L'unione fa la forza, si suol dire. In Italia però, parlando di biotech, forse l'unione permette solo di sopportare meglio l'ottuso ostracismo che l'agro-innovazione genetica patisce da decenni. Un ostracismo che spesso appare tutt'altro che trasparente e onesto, essendo mosso da interessi di specifiche lobby che nell'anti-biotech trovano e sviluppano parte della propria immagine e quindi del proprio business

Il risultato di ciò è che mentre alcune biotecnologie sono ormai accettate e riconosciute come strategiche, per esempio quelle che operano nei settori della salute e delle bioenergie, nel settore della genetica agraria le molte soluzioni già disponibili o in gestazione resteranno ancora a lungo nel cassetto. Sempre che riescano mai a uscirne, da quel cassetto, visto l'atavico oscurantismo anti-scientifico che affligge il Belpaese, dalla chemofobia all'antivaccinismo, dal cospirazionismo sul Covid-19 all'odio per i sistemi 5G. 

Meritano quindi un applauso di incoraggiamento le due associazioni di biotecnologi che operano in quest'Italia sedotta dai "grani antichi", avendo AnbiF.I.Bio unito le forze per dare vita a Biotecnologi italiani, al fine di offrire un'unica voce a tutti coloro che si occupano di biotecnologie nel paese.

L’Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani e la Federazione Italiana dei Biotecnologi hanno infatti  comunicato oggi, 29 settembre 2020, durante la European Biotech Week, la nascita della nuova realtà associativa. 

Si fanno quindi i migliori auguri alla neonata associazione biotech, sperando che in campo agricolo ci siano per lei giorni migliori degli attuali, anche in vista degli sviluppi futuri tratteggiati dal Green deal in tema di riduzione degli input chimici. Perché l'agricoltura del futuro, se la si vuole meno basata sulla chimica, la si dovrà accettare sempre più basata sulla genetica.
 

Dal comunicato stampa

Le Biotecnologie sono un settore chiave per lo sviluppo di tutte le economie avanzate. Salute, ambiente, sostenibilità, sicurezza alimentare passano infatti tutte da un settore, quello biotecnologico, capace di trasformare i risultati della ricerca in prodotti, nuovi farmaci e servizi innovativi. L’Italia ha fin da subito compreso l’importanza di questo settore e fin dalla fine degli anni ’90 ha iniziato a formare dei professionisti dedicati. Negli anni sono quindi nate ANBI e F.I.Bio, associazioni che avevano l’obiettivo di aiutare questi professionisti a fare rete e crescere. Oggi la novità della loro unione.

Biotecnologi Italiani – spiega Davide Ederle, presidente ANBI - nasce dal riconoscimento che tutto quello fin qui fatto come singole realtà poteva essere messo a sistema, offrendo identità, servizi e opportunità, con in più, dopo tanti anni, la possibilità per i biotecnologi di sedersi a tutti i tavoli che li riguardano con una voce sola”.

Biotecnologi Italiani, non sarà soltanto una somma algebrica delle due associazioni – ha tenuto a precisare Antonella Carillo, presidente F.I.Bio. – darà infatti l’opportunità di interagire meglio e in modo strutturato con il mondo del lavoro, metterà a disposizione uno sportello per superare gli ostacoli burocratici e legislativi che in alcuni ambiti ancora frenano questa professione, e offrirà infinite occasioni per crescere condividendo esperienze, saperi e opportunità con i propri colleghi”.

Biotecnologi Italiani diventerà pienamente operativa dal 1 gennaio 2021, ma già da oggi le due associazioni hanno iniziato a muoversi in modo unitario, a partire dell’offerta formativa, con l’unione del percorso BiotechJob (di ANBI) e OrientaBiotech (di F.I.Bio.) che da metà ottobre offriranno ai soci di entrambe le associazioni la possibilità di approfondire temi di primo piano per la professione: dai sistemi di selezione del personale nell’industria farmaceutica ai requisiti per diventare Qualified Person, dall’approfondimento su CAR-T e nanotecnologie alla consulenza per le aziende agrobiotecnologiche.

Il progetto mira poi ad essere il più inclusivo possibile e raggiungere anche i biotecnologi non ancora iscritti alle due associazioni. Per questo è stato lanciato un Concorso per disegnare il logo della nuova associazione. Scadenza 31.10.2020, in palio 3 anni di iscrizione all’associazione e partecipazione gratuita a tutti gli eventi e i servizi offerti da Biotecnologi Italiani.

Per informazioni: segreteria@biotecnologitaliani.it