“Il settore agricolo presenta ancora, nonostante un calo negli ultimi anni, dati preoccupanti sul versante degli infortuni - ha spiegato Sasso - basti pensare che nel 2007 gli infortuni sono stati 57 mila, di cui più di cento mortali; spesso si verificano durante l’uso di macchinari agricoli, in particolari trattori, ma la causa non è sempre imputabile ad un uso scorretto del mezzo da parte del lavoratore quanto piuttosto allo stato del mezzo, vecchio e maltenuto e non sempre in regola con le disposizioni in materia di sicurezza e prevenzione”.
“Al di là della sicurezza, che resta il fattore centrale della proposta di rottamazione - ha proseguito Sasso - il rinnovamento del parco macchine agricole servirebbe per sostenere e rilanciare, al pari del settore auto, l’industria delle macchine agricole, comparto in cui l’Italia è leader mondiale per quantità e qualità delle produzioni”.
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Fonte: Uimec-Uil