I mercati internazionali del grano duro nell'ultima settimana appaiono piuttosto rinunciatari nell'intraprendere il tradizionale rialzo dei prezzi del mese di novembre. I listini canadesi dopo tre rialzi consecutivi ed una settimana di stop del prezzo Fob del Cwad di prima qualità vedono il valore di riferimento sulla piazza di Toronto calare a 249 euro alla tonnellata, perdendo il 12 novembre 1 euro sul 5 novembre, quando si era manifestata stabilità, dopo aver totalizzato un incremento complessivo di 22 euro nelle quattro settimane precedenti per i carichi in partenza dai porti dell'Atlantico.

 

Ma il 17 novembre scorso scende di 20 centesimi di euro e fino a 250,89 euro alla tonnellata il prezzo Fob per i carichi in partenza da Vancouver via Oceano Pacifico, per effetto di un calo dei costi di trasporto interni maggiore dell'incremento dei prezzi all'ingrosso per l'esportazione.

 

A contribuire alla stanchezza dei prezzi, secondo gli analisti della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan sarebbero i molini e i pastifici italiani, restii a comprare, a causa dei paventati super dazi Usa sulla pasta, derivati da un'indagine su un presunto caso di dumping. Ma resta vero anche che la prima offerta dopo quella di inizio d'anno a gennaio di un Paese come la Tunisia per l'acquisto di frumento duro non supera i 283 euro alla tonnellata di prezzo Cif, inferiore peraltro a molte valutazioni dei mercati italiani.

 

Intanto le autorità canadesi comunicano l'ulteriore nuovo peggioramento della già pessima qualità del frumento duro canadese, che ha ricevuto danni dalle piogge in pre raccolta: il grano riclassificato in Cwad 1 e 2 scende al 47% (era al 55% la scorsa settimana), contro il 73% dello scorso anno. Ma il restante 53% è classificato come Cwad 3 o in categorie ancora inferiori.

 

Negli Usa il Northern Durum è in aumento il 14 novembre scorso, ma è salito fino a 255 euro alla tonnellata, solo a causa della rivalutazione del dollaro Usa di ieri, 19 novembre 2025, stante la perdurante stabilità delle quotazioni in dollari Usa del cereale. A Chicago, il Future Durum Wheat Index si presenta in ripresa su base settimanale (+1,58%) e incrementa il patrimonio di crescita accumulato nelle tre settimane precedenti.

 

Aumenta marginalmente invece l'indice europeo Sitagri, che il 19 novembre 2025 ha guadagnato lo 0,06% sulla scorsa settimana, ma solo grazie al consistente recupero di ieri. Il tutto mentre i noli marittimi appaiono ora in decisa ripresa, ma con il Panamax in pausa di riflessione.

 

In Italia i prezzi nelle borse merci vedono stabile il grano duro fino nazionale su buona parte delle piazze. Variazioni si registrano sul prodotto nazionale a Bari (-1 euro alla tonnellata), e ad Altamura, dove perde 2 euro. Ad Altamura in calo anche il Canadese 2, che lascia sul terreno 5 euro alla tonnellata. Stabili i grani duri esteri a Milano e il Canadese 2 a Bari. Si stabilizzano invece i prezzi all'origine tra le 13 piazze rilevate da Ismea e monitorate settimanalmente da AgroNotizie®, al netto dei cali di Napoli e Matera, le stesse piazze che erano state date in crescita la scorsa settimana.

 

 

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Noli, il Baltic tira: +11,33%

L'Indice Dry Bulk del Baltic Exchange, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 19 novembre 2025, è aumentato per la quinta sessione consecutiva, con un rialzo di circa il 2%, raggiungendo il massimo dal 25 settembre a 2.260 punti, in un contesto di guadagni generalizzati in tutti i segmenti di mercato. Questi recenti decisi rialzi, su base settimanale comportano un consistente aumento di 230 punti sui 2.030 raggiunti solo il 12 novembre scorso (+11,33%). Con questi movimenti al rialzo dell'ultima settimana, l'indice Baltic supera i 2.092 punti raggiunti lo scorso 22 ottobre 2025 di ben 168 punti (+8,03%).

