Aumentano le importazioni dei cereali in granella (+2,4 milioni di tonnellate totali, di cui +1,17 mio/t dai Paesi comunitari e +1,25 mio/t dai Paesi terzi), rilevate soprattutto nel grano tenero (+705.000 t), nel grano duro (+891.000 t) e nel granturco (+790.000 t). Tra gli altri prodotti diminuiscono gli arrivi dall’estero dei trasformati/sostitutivi (-70.500 t) e dei semi oleosi (-27.500 t). Risultano invece aumentare le importazioni delle farine proteiche (+333.000 t, in particolare farina di soia, colza e girasole), dei mangimi a base di cereali (+22.000 t) e del riso (+38.000 t tra risone, riso lavorato, riso semigreggio e rotture).
Le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cerealicolo nei primi 11 mesi del 2014 risultano aumentare di 214.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo 2013 (+6%), grazie al buon andamento delle vendite dei cereali in granella (+100.000 t verso i Paesi terzi), dei prodotti trasformati (+73.000 t) e delle paste alimentari (+45.000 t verso i Paesi Ue). Pure in aumento le esportazioni di farina di grano tenero (+9.900 t) e riso (+3.600 t nel complesso tra risone, riso semigreggio, riso lavorato e rotture di riso). Diminuisce invece l’export sia di semola di grano duro (-9.900 t), che di mangimi a base di cereali (-6.700 t).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi undici mesi del 2014 un esborso di valuta pari a 5165,9 milioni di euro (4850,9 nel 2013) ed introiti per 2858,6 milioni di euro (2797,2 nel 2013).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -2307,3 milioni di euro, contro -2053,7 milioni di euro nel 2013.
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti