Lo ha annunciato in una nota l’assessore regionale all’Agricoltura della Regione Sicilia, Antonello Cracolici a margine di un tavolo tecnico con istituzioni scientifiche, esperti del Servizio fitosanitario regionale e i rappresentanti dell’Associazione per la tutela del pistacchio di Raffadali (Agrigento) che si è riunito il 25 gennaio 2017 in assessorato a Palermo.
Capitolo importante quello della difesa del pistacchio.
“Sulla base delle attuali conoscenze verranno stilate delle linee guida di supporto ai produttori. L’obiettivo del piano è quello di tutelare e valorizzare questa coltura di grande pregio, legata alla storia e all’identità del comprensorio di Agrigento che interessa numerose aziende ricadenti in un bacino di circa 15 comuni su una superficie coltivata stimata intorno ai 500 ettari" ha spiegato Cracolici.
Delle oltre 100 specie d’insetti e acari conosciute al mondo come potenzialmente dannose su questa pianta, solo quattro fino al 2010 erano conosciute dai pistacchicoltori siciliani: lo xilofago Scolitide (Hylesinus vestitus), il Verme del pistacchio (Megastigmus pistaciae), la Tignola delle foglie (Teleiodes decorella) e qualche cocciniglia (Saissetia oleae, Ceroplastes rusci e Melanaspis inopinata).
Ma nel maggio 2012 durante la manifestazione “La coltura del pistacchio in Sicilia" organizzata a Raffadali dalla Sezione Sud-Ovest dell’Accademia dei Georgofili, emerge come nei pistacchieti della Valle del Platani, in provincia di Agrigento, sia stata riscontrata la diffusione, in forma altamente infestante, di una seconda specie spermocarpofaga (Eurytoma plotnikovi) da tempo nota in Oriente, in altri Paesi del Bacino mediterraneo ed in California, dove arreca gravi danni alle produzioni.
“A seguito della richiesta di intervento avanzata dall’Associazione per la tutela del Pistacchio di Raffadali, è stato avviato un programma di attività che prevede una prima fase di monitoraggio dei principali parassiti del pistacchio nel comprensorio di Agrigento – spiega l’assessore siciliano, che aggiunge - Successivamente verrà predisposto un piano di difesa fitosanitaria nel rispetto della normativa nazionale”.