I mercati internazionali del grano duro nell'ultima settimana, pur non senza contraddizioni, continuano a percorrere la strada della tradizionale fase di rialzo dei prezzi del mese di novembre.
I listini canadesi dopo tre rialzi consecutivi del prezzo Fob del Cwad di prima qualità vedono il valore di riferimento sulla piazza di Toronto fermarsi a 250 euro alla tonnellata, ribadendo il 5 novembre scorso lo stesso valore del 29 ottobre, quando era aumentato di altri 9 euro alla tonnellata, totalizzando un incremento complessivo di 22 euro nelle ultime quattro settimane per i carichi in partenza dai porti dell'Atlantico.
Ma il 10 novembre scorso risale di ben 9 euro e fino a 251 euro alla tonnellata il prezzo Fob per i carichi in partenza da Vancouver via Oceano Pacifico, per effetto di un consistente aumento dei costi di trasporto interni.
Intanto le autorità canadesi confermano la pessima qualità del frumento duro canadese, che ha ricevuto danni dalle piogge in pre raccolta: il grano riclassificato in Cwad 1 e 2 aumenta di poco, arrivando al 55%, contro il 73% dello scorso anno. Ma il restante 45% è classificabile solo come Cwad 3 o in categorie ancora inferiori.
Negli Usa il Northern Durum è in calo il 7 novembre scorso, ma è sceso fino a 254 euro alla tonnellata, solo a causa della leggera svalutazione del cambio di ieri, 12 novembre 2025, stante la perdurante stabilità delle quotazioni in dollari Usa.
A Chicago, il Future Durum Wheat Index si presenta in lieve calo su base settimanale (-0,22%), ma mantiene quasi intatto il patrimonio di crescita accumulato nelle due settimane precedenti.
Aumenta invece l'indice europeo Sitagri ieri, 12 novembre 2025: ha guadagnato l'1,83% sulla scorsa settimana. Il tutto mentre i noli marittimi appaiono contrastati e con il Panamax in ascesa.
In Italia i prezzi nelle borse merci vedono stabile il grano duro fino nazionale su buona parte delle piazze. Variazioni si registrano sul prodotto nazionale a Napoli (-5 euro alla tonnellata, ma solo sui minimi), a Bari (-1 euro) e ad Altamura, dove pure perde 1 euro. A Bari in calo anche il Canadese 2, che lascia sul terreno 3 euro alla tonnellata.
Ancora in crescita invece i prezzi all'origine, ma solo a Napoli e Matera tra le 13 piazze rilevate da Ismea e monitorate settimanalmente da AgroNotizie®, mentre le restanti permangono stabili.
Sommario:
- Noli, il Panamax segna +5,24%
- Indice Sitagri a +1,83% sulla settimana scorsa
- Chicago, Future Durum Wheat Index a -0,22%
- Prezzi Fob canadesi contrastati tra 250 e 251 euro
- Prezzo Fob Usa cala poco sopra i 254 euro
- Canada, export basis in forte rialzo
- Prospettive di mercato per il grano duro canadese
- Raccolto canadese, il 45% è di pessima qualità
- Panoramica Italia
- Borsa Merci Foggia
- Borsa Merci Roma
- Associazione Granaria Meridionale di Napoli
- Borsa Merci Bari
- Associazione Granaria di Milano
- Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
- Borsa Merci Bologna
- Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 12 novembre 2025
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Noli, il Panamax segna +5,24%
L'Indice Dry Bulk del Baltic Exchange, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 12 novembre 2025, ha registrato una perdita per la terza seduta consecutiva, con un calo di circa il 2%, attestandosi al minimo dal 5 novembre a 2.030 punti, a fronte della persistente debolezza del segmento delle navi di grandi dimensioni.
Si tratta di una caduta recente, che su base settimanale invece rivela ancora una seppur debole crescita di 27 punti sui 2.003 registrati il 5 novembre scorso (+1,35%). Nonostante gli ultimi movimenti al rialzo della settimana, a questo livello l'indice Baltic resta al di sotto - ma non lontano - dai 2.092 punti raggiunti lo scorso 22 ottobre 2025, rispetto ai quali si pone al di sotto di 62 punti (-2,96%).
Dal 18 giugno scorso, quando il Dry Bulk Index del Baltic Exchange era attestato a 1.874, si contano alla data di ieri guadagni per 156 punti (+8,32%). E rispetto ai 1.303 punti del 28 maggio 2025, prima della successiva ondata di rialzi, l'indice ieri riporta un vantaggio di ben 727 punti (+55,79%). L'indice al 12 di novembre su base annuale guadagna il 24,54%, mentre la settimana scorsa guadagnava il 40,36%.
