Si è concluso l’evento “3 giorni con Bayer CropScience” che ha offerto l’opportunità a dieci ragazzi (i due delegati che hanno rappresentato l’Italia al Youth Ag-Summit e i migliori 8 candidati) di immergersi nella realtà aziendale di Bayer e partecipare a diverse attività. L’evento è un prosieguo del Youth Ag-Summit che si è svolto a Canberra (Australia) e che ha visto 100 ragazzi provenienti da 33 Paesi discutere sul tema “How to feed a hungry planet?”.
I protagonisti dell’evento italiano, che si inserisce all’interno del progetto di Bayer CropScience “Agricultural Education Program”, sono studenti e neo-laureati provenienti da background diversi ma con una passione comune per l’agricoltura e il settore dell’alimentazione.
 
Siete in una realtà magica”, così ha aperto l’incontro Daniele Rosa, direttore comunicazione del Gruppo Bayer in Italia. “Nella nostra azienda sono riconoscibili due valori fondamentali: il grande investimento nella ricerca, essenza del nostro vivere come realtà che lavora nel settore delle Life Sciences e la nostra brand image, riconosciuta in tutto il mondo e sinonimo di opportunità, soprattutto per i giovani che con noi possono arricchirsi di esperienze e ricoprire nella propria carriera professionale posizioni più svariate, in Italia e all’estero”.
Innovazione e sostenibilità sono stati i temi affrontati durante la prima giornata di lavori. Innovazione non solo di prodotto ma anche di progetti e soluzioni volte a sostenere a 360° gradi l’agricoltura italiana e i suoi protagonisti.

Quattro parole chiave contraddistinguono la nostra realtà,” ha sottolineato Paola Sidoti, business & marketing communications manager di Bayer CropScience in Italia. “Innovazione, ovvero il nostro punto di forza per portare sul mercato prodotti sempre più sicuri e sostenibili; formazione, attraverso progetti e personale specializzato volto a supportare i nostri agricoltori nell’utilizzo sicuro dei nostri prodotti; collaborazione con diversi partner della filiera per sostenere insieme il settore agricolo e, infine, comunicazione attraverso progetti e iniziative volte a promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei prodotti dell’agroalimentare italiano, come ad esempio il portale Colturaecultura.it”.
 
I ragazzi hanno, inoltre, avuto l’opportunità di cimentarsi in un role play che li ha visti interpretare cinque sceneggiature tratte dal libro Sette incontri impossibili di Giovanni Carrada: mini-racconti divertenti che hanno l’obiettivo di far riflettere sull’importante ruolo dell’innovazione in tutti i settori.
 
È stata un’occasione anche per conoscere più da vicino i partecipanti al Youth Ag-Summit, Camilla Ponte e Andrea Zorzetto, e il loro mentor Greta Pignata di Bayer CropScience in Italia, che hanno raccontato l’esperienza australiana.
 
A conclusione delle tre giornate i giovani hanno partecipato all’attività formativa organizzata dalla funzione human resources di Bayer. “Lasciatevi sorprendere, perché questa è la cosa più bella che vi possa capitare. Nella ricerca di un futuro lavoro domandatevi sempre cosa desiderate fare”, ha suggerito Antonella Fiocchi, responsabile talent management.
 
Petra Molan, head of the mediterranean Countries in Bayer CropScience, ha concluso l’evento esortando i ragazzi ad ampliare le proprie conoscenze e ad essere aperti a diverse esperienze sottolineando l’importanza di una sinergia tra i giovani, vero motore del futuro e le aziende come Bayer, che puntano su persone capaci di portare innovazione: “We need to meet new generation and new generation need to meet us”.