Secondo le ultime stime dell’Onu, il numero degli affamati nel mondo è significativamente diminuito nell’ultimo anno (842 milioni rispetto a 868 milioni). Il dato, però, rimane allarmante, se si pensa ancora che oggi una persona su 8 soffre la fame e che è proprio la scarsità di cibo la forma più diffusa di povertà. Nel 2050, inoltre, sembra che la popolazione mondiale aumenterà di almeno altri 2 miliardi di unità; come potrà il mondo soddisfare i bisogni di una popolazione mondiale sempre più in crescita?

In occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, urge stimolare la riflessione su come far fronte alla crescente domanda alimentare e, di conseguenza, sul ruolo che la chimica riuscirà a svolgere nello sviluppo di un’agricoltura sempre più innovativa e allo stesso tempo sostenibile – dichiara Francesco Caterini, presidente di Assofertilizzanti, l'Associazione nazionale imprese produttrici di fertilizzanti che fa parte di Federchimica – La domanda di generi alimentari è destinata ad aumentare del 70% entro il 2050 e la produzione agricola è sempre più minacciata da fattori quali cambiamenti climatici, scarsità di acqua e di terreni coltivabili. Il supporto dato dai mezzi tecnici in agricoltura quali i fertilizzanti, diventa prezioso data la necessità di produrre di più con meno risorse”.

Caterini ricorda che i fertilizzanti, nella sfida alla fame nel mondo, svolgono un ruolo fondamentale in quanto sono "l’unica soluzione per preservare la fertilità dei terreni disponibili garantendo una maggiore produttività".
"Con il passare del tempo - spiega Assofertilizzanti - il terreno tende a impoverirsi e la crescita delle piante diventa sempre più problematica, con raccolti sempre più scarsi e scadenti; ecco quindi che per difendere il suolo dal progressivo impoverimento occorre pensare all’utilizzo sostenibile di mezzi come i fertilizzanti, necessari in agricoltura per preservare la fertilità dei suoli, migliorare le condizioni di vita rurali, proteggere gli habitat naturali e ridurre di conseguenza l’impatto ambientale dell’agricoltura".