Veneto Agricoltura, in collaborazione con i Servizi fitosanitari della Regione Veneto, ha dato alle stampe quattro schede al fine di informare adeguatamente su “Carie” ed “Elefantiasi dell’Actinidia”, ”Anopolophora Chinensis” e “Scopazzi del Melo”.
Lo scopo è di offrire utili strumenti per gli addetti ai lavori che potranno così conoscere in modo approfondito queste gravi malattie, imparando a riconoscerne i sintomi e quindi difenderle e difendersi. Vediamo in sintesi queste patologie, gravi in quanto ancora per certi versi sconosciute da noi (ma potenzialmente pericolose) o sconosciuta è la terapia di intervento.

Il nome “Scopazzi del Melo” indica una malattia provocata da un fitoplasma chiamato “Apple Proliferation Phytoplasma” che attacca i meli ed in particolare germogli dell’anno, facendo assume alla pianta un evidente aspetto a “scopa”. Questa malattia è stata riscontrata per la prima volta negli anni cinquanta in Veneto e in Trentino, è diffusa in molti paesi dell’Europa centro-orientale e occidentale. Non esistono ancora cure, bisogna perciò puntare alla prevenzione.
"Anopolophora Chinensis" o anche Carambice dalle lunghe antenne è un pericoloso insetto di origine asiatica, rinvenuto la prima volta in Europa nel 2000 in provincia di Milano. Questo coleottero rappresenta una seria minaccia per i vivai di latifogli ornamentale, arboree e arbustive, per le piante da frutto e per gli ecosistemi urbani e forestali. Il metodo di lotta più efficacie è abbattere e distruggere le piante colpite. L’Anopolophora non è ancora stata segnalata nel Veneto, tuttavia si teme il suo arrivo accidentale mediante scambi commerciali.
"Elefantiasi dell’Actinidia" o ipertrofia del tronco dell’actinidia (kiwi) si manifesta con l’ingrossamento del tronco e una scarsa attività vegetativa. Questa malattia è presente nelle principali aree di coltivazione del kiwi tra le quali, nel Veneto, le province di Verona, Padova e Rovigo. Ancora sconosciuti gli agenti causanti e di conseguenza non è possibile definire con certezza le modalità di diffusione. Fino all’accertata diagnosi, risulta valido e utile adottare le comuni misure di lotta di tipo preventivo, per poi procedere a realizzare nuovi impianti.
"Carie dell’Actinidia" o deperimento del legno dell’actinidia, è una malattia complessa originata dal concorso di diversi microrganismi fungini e si manifesta su pinte di almeno 9-10 anni alterando il legno. La malattia emerge con una certa regolarità a circa un mese dalla piena fioritura, le foglie evidenziano decolorazione e tendono ad accartocciarsi. I frutti non mostrano anomalie esterne, ma pezzature ridotte. Il processo degradativo a carico del legno prende avvio dalle ferite accusate soprattutto per le operazioni di potatura. Un’efficace strategia di difesa contro una malattia ad andamento cronico come questa è di difficile attuazione. È consigliato limitare i grossi tagli e le protezioni delle ferite.

Per ricevere le schede: spedizione postale, € 0,50 a scheda. Info: Veneto Agricoltura, tel. 049 8293920, via Roma 34 - 35020 Legnaro, Pd; fax 049 8293909; divulgazione.formazione@venetoagricoltura.org.