L'Indice Panamax, che è parte del Dry Bulk del Baltic Exchange e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, ieri è cresciuto per il sesto giorno consecutivo, con un aumento dell'1,2%, raggiungendo un massimo di oltre due settimane a 1.887 punti. Tale rialzo ha consentito a questo indice di porsi in crescita di 94 punti sui 1.793 raggiunti la scorsa settimana (+5,24%), mentre le perdite sul 22 ottobre 2025, quando totalizzava 1.904 punti, si assottigliano fino a soli 17 unità (-0,89%).
Indice Sitagri a +1,83% sulla settimana scorsa
L'Indice europeo dei prezzi del grano duro Sitagri ieri, 12 novembre 2025, ha chiuso a 269,34 euro alla tonnellata, in aumento di 1,11 euro alla tonnellata sull'11 novembre scorso (+0,41%) e in crescita di 4,84 euro alla tonnellata sui 264,50 euro registrati il 5 novembre scorso (+1,83%). L'indice Sitagri del grano duro costituisce un benchmark sintetico quotidiano delle quotazioni del grano duro e rappresenta sei mercati regolamentati di riferimento importanti: tre in Italia (Bologna, Altamura e Foggia) e altrettanti in Francia (Port-La-Nouvelle, Rouen e La Pallice).
Chicago, Future Durum Wheat Index a -0,22%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti l'11 novembre scorso risulta aver toccato 565,53 punti, poco più di 5,65 dollari Usa per bushel, in diminuzione di 1,29 punti rispetto ai 566,82 toccati il 4 novembre scorso (-0,22%), quando si era registrato il balzo in avanti di 8,50 punti dell'indice sulla settimana ancor precedente (+1,52%). Dai 550,41 punti messi a segno il 21 ottobre 2025, l'indice traccia comunque una tendenza positiva all'11 novembre: 15,12 punti in più (+2,75%), con l'ultimo calo settimanale - comunque registrato - che assume così tutto il sapore di un mero rimbalzo tecnico.
L'incremento di queste ultime tre settimane si contrappone alla sostanziale stasi delle due settimane precedenti, durante le quali l'andamento dell'indice non aveva in realtà mostrato una chiara tendenza. Al momento l'indice, che conferma aver consolidato il superamento della linea sui 560 punti, è puntato al rialzo, anche se avrebbe poco senso parlare già di fase rialzista, dato che novembre è comunque mese di aumenti, legati al blocco di molti porti del Nord America per ghiaccio e al contestuale aumento della domanda internazionale del cereale pastificabile.
Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione dell'11 novembre scorso, valorizzata al cambio di ieri, 12 novembre 2025 è pari a 179,08 euro alla tonnellata, in calo di 2,41 euro sulla quotazione del 4 novembre scorso valorizzata al cambio del 5 novembre in 181,49 euro alla tonnellata.
Tale calo è il risultato della lieve discesa del valore dell'indice in dollari Usa nell'ultima settimana, cui si è accompagnata una seppur modesta svalutazione del dollaro su euro, passato da 0,87 euro per un dollaro Usa del 5 novembre 2025 a 0,86 euro per un dollaro Usa nel fixing di ieri, 12 novembre 2025.
Prezzi Fob canadesi contrastati tra 250 e 251 euro
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 5 novembre 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 290 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 250 euro alla tonnellata per quelli conclusi in eurovaluta, registrandosi sul 29 ottobre scorso stabilità per i contratti conclusi in entrambe le valute. La settimana precedente, il 29 ottobre scorso, si era invece osservata una crescita di 10 dollari Usa per i contratti conclusi in moneta americana e di 9 euro per quelli siglati in eurovaluta.
Più in generale, dal 9 aprile al 5 novembre 2025, mentre i contratti in dollari Usa hanno perso 30 dollari rispetto ai 320 dollari di quotazione (-9,37%), quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso fino a calare al 5 novembre di ben 40 euro di controvalore a 250 euro alla tonnellata (-13,79%).
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 5 novembre 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 135 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 5 novembre 2025 perdono 143 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 10 novembre 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dal porto di Vancouver sull'Oceano Pacifico, fissato in 407,60 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 15,17 dollari canadesi sui 392,43 dollari alla tonnellata registrati il 3 novembre scorso, quando si era verificato un aumento di 0,29 dollari canadesi sui 392,14 dollari rilevati il 27 ottobre scorso, giorno in cui invece si era determinato un calo di ben 14,42 dollari canadesi sui 406,56 fissati solo il 20 ottobre 2025. Rispetto a quest'ultima data, il prezzo Fob del Cwad ha rimontato tutte le perdite e guadagnato 1,04 dollari canadesi alla tonnellata.
Rispetto al 2 settembre scorso, quando le quotazioni del Cwad sulla piazza di Vancouver erano ancora attestate a 420,31 dollari canadesi alla tonnellata, la perdita complessiva al 10 novembre 2025 si assottiglia ed è pari a 12,71 dollari canadesi alla tonnellata.
