"Questo è l'inizio di un nuovo percorso". Lo ha detto Franco Verrascina nel suo intervento al III congresso Copagri, che si è aperto con la relazione del presidente uscente
Giovambattista Aiuto. Verrascina ha parlato davanti al ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, del presidente dell'Aic Giuseppino Santoianni, del commissario della Uimec Stefano
Mantegazza
, al presidente della Cia Giuseppe Politi, del direttore generale della Confagricoltura Vito Bianco, del responsabile economico della Coldiretti Pietro Sandali, del presidente dell'Ismea Arturo Semerari e del coordinatore nazionale settore Agricoltura di Agci Agrital, Mauro Vagni. Zaia ha ribadito i punti centrali della sua azione politica: difesa a oltranza del made in Italy e dell'identità dei prodotti, tolleranza zero contro le frodi, volontà di essere vicino agli agricoltori.
 
"Stiamo costruendo una grande organizzazione - ha detto Verrascina -. Questo rappresenta l'inizio di un nuovo percorso potrà fare leva sulla forza del pluralismo, caratteristica
che consente alla
Copagri di anteporre i reali interessi dei rappresentati a logiche di parte, sull'indubbio crescente consenso da parte dei produttori agricoli, che da questa forza
pluralista si sentono evidentemente garantiti. C'è crescente fiducia attorno a noi
– ha affermato ancora Verrascina - abbiamo lanciato un modello organizzativo legittimato da oltre 300mila adesioni certificate". "Oggi più che mai non può essere tempo di lacerazioni, ma di forte unità d'intenti e d'azione". In questo senso Verrascina ha proposto alle altre organizzazioni professionali di attivare un tavolo dove definire proposte unitarie forti. "L'agricoltura  - ha proseguito - vive in uno stato di debolezza endemica e non, che sono ragioni sufficienti affinché la nuova dirigenza si impegni a ripristinare rapporti costruttivi con le altre organizzazioni professionali ai vari livelli e con tutti i soggetti economici e sociali che operano in agricoltura". Per quanto riguarda le istituzioni, il neopresidente ha chiesto loro di "recuperare il ruolo dell'agricoltura, dandole l'importanza che ha".
 
Nel corso del congresso, il ministro Zaia ha annunciato che il Comitato di gestione aiuti diretti ha dato il via libera all'anticipo dei premi Pac per le 5000 aziende agricole del Mezzogiorno: si tratta di 9,5 milioni di euro che costituiscono il 50% del totale degli aiuti e che saranno messi subito a disposizione delle aziende abruzzesi. La seconda tranche sarà
erogata a partire dal 16 ottobre 2009.
Per quanto riguarda i Consorzi di bonifica, ha negato che il governo abbia intenzione di sopprimerli, specificando che saranno le Regioni a decidere come intervenire sui singoli enti.
Inoltre ha garantito che il Fondo di solidarietà sarà finanziato.
Ha poi colto l’occasione per intervenire anche in merito a due questioni: l’obbligo di etichettatura dell’olio d’oliva stabilito dall’Unione europea, che entrerà in vigore il primo luglio prossimo, e l’articolo 68.
“Per garantire la sicurezza e una corretta e doverosa informazione del consumatore non ci sarà, per le Regioni, alcuna deroga all’obbligo di etichettatura dell’olio d’oliva. Per quanto riguarda invece l’articolo 68, mi limito a constatare che i finanziamenti ottenuti in passato non sono sempre stati spesi e anzi spesso sono tornati al mittente. Oggi che sono stati ottenuti finanziamenti molto superiori, ci si accapiglia dimenticando che se non ci fosse stata questa amministrazione non avremmo nulla di cui discutere e da criticare. E’ il momento di fare squadra. Non di discutere”.