Sembra quasi il tormentone di un noto cabarettista di Colorado Cafè: "Ti ammali e poi muori".
Nessuna tragedia però. Almeno in questo caso. Chi si ammala e poi muore appartiene infatti alla grande famiglia degli insetti dannosi per le colture agrarie, nella fattispecie tripidi e aleurodidi.
Il catalogo di Koppert Italia si è arricchito infatti di un nuovo prodotto: Mycotal, a base di Lecanicillium muscarium Ve6 (già chiamato Verticillium lecani).
Un bio-insetticida che diventa interessante soprattutto nei programmi di difesa integrata, vuoi perché rispettoso degli organismi utili, vuoi perché importante nelle strategie anti-resistenza.
 
Neppure vanno dimenticati le annose questioni legate ai residui chimici. Le richieste delle filiere sono divenuti sempre più stringenti e l'ortofrutta che giunge ai mercati sarà sempre più valutata in funzione di quanti e quali residui presenta all'analisi.
Poter contare su prodotti di origine naturale, capaci cioè di contrastare le avversità senza contribuire al profilo residuale dei raccolti, diventano così sempre più strategici.
Grazie poi al soli tre giorni di carenza, Mycotal può essere impiegato anche a ridosso della raccolta.
 
Mycotal è al momento registrato su fragola, pomodoro, peperone, melanzana, cetriolo, cocomero, melone, zucchino, fagiolo e fagiolino, lattuga, cipolla, porro, rosa ed altre colture floricole e ornamentali.
Le sue dosi d'impiego sono di 0,8-1 kg/ha per le colture di taglia bassa e di 1,5-2 kg/ha per quelle a taglia alta. In funzione delle colture variano anche i volumi di acqua necessari: 8-10 hl/ha nel primo caso, 15-20 hl/ha nel secondo. La corretta bagnatura delle colture è infatti fondamentale per massimizzare l'efficacia del trattamento.