Segno più per i cereali sulle principali piazze nazionali: è quanto emerge dal rapporto reso pubblico dalla Borsa Merci Telematica Italiana sulle quotazioni all'ingrosso durante il mese di aprile.

L'andamento del Finc (Fixing indicativo nazionale camerale) del frumento duro sulle principali piazze di scambio nazionali mostra una sostanziale stabilità rispetto al mese di marzo, facendo registrare nel mese di aprile timidi segnali di ripresa con una variazione positiva su base congiunturale dello 0,3%.

Sembra quindi aver invertito il segno la fase di debolezza dei prezzi del frumento duro iniziata nel mese di gennaio e protrattasi fino alla prima metà di aprile; in questa fase le quotazioni del frumento duro sono scese sotto la soglia dei 150 €/t. Anche le quotazioni derivanti dalle contrattazioni di frumento duro sulla piattaforma telematica mostrano una ripresa a partire dall'inizio del mese di aprile, attestandosi appena sopra i 150 €/t. Variazioni negative ancora a due cifre rispetto alle quotazioni registrate nel mese di aprile 2009: -24%.

Per quanto riguarda il granoturco il mese di aprile è stato caratterizzato da un deciso incremento delle quotazioni sul mercato nazionale. Il Finc del granoturco ha superato nella seconda metà del mese di aprile i 151 €/t. Rispetto al mese di marzo la variazione positiva è pari al 5,3%. Variazione positiva che supera i 15 punti percentuali nel confronto rispetto a 12 mesi fa. Anche i prezzi registrati su Bmti hanno mostrato un rialzo nel mese di aprile, sostanzialmente in linea con i valori del Finc.

In lieve ripresa anche le quotazioni del frumento tenero nazionale, il cui Finc fa segnare nel mese di aprile una variazione congiunturale positiva pari al 2,9%. 

L'andamento al rialzo evidenziato dal Finc del frumento tenero nazionale fa registrare un livello dei prezzi di poco inferiore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: -1,3%. Le quotazioni su Bmti si sono attestate su livelli leggermente superiori (comunque all'interno della banda di oscillazione) rispetto al valore medio del Finc, ricalcandone l'andamento.

 

Il mercato nazionale del frumento duro
Come avvenuto nel mese di marzo, anche ad aprile le quotazioni all'ingrosso del frumento duro nazionale hanno denotato un andamento sostanzialmente stabile, con dei leggeri rialzi nella seconda parte del mese in alcune piazze del Nord Italia.

Il confronto con dodici mesi fa, comunque, evidenzia ancora una forte variazione negativa del prezzo, del 25% circa sulle principali piazze.

Analizzando l'andamento del frumento duro fino nei diversi listini camerali, ad aprile il prezzo della produzione Centro ha messo in luce una lieve ripresa sulla piazza di Milano, con la quotazione franco arrivo attestatasi a fine mese tra i 166 €/t e i 168 €/t, 6 €/t in più rispetto all'ultima rilevazione di marzo. A Bologna l'andamento del prezzo della medesima varietà è stato maggiormente stabile, ad eccezione di un aumento di 2 €/t fatto segnare a metà mese. Il prezzo si è così attestato a fine aprile tra i 156 €/t e i 160 €/t. Ancora prezzi invariati sulla piazza di Foggia: ad aprile, infatti, la quotazione franco partenza del duro fino è rimasta ferma tra i 150 €/t e i 155 €/t.

In generale, sul mercato nazionale si è rilevato un maggior interesse della domanda verso il prodotto nazionale, dovuto, da un lato, alle quotazioni più basse rispetto alle alternative estere, dall'altro, al tasso di cambio euro-dollaro, che nelle ultime settimane ha visto il deciso rafforzamento della moneta statunitense, sfavorendo le importazioni di frumento extra-UE. Nel mercato permane comunque ancora un'ampia offerta, con la possibilità tra l'altro di considerevoli volumi di riporto nella prossima campagna.

