E’ quanto rileva Borsa merci telematica nella sua analisi mensile sul comparto cerealicolo, compiuta a partire dai listini rilevati dalle Camere di commercio e dalle quotazioni nel mercato telematico. Marcato il ribasso per il frumento duro (fino), con i valori attestati sui 193,50 euro/t, in calo del 10,3% rispetto a giugno. Segno “meno” anche per il frumento tenero (panificabile), i cui valori hanno perso il 7,9% su base mensile, scendendo sui 161 euro/t.
Negativo l’andamento anche per il mais, che, complici i ribassi dei cereali a paglia e un mercato internazionale rassicurato da stime rialziste su produzione e scorte, ha visto proseguire la fase di rientro dei prezzi già osservata nella seconda metà di giugno. Le quotazioni hanno chiuso il mese sui 183 euro/t, in calo del 5,9% su base mensile.
Rispetto allo scorso anno la flessione dei prezzi è significativa per il frumento duro, pari a -40,6%. Prezzi attuali più bassi anche per il frumento tenero (-15,2%). Al contrario, il confronto con il 2015 è rimasto positivo per il mais, i cui valori a giugno crescono del 18,6% su base annua.
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