Il problema: l'invecchiamento e l'efficienza del legno nella vite e nelle colture arboree da reddito.
Le problematiche legate all'invecchiamento e all'efficienza del legno nella vite e nelle colture arboree si stanno diffondendo da anni in diversi Paesi, tanto da comportare un importante impatto economico. A livello mondiale le perdite economiche per la sostituzione delle piante morte a causa delle malattie del legno sono state stimate in 1,5 bilioni di dollari (Hofstetter et al., 2012).

Il mondo scientifico sta indagando sulle cause delle malattie del legno, ma attualmente sembrano confermarsi le ipotesi che mettono in relazione la manifestazione dei sintomi con la perturbazione dei flussi di linfa causata dalla presenza dei funghi nei vasi, dalle ferite di potatura e da alcuni stress climatici.

In un quadro così complesso non è facile individuare una cura specifica ed efficace. I sintomi di deperimento sono determinati oltre che dai funghi presenti anche in maniera significativa dai fattori esterni che condizionano la fisiologia della pianta.

A oggi non esiste un trattamento efficace contro le malattie del legno, vista la complessità del problema e la diversità delle comunità fungine. Si può soltanto prevenirle puntando all'equilibrio vegeto-produttivo e potando nel rispetto dei flussi di linfa con tagli piccoli, per limitare le superfici di ingresso dei patogeni e l'entità del legno che si dissecca. L'unico modo per ridurre l'impatto delle malattie del legno è, oltre a evitare le condizioni di disequilibrio della pianta, quello di prevenirle con potature rispettose dei flussi di linfa.

Allo stato attuale delle conoscenze, sembrano confermarsi le ipotesi che mettono in relazione la manifestazione dei sintomi con la perturbazione dei flussi di linfa causata dalla presenza dei funghi nei vasi, dalle ferite di potatura e da alcuni stress climatici.

La soluzione: stimolare i diversi processi fisiologici alla base di un buon funzionamento del cambio per la sintesi di nuovi vasi xilematici e floematici.
In un quadro del genere, la soluzione del problema non può essere trovata in un singolo prodotto od intervento ma va ricercata attraverso la conoscenza dei meccanismi utili ad instaurare una convivenza tra la coltura e la carica dei patogeni presenti nella pianta, in maniera da poter avere un livello produttivo compatibile con le aspettative dell'agricoltore. In pratica, si tratta di integrare le pratiche agronomiche con le soluzioni disponibili mettendo al centro la pianta e non i patogeni e come sconfiggerli.

Si tratta di un cambiamento d'approccio che ha lo scopo di capire quali siano i meccanismi utili che la pianta mette in moto quando il legno è attaccato da agenti patogeni e/o danni meccanici in grado di salvaguardare la buona attività vegeto-produttiva, la vitalità e la durata della pianta e quindi la produzione.

Con questo obiettivo preciso, il dipartimento r&d di Valagro ha utilizzato l'analisi genomica e la tecnologia GeaPower per individuare il pool di sostanze attive naturali in grado di stimolare la circolazione linfatica e migliorare la funzionalità del legno nella vite e nelle colture arboree.

Al risultato di questa ricerca è stato dato il nome di Vitasève, una miscela di microelementi arricchita dal pool di sostanze attive GEA841.
 

L'analisi genomica ha messo in evidenza come Vitasève agisca sulla divisione cellulare, il metabolismo energetico, la risposta allo stimolo delle auxine e la sintesi di cellulosa, processi fisiologici alla base di un buon funzionamento del cambio per la sintesi di vasi xilematici e vasi floematici.
Una buona attività del cambio nella pianta significa:
  • efficiente circolazione linfatica;
  • efficiente produzione di vasi xilematici e floematici (sano);
  • efficiente produzione di legno e corteccia nelle arboree (fondamentale in caso di stress meccanici)

Anche le evidenze di campo pluriennali hanno confermato come Vitasève sia in grado di tutelare la vitalità delle piante attraverso il miglioramento della circolazione della linfa e promuovendo un'ottimale attività del cambio nelle piante.

grafico con dati delle piante trattate con vitaseve e non trattate

A oggi non esiste un trattamento efficace contro le malattie del legno, vista la complessità del problema.
L'unico modo per ridurne l'impatto è quello di:
  • evitare le condizioni di disequilibrio vegeto-produttivo della pianta;
  • migliorare la circolazione della linfa grezza ed elaborata;
  • ottimizzare la produzione di legno e prevenire i danni da invecchiamento

In conclusione, possiamo affermare che l'applicazione di Vitasève consente di sostenere la risposta positiva della pianta senza avere alcun effetto diretto sui patogeni, non evita totalmente lo sviluppo dei sintomi, le piante trattate sono meno sensibili ed anno dopo anno si osserva una riduzione dell'evoluzione rispetto al testimone non trattato.

posizionamento tecnico con vitaseve
 Posizionamento tecnico
 
In seguito a questi trattamenti, la pianta è in grado di avere un livello produttivo compatibile con le aspettative dell’agricoltore a prescindere dalla carica di patogeni presenti al suo interno.

Il valore aggiunto delle soluzioni di Valagro è nell'approccio scientifico e innovativo della tecnologia GeaPower e nella collaborazione tra mondo agricolo e tecnici di campo nell'individuare la soluzione più efficace alle diverse esigenze. Solo in questo modo possiamo assicurare agli agricoltori un maggior ritorno degli investimenti per creare e condividere valore.

La soluzione Vitasève va in questa direzione, preoccupandosi, infatti, di salvaguardare la produzione delle colture e migliorare il reddito dell’agricoltore.
 
risparmio medio annuo stimato fonte valagro
(clicca per aprire il leaflet di Vitasève)