Il mercato continua dunque ad essere contraddistinto da scarse transazioni e domanda limitata; per il mese di maggio è lecito attendersi una sostanziale stabilità dei prezzi.

Il mercato nazionale del frumento tenero
Dopo la sostanziale stabilità rilevata a marzo, le quotazioni delle varietà panificabili del frumento tenero nazionale si sono contraddistinte nel mese di aprile per una leggera ripresa. Maggiore stabilità si è riscontrata per le varietà di forza. Sulla scia di tali lievi rialzi i prezzi dei panificabili si sono riportati praticamente in linea con i valori che si registravano nello stesso mese dello scorso anno.

Osservando l'andamento del frumento tenero panificabile, sulla piazza di Bologna il prezzo franco partenza si è attestato a fine aprile tra i 146 €/t e i 149 €/t, 8 €/t in più rispetto all'ultima rilevazione di marzo. Incremento in linea con quanto rilevato sulla piazza di Verona, dove la quotazione franco partenza ha chiuso il mese tra i 142 €/t e i 144 €/t, e sulla piazza di Milano, in cui il prezzo franco arrivo a fine mese si è riportato sopra la soglia dei 150 €/t.

Tra i motivi da cui è dipesa la crescita seppur lieve delle quotazioni nazionali c'è senza dubbio l'aumento riscontratosi per i prezzi delle principali alternative comunitarie, dovuto principalmente all'incremento delle esportazioni Ue in virtù del rafforzamento del dollaro nei confronti dell'euro. Al tempo stesso, si è registrato un incremento della domanda interna dovuto alla risalita dei prezzi del mais nazionale, attestatisi mediamente al di sopra delle quotazioni dei teneri panificabili. Ciò ha spinto gli utilizzatori, industrie mangimistiche in primis, ad un maggiore ricorso al frumento tenero per usi zootecnici.

Nonostante la lieve risalita delle quotazioni di aprile, nel mercato prevale un clima di attesa. Per maggio ci si attende un andamento dei prezzi sostanzialmente stabile, anche se non si esclude la possibilità di lievi rialzi.

Il mercato nazionale del mais
Il mercato maidicolo nazionale ha visto prevalere nel mese di aprile una fase di rialzo delle quotazioni all'ingrosso. Grazie anche a tali aumenti, il confronto con la scorsa annata continua ad essere positivo per il prezzo del mais nazionale: ad aprile la variazione anno su anno è stata del 15% circa sulle principali piazze di scambio, facendo segnare un ulteriore miglioramento rispetto a quanto visto nel mese di marzo. Analizzando l'andamento nei listini pubblicati dalle Camere di Commercio, sulla piazza di Verona il prezzo franco partenza della varietà farinoso si è attestato a fine mese tra i 150 €/t e i 151 €/t, 9 €/t in più rispetto all'ultima rilevazione di marzo.

Rialzo in linea con quanto riscontrato sulla piazza di Milano, dove la quotazione franco arrivo del granoturco ha chiuso il mese posizionandosi tra i 156 €/t e i 157 €/t. Risalita che si è evidenziata anche sulla piazza di Torino, con il prezzo franco arrivo che nell'ultima rilevazione mensile si è attestato tra i 147,5 €/t e i 148,5 €/t, 8 €/t in più rispetto alla medesima rilevazione di marzo.

In generale, sulle piazze sopracitate il prezzo è tornato in linea con i valori che sul mercato si rilevavano tra la fine di maggio e gli inizi di giugno dello scorso anno. A fronte di consumi che si sono mantenuti sostanzialmente stabili, anche per effetto della maggiore competitività del prezzo del frumento tenero, è stata la contrazione della merce posta in vendita sul mercato che ha inciso maggiormente sui rialzi.

Per il mese di maggio gli operatori si aspettano una fase di stabilità delle quotazioni, con la possibilità di qualche rimbalzo verso l'alto.