Le importazioni in termini quantitativi sono cresciute, rispetto allo stesso periodo 2017, nelle quantità per 409mila tonnellate in più. Forte crescita degli arrivi di grano tenero (+336mila tonnellate) e mais (+106mila tonnellate), mentre scendono il grano duro (-150.400 tonnellate) e l'orzo (-71.500 tonnellate).
Segno positivo anche per i semi oleosi, in crescita di 78mila tonnellate (+6,5%), e le farine proteiche (+23.500 tonnellate).
Sul fronte dell'export, scendono del 9,8% le tonnellate e di 5,8 milioni di euro nei valori (-0,3%). La riduzione è dovuta in gran parte ai cereali in granella (-325mila, di cui -264mila tonnellate di grano duro), e in misura minore ai prodotti trasformati (-58.500 tonnellate).
Cresce l'export di pasta (+55mila tonnellate), mangimi a base di cereali (+15.800 tonnellate), farina di grano tenero (+14mila tonnellate), semola di grano duro (+11.100 tonnellate) e riso (+4.700 tonnellate). Il saldo valutario netto è pari a -1194,5 milioni di euro, contro i -1160,5 milioni di euro nel 2017.
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti
Autore: Lorenzo Pelliconi