Oltre 2 miliardi metri cubi annui di gas equivalente, mille MWh di potenza installata, 8 mila GWh di energia elettrica prodotta in un anno. A tutto questo si aggiunge il sensibile contributo alla riduzione delle emissioni clima alteranti dell’agricoltura e al recupero della fertilità dei terreni. Ora, dopo il recente via libera alle procedure operative, anche la possibilità di produrre biocarburanti avanzati.
 
Sono questi i numeri e le potenzialità del biogas italiano in agricoltura, protagonista di Ecomondo-Keyenergy, la rassegna sulla green economy che si svolgerà fino al 6 novembre a Riminifiera. Quello della digestione anaerobica è per qualità e prospettive di sviluppo uno dei filoni più promettenti. La nuova frontiera è il biometano, che si ottiene da un processo di raffinazione del biogas, grazie al quale l’Italia potrà raggiungere presto gli obiettivi fissati dall’Europa sul consumo di biocarburanti avanzati, quelli cioè che non competono con la produzione alimentare, creando al contempo 12 mila nuovi green job nei prossimi 5 anni.
 
Per evidenziare i successi di questo settore, il Cib, Consorzio italiano biogas, promuoverà a Ecomondo una serie di iniziative e incontri. Oggi, 5 novembre, nell’ambito di KeyEnergy, si svolge una conferenza promossa insieme al Cic, Consorzio italiano compostatori, sulle prospettive del biogas, biometano e del compost in vista della conferenza di Parigi Cop 21. Il 6 novembre un workshop tecnico illustrerà invece le tecniche di upgrading per la produzione di biometano, proprio alla luce delle recenti novità normative.
 
"Il modello italiano di digestione anaerobicacommenta Piero Gattoni, presidente del Cib, Consorzio Italiano Biogas – è decisamente virtuoso, perché integrato all’attività agricola e zootecnica. Dal biogas si ottengono energia elettrica rinnovabile, calore e biocarburanti, attraverso un prevalente utilizzo di reflui, sottoprodotti e colture di integrazione, nel rispetto della filiera corta. Il biogas aiuta ad abbattere le emissioni inquinanti di cui è responsabile l’agricoltura e a re-immettere nel ciclo agronomico il digestato, biofertilizzante naturale che contribuisce a restituire carbonio nel suolo migliorandone la fertilità".
 
Il presidente Gattoni ha voluto soffermarsi poi sui contenuti di un servizio trasmesso dal programma televisivo “Le Iene” e realizzato da Nadia Toffa, proprio alla vigilia di Ecomondo, sulle centrali a biomasse che importano matrici come olio di palma o legname dall’estero. "Nel dibattito sulle rinnovabili – ha proseguito il presidente Gattoni – è necessario distinguere le pratiche improprie e non sostenibili, contro le quali il Cib è in prima linea, da quelle virtuose, in modo da favorire nell’opinione pubblica una consapevolezza di ciò che è utile all’ambiente e alla collettività e ciò che non lo è. Proprio per contribuire a una corretta informazione, il Cib ha sempre sostenuto il modello del 'Biogasfattobene', un’eccellenza tutta italiana che ha suscitato molto interesse anche all’estero e che è stata apprezzata anche dal professor Bruce Dale della Michigan University, consulente del presidente Barack Obama per i biocarburanti".