Il ravanello, ortaggio appartenente alla famiglia delle brassicaceae, genere Raphanus specie sativus, è una coltura diffusa in tutte le regioni italiane e viene coltivata sia per il mercato interno che per l'esportazione, in particolare verso i Paesi Nord-Europei.
I principali periodi di semina sono quelli primaverile, autunnale ed invernale; inoltre, seppur in maniera più modesta, il ravanello viene seminato anche nella stagione estiva.

In considerazione del trend commerciale in costante crescita, anche l'interesse agronomico verso questa coltura è aumentato in modo considerevole, e Green Has Italia, da sempre molto vicina ai produttori di orticole, ha messo a punto una strategia nutrizionale che, rispettando l'epoca di semina, garantisce ottimi risultati quantitativi e qualitativi.

Analizzando il comportamento della pianta dalla semina alla raccolta, occorre fare una prima distinzione tra le due tipologie di vendita, ovvero tra:
  • ravanello a mazzetto, che deve garantire radici di calibro omogeneo e foglie e radice di colore intenso e brillante. Inoltre, le foglie devono essere turgide per sopportare lo stress della raccolta manuale ed il trasporto presso gli acquirenti. Nelle semine, che variano da 240 a 320 semi circa per metro quadrato, si è notato che il colore delle foglie cotiledonari, soprattutto nei cicli autunno - invernali - primaverili, tendono ad ingiallire e quindi ridurre il valore commerciale del raccolto. Altro aspetto che può penalizzarne la redditività è il fenomeno del cracking;
  • ravanello sgambato, ovviamente le esigenze sono tutte legate alla radice quindi, anche e soprattutto in questo caso, devono essere calibrate e di colore rosso brillante; è fondamentale assottigliare quanto più possibile il fittone al di sotto della radice ed evitare il fenomeno del cracking.
 
Ravanelli

La strategia di Green Has Italia prevede l'impiego di fertilizzanti organici, organo-minerali e a base di microelementi che assicurano un incremento della produzione e della resa grazie alle seguenti migliorie:
  • uniformità del calibro della radice, con riduzione drastica degli scarti per sottomisura della radice con conseguente aumento produttivo delle semine e diminuzione degli scarti nelle superfici in raccolta;
  • vigoria e colore delle foglie, con forte riduzione della fastidiosa presenza delle foglie cotiledonari scolorite per lo più dovuta al fenomeno dell'asfissia epigea;
  • anticipo nella raccolta, mediamente di 5/7 giorni, che permette alle aziende che ciclicamente seminano il ravanello, per esempio da fine ottobre a fine marzo, di recuperare nella stessa superfice un intero ciclo produttivo;
  • riduzione del cracking, fisiopatia da tenere sotto controllo in quanto può compromettere in modo significativo l'utile della coltura.

Programma nutrizionale Ravanello

Per ulteriori approfondimenti: www.greenhasitalia.com