 

Dal 18 giugno scorso, quando il Dry Bulk Index del Baltic Exchange era attestato a 1.874, si contano alla data di ieri guadagni per 386 punti (+20,6%). E rispetto ai 1.303 punti del 28 maggio 2025, prima della successiva ondata di rialzi, l'indice ieri riporta un vantaggio di ben 957 punti (+73,44%). L'indice al 19 di novembre 2025 su base annuale guadagna il 39,85%, mentre la settimana scorsa guadagnava il 24,54%.

 

L'Indice Panamax, che è parte del Dry Bulk del Baltic Exchange e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, ieri è salito dello 0,7% a 1.895 punti, ponendosi a soli 8 punti in più rispetto ai 1.887 registrati la scorsa settimana (+0,42%). Ma vale la pena ricordare che la crescita su due settimane, ovvero rispetto al valore di 1.793 punti registrato il 4 novembre 2025, è stata di 102 punti (+5,69%). A questo punto, le perdite sul 22 ottobre 2025, quando totalizzava 1.904 punti, si assottigliano fino a sole 9 unità (-0,47%).

 

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Indice Sitagri a +0,06% sulla settimana scorsa

L'Indice europeo dei prezzi del grano duro Sitagri ieri, 19 novembre 2025, ha chiuso a 269,49 euro alla tonnellata, in aumento di 0,95 euro alla tonnellata sul 18 novembre scorso (+0,35%) e in crescita di 0,15 euro alla tonnellata sui 269,34 euro registrati il 12 novembre scorso (+0,06%). Dall'8 ottobre 2025 - quando era attestato a 265,15, l'indice europeo Sitagri, è cresciuto di 4,34 euro alla tonnellata (+1,64%). L'indice Sitagri del grano duro costituisce un benchmark sintetico quotidiano delle quotazioni del grano duro e rappresenta sei mercati regolamentati di riferimento importanti: tre in Italia (Bologna, Altamura e Foggia) e altrettanti in Francia (Port-La-Nouvelle, Rouen e La Pallice).

 

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Chicago, Future Durum Wheat Index a +1,58%

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 18 novembre scorso risulta aver toccato 574,45 punti, poco più di 5,74 dollari Usa per bushel, in aumento di 8,92 punti rispetto ai 565,53 toccati l'11 novembre scorso (+1,58%), quando invece si era registrato un calo dello 0,22% dell'indice sulla settimana ancor precedente.

 

Dai 550,41 punti messi a segno il 21 ottobre 2025, l'indice traccia comunque una tendenza positiva fino al 18 novembre: 24,04 punti in più (+4,37%), con il calo settimanale dell'11 novembre scorso dello 0,22% che si conferma essere stato solo un mero rimbalzo tecnico.

 

L'incremento di queste ultime quattro settimane si contrappone alla sostanziale stasi delle due settimane precedenti, durante le quali l'andamento dell'indice non aveva in realtà mostrato una chiara tendenza. Al momento l'indice, che conferma aver consolidato il superamento della linea sui 560 punti, è puntato al rialzo, anche se avrebbe poco senso parlare già di fase rialzista, dato che novembre è comunque mese di aumenti, legati al blocco di molti porti del Nord America per ghiaccio e al contestuale aumento della domanda internazionale del cereale pastificabile.

 

Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.

 

Inoltre, la quotazione del 18 novembre scorso, valorizzata al cambio di ieri, 19 novembre 2025, è pari a 182,72 euro alla tonnellata, in aumento di 3,64 euro alla tonnellata sulla quotazione dell'11 novembre scorso, valorizzata in 179,08 euro alla tonnellata al cambio del 12 novembre 2025. Tale aumento è il risultato dell'aumento del valore dell'indice in dollari Usa nell'ultima settimana, cui si è accompagnata una rivalutazione del dollaro su euro, passato da 0,86 euro per un dollaro del 12 novembre scorso a 0,87 euro per un dollaro Usa nel fixing di ieri, 19 novembre 2025.

 

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Prezzi Fob canadesi in lieve calo tra 249 e meno di 251 euro

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 12 novembre 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 290 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 249 euro alla tonnellata per quelli conclusi in eurovaluta, registrandosi sul 5 novembre scorso stabilità per i contratti conclusi in moneta americana e un calo di un euro per quelli siglati in eurovaluta. La settimana precedente, il 5 novembre scorso, si era invece osservata stabilità sui contratti conclusi in entrambe le valute.

