Il 21 marzo scorso, presso la sede milanese di Federchimica, si è tenuto il primo workshop settoriale del comitato ricerca, sviluppo e innovazione. Motivo dell’incontro: la condivisione delle esperienze di ricerca e sviluppo delle aziende, maturate negli anni in collaborazione con enti pubblici di ricerca, nonché la presentazione dei punti chiave dell’accordo quadro che Federchimica ha stipulato con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
L’accordo si prefigge, secondo Amilcare Collina di Federchimica e coordinatore del gruppo di lavoro, di facilitare le stipule di convenzioni tra pubblico e privato in materia di ricerca. Il tutto in un’ottica di strategia di lungo periodo, avente particolare attenzione al tema dello sviluppo sostenibile.
In sostanza, come esposto anche da Paolo Sequi, Direttore del Consiglio per la Ricerca e sperimentazione Agricola (CRA) e dell’Istituto Superiore Nutrizione Piante (ISNP), si cercano con questo accordo importanti sinergie in tema di ricerca “utile”, avente cioè ricadute di ordine pratico nel mondo delle imprese, specialmente quelle medio-piccole. Sequi ha enfatizzato il ruolo di cerniera del CRA tra aziende e realtà quali ministeri (Mipaf, Min. Politiche Ambientali, Min. Attività Produttive, Min. della Salute), Regioni e altri organismi pubblici, al fine di coordinare progetti di comune interesse.
Fulvio Uggeri, presidente del comitato di ricerca, sviluppo e innovazione di Federchimica, ha infine illustrato i termini dell’accordo, sottolineando come il CNR si accollerà gli oneri dell’implementazione dei progetti concordati con le aziende appartenenti a Federchimica, beneficiando in seguito delle eventuali royalties derivanti dalla commercializzazione dei frutti stessi della ricerca. In altre parole, CNR e le aziende di Federchimica si impegnano a condividere rischi e benefici, moltiplicando da un lato le potenzialità di ricerca per le aziende e dall’altro l’afflusso di denaro verso il comparto della ricerca pubblica.
Quali esempi concreti di aziende coinvolte intensivamente in attività di ricerca e sviluppo, sono state portate le testimonianze di Paolo Girelli e Davide Cocco (ILSA S.p.A.) e Sandro Secco (Timac), i quali hanno brevemente riassunto quanto già fatto nel recente passato in termini di collaborazioni e convenzioni con organismi di ricerca pubblici, riportando i positivi risultati di tali collaborazioni.

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