Si è svolto questa mattina a Bari l'incontro formativo che Agrofarma - Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica – ha organizzato per formare i rivenditori di agrofarmaci sui rischi derivanti dagli agrofarmaci illegali e sulle pratiche per contrastare questo fenomeno. Il mercato degli agrofarmaci illegali, nel nostro Paese, è oggi stimato intorno a 30 milioni di euro, pari a circa il 4% del mercato totale degli agrofarmaci.
Si tratta dunque di una questione rilevante per l'agricoltura italiana, poiché il loro utilizzo può comportare dei potenziali rischi per la salute dei consumatori, degli agricoltori e per l'ambiente. Il commercio illegale di agrofarmaci può derivare da furti, contraffazioni o importazioni parallele illegali di fitofarmaci e concerne tutte le tipologie di prodotto (insetticidi, fungicidi ed erbicidi) con particolare attenzione per i prodotti con alto valore unitario.
La campagna 'Stop agli agrofarmaci illegali' è stata avviata da Agrofarma per la prima volta nel 2005 e prevede la realizzazione e distribuzione presso i rivenditori e gli agricoltori di poster che riportano le quattro buone regole di comportamento da tenere al fine di contribuire alla lotta contro il commercio illegale di agrofarmaci:
• assicurarsi di acquistare agrofarmaci solo da operatori in possesso dei requisiti necessari per la vendita degli stessi;
• diffidare della vendita di prodotti a prezzi significativamente più bassi della media;
• segnalare tempestivamente alle autorità competenti coloro che propongono l'acquisto di agrofarmaci al di fuori dei canali certificati;
• ricordare che chi vende e chi compra agrofarmaci rubati, importati illegalmente o contraffatti è perseguibile dalla legge.
Nel 2007 Agrofarma ha attivato un numero verde (800 91 30 83) al quale si possono rivolgere gratuitamente e anonimamente tutti coloro che rilevino qualsiasi caso sospetto di furti, contraffazioni o importazioni illegali.
Agrofarma raccomanda in particolare di segnalare tutti i casi di agrofarmaci venduti a prezzi particolarmente anomali, in confezioni non chiaramente identificabili come originali, con etichette in lingua non italiana oppure distribuiti al di fuori dei canali tradizionali. Allo stesso modo sono da denunciare immediatamente i prodotti in confezioni non integre, quelli visibilmente riconfezionati o rilasciati senza la documentazione fiscale necessaria. Anche nel caso in cui un agrofarmaco sia poco efficace o danneggi le colture trattate è fondamentale segnalare subito il prodotto. Tutte le segnalazioni ricevute vengono poi trasmesse ai Nas.
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Fonte: Agrofarma