Se non fosse che sulla statale Siena-Grosseto un TIR si è sdraiato sul fianco, obbligando ad una lunga deviazione, raggiungere Borgo La Bagnaia è facile e appagante: una location di altissimo profilo paesaggistico, stilistico e culturale. Una location con una forte vocazione agricola, visto che una gran parte dei suoi 1.100 ha è investita a vigneto e frutteto. Una location quindi perfetta per il lacio della prima novità MF 2008: la serie 3600.

Prima di liberare le forme del nuovo modello, celato alla vista da un elegante drappo rosso, Declan Hayden Vice President Mktg EAME (Europe Africa Meadle East), fornisce una panoramica dell’andamento commerciale di Massey Ferguson a livello mondiale:
Rispetto al 2006 le vendite globali sono salite a 6,8 miliardi $ (+ 25%), con un margine del 5,7% (+1,3%) e un dividendo per gli azionisti pari a 2,52 $/azione (+ 125%). L’area cosiddetta EAME, conta oggi per Massey Ferguson ben 4,1 miliardi $, con una crescita del 33% in 2 anni.
Ben 363 i milioni $ di Cash Flow (+50 MM): ciò permette investimenti importanti, come pure il ripianamento dei debiti. L’indebitamento societario è infatti sceso dal 31% del valore della compagnia (anno 2005) al 5% nel 2007. Gli investimenti sono quindi saliti da 155 a 185 milioni $ in R&D, quasi raddoppiati quindi rispetto ad esempio all’anno 2004. Anche acquisizioni come quella del 50% di Laverda sono state rese possibile dalla liquidità maturata.
Lido Tedeschi, general manager Italia, ha poi sottolineato come il 30% del fatturato di MF Italia sia rappresentato dagli specialistici. Lungo lo stivale trovano infatti posto circa 1,5 milioni ha di frutta e vite, sui quali MF conta più di 6.000 unità vendute/anno. Nulla di strano perciò che le speciality crops nazionali rappresentino un mercato più o meno equivalente a quello di Spagna e Francia messe insieme.

 


Vanni Belluti, responsabile marketing MF Italia, ha infine centrato i temi del giorno, dando una dettagliata panoramica della nuova gamma: il MF 3600 è assemblato a Rovigo (Presso Agritalia, società figlia di Carraro), e monta motori Sisu Diesel Citius, primi Tier III tra gli specialistici. I Sisu, società del gruppo AGCO, hanno iniezione meccanica, compatibile quindi con l’utilizzo di Biodiesel 100%. Sono dei turbo intercooler a 3 cilindri, per un totale di 3.300 cc, senza EGR. La cabina è nuova e migliorata (eredità del 4200-4300) e anche la carrozzeria è AGCO, con il cofano monoscocca, compatibile con il sollevatore frontale MF 900. Più di 2.000 macchine della 3600 Standard sono già consegnate nel 2007, con il 3635 e il 3645 in testa alle preferenze degli utilizzatori.
Ma ora, dopo il 3600 standard, ecco che subito arrivano i nuovi MF 3600 V-F-S (Vigneto, Frutteto e Specialistico). Tra le new-entry, il MF 3600 V-GE (Ground Effect) ha un passo di solo 1m, mentre l’S è di 1,3m. L’F è largo invece 1,45m, mentre lo Standard arriva all’1,7m. Le cabine sono da 1,0-1,3-1,2-1.4m di larghezza rispettivamente. Ottima è la pressurizzazione, come pure notevole la visibilità, grazie ai vetri posteriori azzurrati e arrotondati.
Stessa trasmissione per tutti, ottima scelta questa per standardizzare e facilitare sia la manutenzione che la gestione. Rispetto alla 3600 Standard è aumentata leggermente anche la potenza (che varia da 69 a 100 hp), specie quella minima. I nuovi 3600 sono dotati del Comfort Control che modula l’aggressività delle modalità di trasmissione (inversioni più o meno morbide per esempio).

 


Per quanto riguarda la sterzata, il nuovo SuperTurn conta sulle ridotte dimensioni del motore (più corto) e sull’innovativa forma a clessidra, fattori i quali permettono in modo semplice di assicurare un’ampia sterzata alla macchina (>60°).
Le trasmissioni sono a 12A+12R fino a 30 km/h e 24A+24R per le velocità fino a 40 km/h, con opzioni Power Shuttle e Speedshift.). Fino a 3 sono le pompe idrauliche da 48 L/min a 62 L/min operano attraverso uno o due circuiti separati. Il sollevatore ha 2,5 t di capacità di sollevamento.
Infine, uno strumento i più per la nuova gamma: il MF 3600 VSF manager. Sui 5 anni può contare su di un programma di assistenza che ne ottimizza la resa nel tempo e ne massimizza anche il valore dell’usato.

Quanto ai tempi di arrivo sul mercato, il modello GE sarà disponibile da settembre/ottobre in versione piattaforma, mentre quella cabina da fine maggio inizio giugno. Il listino è ovviamente in via di definizione, ma i prezzi, si assicura, saranno in linea con l’attuale gamma MF 3400. Per fine anno potrà essere disponibile anche la versione con sollevatore anteriore.

La giornata volge quindi al termine, sotto un'acquerugiola che bagna la mezza dozzina di modelli esposti sull’aia della tenuta. All'interno della sala il drappo rosso viene infine calato, e il MF 3645 S da esposizione è finalmente dato in pasto alle nostre brame fotografiche.

E’ l’ora di ripartire: speriamo che il TIR lo abbiano rimosso…