Nel mercato suinicolo si è osservato, invece, un incremento mensile dei prezzi dei suini da macello di 160-176 kg (destinati alla produzione di salumi Dop), che, presso la Cun, si sono attestati a gennaio su un valore medio di 1,357 euro/kg, in crescita dell’1,8% rispetto a dicembre, grazie soprattutto agli aumenti rilevati nelle rilevazioni di inizio mese. Si è mantenuto negativo il confronto anno su anno, pari a -13%. Gennaio ha mostrato inoltre dei ribassi per i principali tagli di carne suina, con l’unica eccezione dell’aumento riscontrato per le quotazioni della spalla fresca (+3,4% rispetto a dicembre). In particolare, il prezzo medio mensile delle cosce fresche per la produzione di crudo Dop, quotate presso la Cun, si è attestato sui 3,41 euro/kg per il prodotto leggero e sui 3,85 euro/kg per il prodotto pesante, in calo rispettivamente dell’1,9% e dell’1,2% rispetto a dicembre. Opposta la dinamica tendenziale: rispetto a gennaio 2014 le cosce leggere fanno segnare un -4%, mentre per le cosce pesanti il confronto è positivo e pari a +4%.
Il 2015 si è aperto invece all’insegna dei rialzi per le quotazioni dei bovini da macello, che, grazie al buon sostegno della domanda, hanno confermato il trend positivo registrato prima delle festività natalizie. Il prezzo medio dei vitelli da carne bianca (peso 230-260 kg), rilevato dalla Cciaa di Mantova, si è attestato a gennaio sui 2,715 euro/kg, in crescita dell’1,8% su base mensile. In crescita anche le quotazioni dei vitelloni da macello di razza Charolaise rilevate alla Cciaa di Brescia (+2,1%) e Mantova (+1,5%). Rispetto allo scorso anno, tuttavia, si registra una variazione negativa sia per i vitelli (-8,8% a Mantova), sia per i vitelloni (-8,5% a Brescia).
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