Questo per effetto di una crescita maggiore dell'export, in aumento di oltre 106 milioni rispetto ai circa 70 in più dell'import. Dal punto di vista quantitativo e del tipo di produzioni, le importazioni sono risultate in crescita di 662mila tonnellate (+3,6% rispetto ai primi undici mesi del 2016).
Forte crescita dell'import di mais (+759mila tonnellate), oltre al segno positivo per le farine proteiche (+98mila t). Scendono tutti gli altri prodotti, dal calo dell'import del grano tenero (-118mila t), passando per il grano duro (-24mila t) e per l'orzo (-18mila t), senza dimenticare la riduzione degli arrivi di avena (-11mila t), riso (-20mila t) e semi frutti oleosi (-98mila t). Sul fronte dell'export, le vendite all'estero sono cresciute quantitativamente di 411mila tonnellate (10,1%).
Fanno la parte del leone i cereali in granella (+178mila t) seguiti dal riso (+76.600 t). Cresce l'export della pasta alimentare (+46mila t), farina di grano tenero (+13.800 t) e semola di grano duro (+7.300 t). In aumento le vendite dei prodotti trasformati (+84mila t), oltre che dei mangimi a base di cereali (+5.200 t).
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti
Autore: Lorenzo Pelliconi