"La qualità delle piante è elemento fondamentale per un produttore - spiega Roberto Bondi, dei Vivai Quadrifoglio -, infatti solo partendo da buone piante è possibile ottenere un buon raccolto. Per questo motivo il nostro materiale vivaistico nasce seguendo precise normative fitosanitarie. I livelli di garanzia che vengono sostanzialmente individuati sono due: il primo di livello più basso è il Cac ed è obbligatorio mentre il secondo di livello più alto è il 'virus esente' a cui si aderisce però in maniera volontaria. Al momento dell'acquisto della pianta, da parte del nostro cliente, rilasciamo l'adeguato cartellino per dimostrarne la qualità, la provenienza, l'assenza di virus e fitoplasmi e l'assenza di altre malattie invalidanti".
Varietà sempre più al top
Non solo la scelta della pianta è importante. Anche la scelta della giusta varietà determina il valore del tuo prodotto finale."Oggi siamo in grado di offrire ai nostri clienti le varietà migliori che il mercato ed il consumatore richiedono - prosegue Bondi -. In questo modo la probabilità di produrre al meglio e di fare reddito è sicuramente più alta. I parametri che abbiamo scelto e che le nostre varietà devono avere sono: sapore del frutto dolce e buono (con un contenuto zuccherino elevato ma ben bilanciato rispetto all'acidità), buon calibro (AA-AAA), polpa consistente ed aspetto attraente".
Il vivaio Quadrifoglio segue il produttore dalla scelta della varietà alla raccolto della pianta
(Fonte foto: © AgroNotizie)
Un servizio chiavi in mano
Oggi nulla può essere lasciato al caso e diventa importante anche il servizio che viene dato dopo la vendita della pianta. "Offriamo un servizio completo - dice Bondi - che va quindi dalla scelta iniziale della varietà e del tipo d'impianto fino alla produzione dei frutti. In questo modo siamo sempre al fianco del frutticoltore moderno che vuole fare reddito, aiutandolo e consigliandolo durante tutta la fase produttiva".Ecco alcune indicazioni che potrebbero essere date ad un frutticoltore che vuole fare pesco: "Le piante vanno acquistate a radice nuda - conclude Bondi - e possono essere messe a dimora a partire dal mese di ottobre fino ad arrivare alla fine di aprile. Devono essere certificate e garantite. Per quanto riguarda il sistema d'allevamento i migliori sono quelli a palmetta e fusetto, che possono produrre se ben fatte oltre 400 quintali ad ettaro.
La corretta nutrizione è un elemento fondamentale per assicurare elevati livelli produttivi e qualitativi del pescheto. In questo caso è importante eseguire un'analisi chimico-fisica del terreno. Durante la preparazione del terreno è sempre consigliabile un’abbondante concimazione organica sia generalizzata che localizzata sulla fila o nella buca. La concimazione minerale deve tenere conto delle dotazioni di fosforo e potassio rilevate.
Per quel che concerne l’irrigazione, il pesco richiede annaffiature abbondanti e regolari; ovviamente vanno evitati i sempre dannosi ristagni idrici. E’ stato calcolato che un ettaro di pescheto in produzione consuma da 2.500 a 4.000 metri cubi d’acqua pari a 250-400 mm di pioggia".