Il prossimo venerdì 10 maggio, si terrà al Creso, Centro ricerca per la frutticoltura di Manta (Cn) l'incontro divulgativo "Riscaldo delle mele – metodi e tecniche di prevenzione".

Nel corso dell'evento, rivolto agli operatori del settore in particolare ai tecnici di filiera, saranno presentati i risultati del Progetto Ager-Qualità della mela che ha studiato il fenomeno del riscaldo sotto diverse angolature, unendo le competenze di fisiologi, biologi molecolari e tecnologi. Alla fine del secondo ciclo di sperimentazione, la ricerca si traduce già in indicazioni operative: finestra di raccolta nell’ambito dei parametri oggettivi individuati dal Progetto, conservazione in Ad, atmosfera dinamica in combinazione con 1-Mcp (Smart Fresh), molecola che agisce sui recettori dell’etilene presenti sull’epidermide dei frutti, andando a migliorare e prolungare la shelf life nella fase finale di distribuzione al consumo.

All'incontro parteciperanno i ricercatori delle istituzioni scientifiche impegnate nel Progetto Ager che si sono occupate della qualità nei processi post-raccolta: Università di Bologna, Fondazione Edmund Mach di Trento e il Creso, oltre ai ricercatori della società farmaceutica che ha messo a punto la molecola più promettente per la prevenzione della fisiopatia.


Il Progetto Ager, agroalimentare e ricerca
Ager - “Agroalimentare e ricerca” è il primo progetto di collaborazione tra fondazioni per lo sviluppo del settore agroalimentare, attraverso il sostegno ad attività di ricerca scientifica. L’iniziativa vede coinvolte 13 fondazioni distribuite sul territorio italiano.
L'obiettivo è realizzare progetti condivisi, di carattere fortemente multidisciplinare, promuovendo la collaborazione tra Università, Centri di ricerca pubblici e privati e operatori del settore. Si potrà così avere un miglioramento dei processi produttivi e lo sviluppo di tecnologie, rafforzando la competitività del prodotto agroalimentare italiano, e rispondere alla domanda crescente di prodotti di alta qualità, coniugando rese elevate e rispetto dell’ambiente (sostenibilità) e oltre a garantire la tracciabilità di filiera. Avviato nel 2008, Ager ha messo a punto strumenti e strategie che, attraverso un iter di valutazione teso a garantire terzietà e pluralità di giudizio, hanno portato ad oggi all’assegnazione di oltre 25 milioni di euro a favore di enti che svolgono attività di ricerca scientifica nell'ortofrutta, cereali, viticoltura e zootecnia.


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