Netafim è sponsor del Convegno nazionale del ciliegio che si terrà a Vignola dall'8 al 10 giugno prossimi.
Vignola ritorna ad essere il crocevia della ricerca sul ciliegio. Le principali innovazioni di prodotto e di processo per una cerasicoltura di qualità saranno illustrate nelle 10 sessioni di studio dai maggiori esperti nazionali e internazionali.
Si assisterà ad oltre 110 contributi scientifici e tecnici, tre visite tecniche aziendali, una mostra pomologica nazionale in una tre-giorni tutta dedicata alla ciliegia.
Netafim, da sempre attenta ad ottimizzare l'uso dell'acqua in termini di efficienza e costi per una gestione razionale dell'irrigazione, non poteva che promuovere questo importante incontro.
Sul sito di Netafim Italia sono disponibili alcuni approfondimenti relativi alla coltura del ciliegio:
Fertirrigazione del Ciliegio
Su questa coltura sono molto importanti le applicazioni durante la fioritura o per concludere il ciclo produttivo stagionale, dove i diversi nutrienti e la loro applicazione giocano un ruolo diverso in funzione della produttività e della qualità dei frutti desiderata.
Quantificare l’assorbimento da parte del ciliegio degli elementi nutritivi dal terreno, con conseguente calcolo delle dosi da distribuire, è particolarmente complesso sia per le numerose variabili di tipo agro-ambientale sia a causa delle diverse caratteristiche dei porta innesti e delle diverse varietà. Generalizzando, per le varietà con frutti acidi la concimazione può essere superiore a quella delle varietà a frutto dolce, facendo sempre però attenzione a non incorrere in squilibri nella nutrizione azotata. (Continua la lettura on line)
L’irrigazione dei ciliegeti: soluzioni tecniche Netafim
In frutticoltura, negli ultimi anni, è cresciuto l’interesse per le tecniche irrigue, a goccia o in microaspersione, quale elemento indispensabile per migliorare i risultati produttivi aziendali.
La goccia è riconosciuta oggi come la tecnica a maggiore efficienza e consente grandi benefici nella gestione agronomica ed economica. Le prime evidenze riguardano il risparmio idrico ed energetico e la facilità nell'utilizzare la pratica della fertirrigazione, che permette di ottimizzare l'impianto a goccia utilizzandolo anche per gestire la nutrizione.
In alcune aree ad alta specializzazione e particolarmente vocate si è consolidata, al fianco della goccia, la pratica della microaspersione.
Questa tecnica irrigua è stata utilizzata con risultati molto interessanti nelle aree a rischio di gelate tardive, dove l'impianto ha potuto, con opportuni accorgimenti tecnico-progettuali, funzionare anche come protezione antibrina diventando, a tutti gli effetti, un impianto a duplice attitudine.
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Fonte: Netafim