Un andamento dipeso principalmente dall’attenuarsi dei timori che la crisi ucraina potesse comportare dei ritardi negli arrivi di merce dall’area del Mar Nero. Su base congiunturale si è rilevato un calo dell’1,6% per il frumento tenero panificabile e dell’1,2% per il mais secco nazionale, attestati rispettivamente su un valore medio mensile di 214,20 euro/t e 191,80 euro/t.
Mercato statico e prezzi sostanzialmente stabili (+0,7% rispetto a marzo) per il frumento duro nazionale, con i valori attestati sui 283,10 euro/t. Stabilità che è proseguita peraltro anche nelle prime rilevazioni di maggio.
Rispetto allo scorso anno, sia il frumento tenero che il mais hanno continuato a registrare un divario negativo, pari rispettivamente a -17,5% e -15,8%. Più contenuta la variazione negativa per il frumento duro, che rispetto ad aprile 2013 ha fatto segnare un -3,0%.
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