 

Più in generale, dal 9 aprile al 12 novembre 2025, mentre i contratti in dollari Usa hanno perso 30 dollari rispetto ai 320 dollari di quotazione (-9,37%), quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso fino a calare al 12 novembre di ben 41 euro di controvalore a 249 euro alla tonnellata (-14,14%).

 

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 12 novembre 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 135 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 12 novembre 2025 perdono 144 euro alla tonnellata.


Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 17 novembre 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dal porto di Vancouver sull'Oceano Pacifico, fissato in 406,64 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 0,96 dollari canadesi sui 407,60 dollari rilevati il 10 novembre scorso, quando invece si era determinato un ben più forte aumento di 15,17 dollari canadesi sui 392,43 fissati il 3 novembre 2025. Rispetto al 20 ottobre 2025, quando il prezzo Fob del Cwad di prima qualità era pari a 406,56 dollari canadesi alla tonnellata, il valore raggiunto il 17 novembre si qualifica come un recupero di 0,08 dollari canadesi alla tonnellata.


Rispetto al 2 settembre scorso, quando le quotazioni del Cwad sulla piazza di Vancouver erano ancora attestate a 420,31 dollari canadesi alla tonnellata, la perdita complessiva al 17 novembre 2025 sale a 13,67 dollari canadesi alla tonnellata. In pratica l'atteso sprint dei prezzi del frumento duro canadese di novembre non si è ancora verificato. E alcune circostanze, come si leggerà più avanti, congiurano contro il suo verificarsi.

 

La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 17 novembre scorso a Vancouver al cambio del 19 novembre 2025 è pari a 250,89 euro alla tonnellata, in calo di 0,20 euro alla tonnellata sulla quotazione del 10 novembre scorso, valorizzata al cambio del 12 novembre 2025 in 251,09 euro alla tonnellata. Tale calo delle quotazioni in euro del prezzo Fob del Cwad di prima qualità dipende dal ribasso delle quotazioni in dollari canadesi di tale valore, parzialmente neutralizzato da una debole rivalutazione della divisa canadese su euro, pure rimasta intorno agli 0,62 euro per un dollaro canadese tra il 12 ed il 19 novembre 2025.

 

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Prezzo Fob Usa risale sopra i 255 euro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 14 novembre 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dal Golfo del Texas con consegna novembre 2025 è in una forchetta tra 290 e 300 dollari Usa alla tonnellata. A tali quotazioni ufficiali corrisponde un prezzo medio di 295 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 12 settembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 14,50 dollari Usa sul prezzo medio Fob rilevato dal 5 settembre scorso dello stesso cereale, ma in partenza dai porti della regione dei grandi laghi e con consegna ottobre 2025.

 

Prima di allora, l'ultimo calo di 6,5 dollari si era verificato il 9 luglio 2025 sulla precedente quotazione di 316 dollari a tonnellata, esitata stabilmente dal 23 maggio al 2 luglio 2025. Il trend è sicuramente calante, basti pensare che solo il 24 gennaio 2025 il Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi quotava 327 dollari Usa alla tonnellata e da allora al 26 settembre ha perso ben 32 dollari Usa di valore.

 

Il prezzo Fob medio del Northern Durum conseguito il 14 novembre scorso al cambio del 19 novembre 2025 è pari a 255,57 euro alla tonnellata, in aumento di 1,10 euro alla tonnellata sulla quotazione del 7 novembre scorso, valorizzata al cambio del 12 novembre 2025 in 254,47 euro alla tonnellata.

 

Tale aumento del prezzo Fob in euro del Northern Durum, stante la stabilità del valore in dollari Usa, è stato conseguito dalla rivalutazione della divisa Usa, passata dagli 0,86 euro per un dollaro Usa della scorsa settimana agli 0,87 euro per dollaro Usa di ieri.

 

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Canada, export basis in ribasso

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 17 novembre 2025 ha rilevato - dal silo principale del Nord Ovest - un prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteina di 281,49 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 2,91 dollari canadesi sui 278,58 dollari canadesi registrati lo scorso 10 novembre, quando si era verificato un calo di 0,14 dollari canadesi sui 278,72 fissati il 3 novembre 2025.

