento del prezzo (+3.1%) ,sul lungo si registra invece una diminuzione (-3.1%),

Da segnalare, ancora, l’ottima performance delle carni avicole surgelate naturali: a febbraio 2011 ne sono state, infatti, acquistate 210 tonnellate:un incremento di oltre il 17% rispetto allo stesso periodo del 2010.

Per quanto riguarda le carni fresche di coniglio, le quantità acquistate a febbraio si sono attestate poco sopra le 2.000 tonnellate, facendo registrare un incremento del 2.6% rispetto all’anno precedente. E mentre diminuiscono gli acquirenti, aumenta notevolmente l’acquisto medio per famiglia (5.2%) e diminuiscono leggermente i prezzi (-1.3%).