Nel mese di ottobre 2009 l'andamento al ribasso del prezzo dei frumenti ha subìto un rallentamento, con una lieve tendenza al rialzo per il frumento tenero.
E' invece proseguita la tendenza al rialzo dei prezzi del mais. Il prezzo del frumento duro ha perso il 7,2% rispetto al mese di settembre. Dopo la sostanziale stabilità rilevata nel mese di settembre i prezzi delle varietà panificabili di frumento tenero hanno mostrato segnali di ripresa, seppur di lieve entità: +2,9% rispetto al mese precedente. La tendenza al rialzo manifestata nel mese di settembre dai prezzi del mais è proseguita, rafforzandosi, anche nel mese di ottobre.

L'incremento, pari al +6,7%, ha riportato le quotazioni in linea con i valori fatti segnare dodici mesi prima (-0,8% rispetto al mese di ottobre 2008). A fine ottobre il prezzo del frumento duro sulle principali piazze di scambio ha registrato una variazione negativa del 28,8% rispetto al medesimo periodo del 2008. Variazione tendenziale negativa sia per il frumento tenero di provenienza nazionale (-19%) che per quello di provenienza estera (-25,1%).

Per quanto riguarda le previsioni per il mese di novembre il frumento duro registra diffusi segnali di debolezza. Se dal lato dei consumi si riscontra una fase di flessione, sul versante dell'offerta si registra ancora la presenza di merce della scorsa campagna e, soprattutto, il forte afflusso di merce extra-Ue, Canada in primis, favorita anche della debolezza del dollaro. Dato l'attuale basso livello, è difficile tuttavia fare delle ipotesi circa l'andamento del prezzo nelle prossime settimane.

Relativamente al mais, dopo gli ultimi rialzi, le quotazioni del prodotto nazionale sembrano assumere un andamento più stabile. A fronte di un livello generale dei consumi zootecnici che si mantiene basso, si riscontra un lieve incremento dei quantitativi posti in vendita sul mercato. Per il mese di novembre ci si aspetta un andamento di sostanziale stabilità dei prezzi.

Infine il frumento tenero, che marca segnali di incertezza, rispecchiando l'andamento dei mercati a livello comunitario. Alle poche richieste dei molini fa fronte un'offerta che si mostra cauta, sperando in un rialzo dei prezzi, stante il basso livello attuale.

Per il mese di novembre è lecito attendersi una situazione di sostanziale stabilità delle quotazioni, con la possibilità di rimbalzi verso il basso.