Il 17 novembre gli export basis per il Cwad diretto dal Saskatchewan al porto di Vancouver sono stati pari a 125,15 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 3,87 dollari canadesi sui 129,02 dollari canadesi alla tonnellata rilevati lo scorso 10 novembre 2025.

 

In pratica, il ribasso del prezzo Fob del Cwad di prima qualità a Vancouver di 0,96 dollari canadesi alla tonnellata è stato provocato dal ribasso del costo di trasporto dal Saskatchewan al porto del Pacifico di 3,87 dollari canadesi, pur a fronte di un prezzo all'ingrosso che ha guadagnato, ma solo 2,91 dollari.

 

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Prospettive di mercato per il grano duro canadese

Secondo il report del 17 novembre scorso della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "La domanda è il fattore più importante da tenere d'occhio per il grano duro. Il ritmo delle esportazioni dal Canada è leggermente inferiore a quello dell'anno scorso. Gli acquirenti italiani sono cauti a causa dei dazi proposti sulla pasta del 92% negli Stati Uniti, sebbene si preveda che saranno rinviati per il momento. Inizialmente si era parlato di un loro eventuale avvio a gennaio". In pratica, la mancata - fino ad ora - crescita dei prezzi di novembre dei grani duri canadesi sarebbe legata alla prudenza negli acquisti e nelle prenotazioni da parte di molini a grano duro e pastifici del nostro Paese, che guardano con timore al dazio antidumping americano, che sommandosi al dazio ordinario arriva ad un'aliquota complessiva del 107%.

 

"I mercati dovranno tenere conto della domanda di importazioni dall'Italia e dal Nord Africa, con l'avvicinarsi della stagione invernale, per mantenere stabili le offerte" avvertono gli analisti della Commissioni. "Le offerte per il grano duro del Saskatchewan sono in media di 8 dollari canadesi a tonnellata inferiori ai minimi di raccolto raggiunti a fine settembre e per il momento mostrano un ritmo stabile" scrivono ancora i redattori del rapporto, che mettono in evidenza in uno la costanza della domanda di frumento duro, ma anche la sua debolezza in termini di prezzo.

 

Inoltre "La Tunisia ha presentato un'offerta per il grano duro per la prima volta dall'inizio dell'anno a gennaio, con un prezzo compreso tra 323 e 326 dollari a tonnellata per 100mila tonnellate" avvertono dalla Commissione. Questo significa un prezzo di sbarco Cif che al massimo toccherà i 282,42 euro alla tonnellata, inferiore al prezzo praticato in molti mercati italiani. "Si prevede che per il momento ci saranno ampie forniture sul mercato per soddisfare l'attuale domanda di esportazione" concludono.

 

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Raccolto canadese, il 53% è di pessima qualità

Il rapporto infine torna sulla qualità del frumento duro canadese che inferiore rispetto allo scorso anno, con il 38% del grano duro nella categoria numero 3 e il 15% nelle categorie 4 e 5 di Cwad combinate". In pratica il Canada Western Amber Durum solo per il 47% è ora compreso tra le qualità prima e seconda. Ne consegue una qualità scadente in aumento, considerato che solo una settimana fa era al 45% e con al 55% il Cwad tra 1 e 2: un crollo sia sulla media decennale, con il Cwad 1 e 2 al 67%, che sullo scorso anno, che vedeva il Cwad tra 1 e 2 al 73%.

 

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Panoramica Italia

In questa tabella riassumiamo le quotazioni puntuali del grano duro fino di produzione nazionale nelle principali borse merci italiane con l'indicazione della variazione rispetto alla seduta della scorsa settimana. Questa tabella non ha la pretesa di essere esaustiva: per i dettagli completi e l'analisi per singola piazza, si veda la sezione dedicata più sotto.

