L’agricoltura sempre più simile all’industria in termini di gestione dei processi produttivi. Per stare sul mercato è necessario operare in un’ottica di investimento. Un’azienda può in effetti crescere e acquisire competitività solo ragionando in termini di investimenti, fermo restando che questi ultimi non devono essere fini a se stessi ma orientati al miglioramento quantitativo e qualitativo della produzione. Solo ragionando in tale ottica è possibile ottimizzare le rese portando contemporaneamente al minimo i costi di produzione e quindi garantirsi la massima redditività possibile. Non bisogna in definitiva aver paura di spendere né ci si deve dimenticare, quando si valuta un investimento, che le uscite non vanno confrontate solo con i ritorni diretti, ma anche con quelli indiretti. Un trattore cingolato Challenger, per esempio, è certamente una macchina di alta potenza in grado di minimizzare i tempi di lavorazione, ma minimizza pure le spese di produzione grazie ai suoi consumi specifici ridotti assicurati dai motori diesel di ultima generazione i cui tagliandi di manutenzione, tra l’latro, sono anche diluiti ogni 500 ore.

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Tratto da Macchine Trattori n. 66 - settembre/2007 - pag. 58-59
in collaborazione con Orsa Maggiore Edizioni