Nel centro saranno infatti esposti e venduti prodotti biologici, equi e solidali o creati attraverso il riciclo o riuso dei materiali; saranno inoltre presenti operatori della finanza etica, della progettazione e installazione di sistemi a energia pulita, di turismo responsabile. Un ristorante e un bar somministreranno cibi e bevande realizzate con prodotti provenienti dall'agricoltura biologica e dal commercio equo e solidale. Nella Città vi saranno poi una libreria e un centro di documentazione, uno spazio per seminari, incontri e formazione e aree per mostre e spettacoli. Uno spazio sarà dedicato ai nuovi media, in particolare alla diffusione del software libero e dei sistemi open source. Inoltre verranno organizzate periodicamente fiere ed eventi nazionali e internazionali per far conoscere al grande pubblico i prodotti e i servizi delle imprese romane dell'Altra Economia.
"La realizzazione della Città si inserisce – conclude l'assessore al lavoro e allo sviluppo Dante Pomponi - in un progetto del Comune di Roma ben più grande, che prevede l'intera riqualificazione dell'ex Mattatoio di Testaccio che, in un breve tempo, si trasformerà in una vera e propria "Città delle Arti". Le cooperative e le associazioni dell'altra economia romana lavoreranno fianco a fianco con la Facoltà di Architettura di Roma Tre, il MACRO Museo di Arte Contemporanea, l'Accademia delle Belle Arti, la Scuola Popolare di Musica di Testaccio e il Centro Sociale Autogestito Villaggio Globale. La città dell'Altraeconomia è l'occasione per affermare percorsi produttivi non ispirati al profitto, ma attenti alle relazioni tra le persone. E' un esperimento che vale la pena tentare per creare nuovi stili di vita e di consumo alternativi a quelli dell'economia liberista".
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Fonte: Comune Roma