Nella stagione in corso, il sistema Netafim, ha consentito lo sfruttamento virtuoso del digestato attraverso la fertirrigazione a goccia. Con questo termine si intende la distribuzione, attraverso il flusso d’acqua, di una dose calibrata di digestato durante tutte le fasi di sviluppo della coltura. I risultati sono stati divulgati durante la giornata in campo del 1° giorno di agosto 2017 a Portomaggiore (Fe).
Nella giornata gli ospiti convenuti hanno potuto ripercorrere il processo che porta il digestato dal sistema di produzione del biogas fino al campo dove viene iniettato in fertirrigazione in ala gocciolante sul mais per tutta la durata della stagione produttiva. La dimostrazione in campo ha permesso di evidenziare come si possa fare uso del digestato al 100% evitando di ricorrere all’acquisto di fertilizzanti di sintesi e riducendo i costi di smaltimento.
Un onere significativo, quello dello smaltimento, specie nelle aree sensibili alla Direttiva nitrati, come l’area in cui ricade l’azienda ospitante le prove in campo. Siamo di fronte ad una piccola rivoluzione nel mondo del biogas che vede la possibilità di ridurre significativamente l’impatto ambientale in termini di emissioni di ammoniaca (elevate in caso di spandimento) e di riconvertire, nobilitandolo, un sottoprodotto in ottica di ottimizzazione delle risorse e di sostenibilità del processo produttivo.
Netafim propone un sistema di alto profilo tecnico ma di semplice utilizzo, è necessario quindi uscire dalla mera logica dello smaltimento (carri botte, gettoni etc.), per entrare in una visione virtuosa che esalti il valore del sottoprodotto digestato e lo elevi a nutriente eletto e polivalente applicato sul mais con coltura in atto.
Da anni socio sostenitore del Consorzio italiano biogas, Netafim conosce bene ed è attenta a queste criticità, ha studiato testato e installato un vero e proprio sistema irriguo; un sistema funzionale, atto a risolvere un annoso problema delle aziende agricole che producono biogas; convertire un onere in una risorsa, permettere di crescere di più usando, quindi, meno risorse.
Alberto Puggioni
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Fonte: Netafim