 

 

Piazza

 

 

Seduta

Prezzo

minimo/massimo

(€/t)

Variazioni

(€/t)

Foggia 19 novembre 2025 287-292 Stabile
Roma 19 novembre 2025 255-258 Stabile
Napoli 18 novembre 2025 320-335 Stabile
Bari 18 novembre 2025 284-289 -1
Milano Nord 18 novembre 2025 289-294 Stabile
Milano Centro 18 novembre 2025  306-311 Stabile
Altamura 14 novembre 2025 287-292 -2
Bologna 13 novembre 2025 276-281  Stabile

 

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Borsa Merci Foggia

Borsa Merci di Foggia ieri - 19 novembre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 287 euro alla tonnellata sui minimi e 292 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute a partire dal 22 ottobre 2025, quando invece si era verificato un aumento di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 15 ottobre, data in cui si era manifestato un rialzo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta dell'8 ottobre scorso, giorno in cui i prezzi erano rimasti invece invariati sulla seduta del 1° ottobre 2025.

 

Con i valori del 19 novembre, i prezzi risultano inferiori di 18 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile era attestato su una forchetta di 305-310 euro alla tonnellata.
Inoltre, le quotazioni del 19 novembre 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 50 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 63 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 19 novembre 2025 perdite per 168 euro alla tonnellata.

 

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Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 19 novembre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2025, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% a 255 euro alla tonnellata sui minimi e a 258 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute a partire da quella del 22 ottobre 2025, quando si era verificato un aumento di 2 euro sulla precedente seduta del 15 ottobre e di 5 euro sull'ancora precedente seduta dell'8 ottobre 2025, quando era rimasto stabile sulla seduta del 1° ottobre scorso.

 

I valori del 19 novembre risultano in perdita di 20 euro alla tonnellata sui minimi e di 22 euro sui massimi sugli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi. I prezzi del 19 novembre 2025 sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, riscontrano un ancor più pesante calo di 57 euro alla tonnellata sui minimi e di 64 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 19 novembre 2025 perdite pari a 150 euro alla tonnellata sui minimi e a 157 euro sui massimi.

 

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Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 18 novembre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime tra 14% e 15%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale sono stati fissati prezzi di 320 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta dell'11 novembre scorso, quando invece si era manifestato un calo di 5 euro solo sui valori minimi sulla ancor precedente seduta del 4 novembre scorso, quando invece erano risultati stabili sulla seduta del 28 ottobre 2025.


Le quotazioni del 18 novembre risultano inferiori di 3 euro sui minimi e superiori di 10 euro sui massimi rispetto agli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, ovvero 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025. La quotazione del 18 novembre 2025 risulta più bassa di 40 euro sui minimi e di 30 euro sui massimi rispetto a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli, pari ad una forchetta di 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi.


Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 30 euro sui minimi e 20 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno 2024 furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.


Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 18 novembre 2025 perdite pari a 145 euro sui minimi e 145 euro sui massimi.

 

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Borsa Merci Bari

La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 18 novembre 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa.
Questi i prezzi assegnati: 284 euro alla tonnellata sui minimi e 289 euro sui massimi, in calo di 1 euro sulla precedente seduta dell'11 novembre scorso, quando si era verificato un altro calo sempre di 1 euro sulla ancor precedente seduta del 4 novembre, giorno in cui invece erano apparsi stabili sulla seduta del 28 settembre 2025.

 

Le quotazioni del 18 novembre scorso sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, sono in perdita: sui minimi di 21 euro e sui massimi di 20 euro.

 

Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - alla seduta del 18 novembre 2025 - sono stati invece bruciati 61 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 65 euro alla tonnellata.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 18 novembre 2025 perdite pari a 161 euro.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 18 novembre 2025 non è stato quotato. Il frumento duro canadese 2 nella stessa data è stato invece rilevato a 289 euro alla tonnellata sui minimi e a 303 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta dell'11 novembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 4 novembre 2025. Il grano duro spagnolo al 12% di proteine il 18 novembre 2025 non è stato quotato.

 

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Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 18 novembre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, così suddiviso per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 78-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine 13,5%, 289 euro alla tonnellata sui minimi e 294 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute a partire da quella del 4 novembre scorso, quando si era verificato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 21 ottobre 2025. Si tratta di quotazioni inferiori di 23 euro sui minimi e di 25 euro sui massimi rispetto alle ultime della campagna 2024-2025, pari a 312-319 euro, registrate nella seduta del 10 giugno 2025. Inoltre, i prezzi del 18 novembre 2025 risultano in calo di 56 euro sui minimi e di 61 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 18 novembre 2025 perdite pari a 126 euro alla tonnellata sui minimi e 131 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico e proteine non determinato, 306 euro alla tonnellata sui minimi e 311 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute a partire da quella del 4 novembre scorso, quando si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 21 ottobre 2025. Si tratta di quotazioni inferiori di 15 euro sui minimi e di 20 euro nei massimi rispetto alle ultime della campagna commerciale 2024-2025 pari a 321-331 euro, esitate nella seduta del 10 giugno 2025. I prezzi del 18 novembre 2025 risultano in calo di 56 euro sui minimi e di 61 euro sui massimi sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 18 novembre 2025 pari a 124 euro alla tonnellata sui minimi e a 129 euro sui massimi.

