Gli ulteriori ribassi registrati a febbraio hanno riportato i prezzi dei frumenti nazionali ai minimi dal 2010. Lo ha rilevato la Borsa merci telematica italiana nella sua analisi sull’andamento del mercato cerealicolo all’ingrosso, venerdì scorso. In particolare i prezzi del frumento duro fino sono scesi sui 247 euro/ton, in calo del 4,3% rispetto a gennaio.
Sempre pesante il divario negativo rispetto allo scorso anno, con i prezzi attuali più bassi del 31,3%. Sulla scia della flessione riscontrata per i frumenti, hanno proseguito la loro discesa anche i prezzi dei derivati dei frumenti, sia semola che farina.
 
"I prezzi troppo bassi del grano, insieme alle difficoltà dei rapporti all’interno della filiera, stanno portando ad un’involuzione del sistema produttivo regionale cerealicolo. Ciò impone un confronto serio ed immediato con tutti gli attori coinvolti per scongiurare la crisi di tutto il settore. Pertanto, in un auspicato spirito di condivisione, incontrerò i produttori, mugnai, pastai ed i rappresentanti della distribuzione, per condividere istanze e intraprendere azioni immediate che risollevino il comparto". E’ quanto dichiarato ieri dall’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia,  annunciando un incontro tecnico il prossimo 23 marzo 2016.
 
"La Puglia è leader nella produzione di grano duro. I prodotti pugliesi certificati di pasta e pane sono garanzia di qualità e tracciabilitàspiega Di Gioia. "La crisi contingente rischia di annullare gli sforzi intrapresi dai nostri produttori: un crollo del prezzo del grano duro fino, potrebbe comportare anche l’abbandono di una delle colture peculiari del nostro territorio. E prima ancora una perdita in termini occupazionali e di qualità. Pertanto è importante e urgente incontrare e riunire tutte le parti della filiera, dalla produzione alla commercializzazione”.