I rialzi osservati a marzo per i prezzi all’ingrosso del frumento tenero e del mais nazionali hanno lasciato spazio ad una fase di ribasso nel mese di aprile.

Un andamento dipeso principalmente dall’attenuarsi dei timori che la crisi ucraina potesse comportare dei ritardi negli arrivi di merce dall’area del Mar Nero. Su base congiunturale si è rilevato un calo dell’1,6% per il frumento tenero panificabile e dell’1,2% per il mais secco nazionale, attestati rispettivamente su un valore medio mensile di 214,20 euro/t e 191,80 euro/t.

Mercato statico e prezzi sostanzialmente stabili (+0,7% rispetto a marzo) per il frumento duro nazionale, con i valori attestati sui 283,10 euro/t. Stabilità che è proseguita peraltro anche nelle prime rilevazioni di maggio.

Rispetto allo scorso anno, sia il frumento tenero che il mais hanno continuato a registrare un divario negativo, pari rispettivamente a -17,5% e -15,8%. Più contenuta la variazione negativa per il frumento duro, che rispetto ad aprile 2013 ha fatto segnare un -3,0%.