La direttiva 2003/68/CE (pubblicata sulla GUCE L177 del 16 luglio 2003) ha sancito l’iscrizione nell’allegato 1 della direttiva 91/414 di tre erbicidi (mesotrione, carfentrazone etile, isoxaflutole) e due fungicidi (trifloxystrobin e fenamidone).
Mesotrione (marchio Callisto) è un erbicida di post emergenza per il mais, di produzione Syngenta.
Nel processo di valutazione del dossier il comitato scientifico per le piante è stato interpellato sulla validità degli studi sul ratto per estrapolare le proprietà tossicologiche della sostanza sull’uomo.
Per la tipologia di reazioni riscontrate (aumento di livello di tirosina nel plasma) il comitato ha giudicato il topo più rispondente a queste esigenze ed ha giudicato la documentazione fornita dall’azienda sufficiente.
Carfentrazone etile (marchio Platform), di produzione FMC, è invece un erbicida di post emergenza per i cereali autunno-vernini. Durante la valutazione della documentazione disponibile è stato richiesto un parere del comitato scientifico per le piante in merito alla possibile nocività per l’uomo degli elevati livelli di porfirine riscontrati negli animali test esposti al prodotto e sulla presenza di metaboliti polari riscontrati nelle prove lisimetriche.
In entrambi i casi il prodotto è risultato sicuro per l’uomo e l’ambiente.
Isoxaflutole (marchio Merlin) è di produzione Bayer (ex Rhone Poulenc) e viene utilizzato per il diserbo di pre e post-emergenza precoce del mais.
La valutazione del dossier del prodotto ha richiesto alcuni approfondimenti riguardanti gli effetti tossicologici (in particolare sull’incidenza di neoplasie nel ratto) e ambientali (protezione delle falde sotterranee.
In entrambi i casi non sono apparsi problemi di sorta.
Trifloxystrobin (marchio Flint) è un fungicida per pomacee e vite appartenente alla classe chimica delle strobilurine.
Fenamidone (Reason) è un fungicida per il controllo delle peronosporacee su vite, pomodoro e patata, non ancora registrato in Italia.
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Fonte: Agronotizie