Il 18 novembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari, mietitura 2025, a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 9 settembre scorso in avanti, quando invece si era rilevato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 settembre scorso. Si tratta di valori inferiori di 15 euro sui minimi e di 19 sui massimi rispetto alle più recenti quotazioni della mietitura 2024, registrate nella seduta del 17 giugno scorso e pari a 305-314 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 110 euro alla tonnellata sui minimi e 125 euro sui massimi.

 

I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 18 novembre 2025 a 315 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 23 settembre scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 16 settembre scorso, giorno in cui avevano perso altri 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 55 euro alla tonnellata sui minimi e 60 euro sui massimi fino al 18 novembre 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 182 euro alla tonnellata sui minimi e 187 sui massimi.

 

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Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Venerdì 14 novembre 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri, a 287 euro alla tonnellata sui minimi e 292 euro sui massimi, prezzi in calo di 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 7 novembre scorso, quando si era apprezzato un altro calo di 1 euro sulla ancor precedente seduta del 31 ottobre scorso, quando invece si erano registrati valori stabili sul 24 ottobre 2025.


Con queste quotazioni la nuova produzione risulta di valore inferiore di 18 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2024, esitata il 30 maggio 2025 a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi. La quotazione del 14 novembre scorso della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta in calo di 60 euro alla tonnellata.

 

E si registra un deprezzamento di 63 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 14 novembre 2025 pari a 168 euro alla tonnellata.


Il 14 novembre 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato. Mentre nella stessa data il grano duro canadese di seconda qualità è stato quotato a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 7 novembre scorso, quando invece si era rivelato stabile sui valori rilevati dal 3 ottobre 2025 in avanti.

 

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Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 13 novembre 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 81 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Prezzi esitati: 276 euro alla tonnellata sui minimi e 281 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 6 novembre e del 30 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 23 ottobre scorso, giorno in cui si era verificato un altro aumento di pari importo sul 16 ottobre 2025.


Rispetto agli ultimi prezzi della mietitura 2024 - quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi - la mietitura 2025 perde 17 euro alla tonnellata. I valori del 13 novembre 2025 risultano in calo di 59 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 13 novembre 2025 pari a 144 euro alla tonnellata.

 

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Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 19 novembre 2025

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 10 ed il 17 novembre 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 19 novembre 2025, danno 2 piazze in calo e 11 stabili su 13 monitorate contro le 2 piazze in aumento e 11 stabili della scorsa settimana.


In questa fase, i prezzi all'origine risentono della sostanziale stasi dei mercati regolamentati nazionali e internazionali, che presentano minime variazioni. In una situazione di attesa c'è spazio anche per due cali su piazze peraltro di indubbio rilievo: Napoli e Matera, le stesse piazze che nella scorsa settimana erano invece state interessate da rialzi anche significativi.

 

L'11 novembre sulla piazza di Napoli, il prezzo medio del grano fino duro da produttore scende a 327,50 euro alla tonnellata, perdendo 2,5 euro alla tonnellata sui 330 euro raggiunti solo il 4 novembre 2025. A Matera, il prezzo medio del fino all'origine cala a 280 euro alla tonnellata il 17 novembre scorso, perdendo 5 euro sui 285 raggiunti il 10 novembre 2025. Tutte ferme sui valori della settimana precedente le altre piazze.


Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 19 novembre 2025
 (Fonte Ismea)

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 19 novembre 2025, nel quale risulta quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2025 a 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi, stabile sulle precedenti rilevazioni di AgroNotizie® del 12 novembre e del 29 ottobre 2025.

 

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Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 13 novembre 2025.

 

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