La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 10 novembre scorso a Vancouver al cambio del 12 novembre 2025 è pari a 251,09 euro alla tonnellata, in aumento di 8,98 euro alla tonnellata sulla quotazione del 3 novembre scorso valorizzata al cambio del 5 novembre 2025 in 242,11 euro alla tonnellata.
Tale importante aumento delle quotazioni in euro del prezzo Fob del Cwad di prima qualità dipende dal deciso rialzo delle quotazioni in dollari canadesi del prezzo Fob, parzialmente neutralizzato da una lieve svalutazione della divisa canadese su euro, pure rimasta intorno agli 0,62 euro per un dollaro canadese tra il 5 ed il 12 novembre 2025.
Prezzo Fob Usa cala poco sopra i 254 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 7 novembre 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dal Golfo del Texas con consegna novembre 2025 è in una forchetta tra 290 e 300 dollari Usa alla tonnellata. A tali quotazioni ufficiali corrisponde un prezzo medio di 295 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 12 settembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 14,50 dollari Usa sul prezzo medio Fob rilevato dal 5 settembre scorso dello stesso cereale, ma in partenza dai porti della regione dei grandi laghi e con consegna ottobre 2025.
Prima di allora, l'ultimo calo di 6,5 dollari si era verificato il 9 luglio 2025 sulla precedente quotazione di 316 dollari a tonnellata, esitata stabilmente dal 23 maggio al 2 luglio 2025. Il trend è sicuramente calante, basti pensare che solo il 24 gennaio 2025 il Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi quotava 327 dollari Usa alla tonnellata e da allora al 26 settembre ha perso ben 32 dollari Usa di valore.
Il prezzo Fob medio del Northern Durum conseguito il 7 novembre scorso al cambio del 12 novembre 2025 è pari a 254,47 euro alla tonnellata, in diminuzione di 2,51 euro alla tonnellata sulla quotazione del 31 ottobre scorso valorizzata al cambio del 5 novembre 2025 in 256,98 euro alla tonnellata.
Tale calo del prezzo Fob in euro del Northern Durum, stante la stabilità del valore in dollari Usa, è stato conseguito dalla lieve svalutazione della divisa Usa, passata dagli 0,87 euro per un dollaro Usa della scorsa settimana agli 0,86 euro per dollaro Usa di ieri.
Canada, export basis in forte rialzo
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 10 novembre 2025 ha rilevato - dal silo principale del Nord Ovest - un prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteina di 278,58 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 0,14 dollari canadesi sui 278,72 dollari canadesi alla tonnellata registrati lo scorso 3 novembre, quando si era verificato un aumento di 2,30 dollari canadesi sui 276,42 fissati il 29 ottobre 2025.
L'11 novembre gli export basis per il Cwad diretto dal Saskatchewan al porto di Vancouver sono stati pari a 129,02 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 15,31 dollari canadesi alla tonnellata sui 113,71 rilevati il 3 novembre scorso.
In pratica, il rialzo del prezzo Fob del Cwad di prima qualità a Vancouver di ben 15,17 dollari canadesi alla tonnellata è stato provocato dal rialzo del costo di trasporto dal Saskatchewan al porto del Pacifico di 15,31 dollari canadesi, pur a fronte di un prezzo all'ingrosso che ha perso 14 centesimi di dollaro.
Peraltro, due settimane fa proprio un più pesante calo degli export basis di 13,11 dollari canadesi aveva largamente contribuito al crollo del prezzo Fob di ben 14,42 dollari canadesi alla tonnellata.
Prospettive di mercato per il grano duro canadese
Secondo il report del 10 novembre scorso della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "I mercati globali del grano duro inizieranno a valutare l'evoluzione dei raccolti europei e nordafricani con l'arrivo della stagione invernale. Il ritmo delle esportazioni (canadesi Ndr) continua a essere sostenuto, ma dovrà proseguire su questa traiettoria".
Sempre secondo la Commissione "Il ritmo delle importazioni dall'Ue è aumentato del 28% su base annua, ma al di sotto della media quinquennale. La domanda iniziale è stata promettente e la notevole vendita di 310mila tonnellate all'Algeria a ottobre ha contribuito a rafforzare il sentiment delle esportazioni. I rapporti provinciali indicano un raccolto superiore a quello di Statistics Canada, con il rapporto provinciale sul raccolto del Saskatchewan che indica una media di 39 bushel per acro per il grano duro rispetto a una media di 34 bushel per acro di appena un anno fa".
Gli analisti inoltre rilevano: "I prezzi di mercato sono rimasti stabili di recente, in aumento rispetto ai minimi del raccolto e toccando gli 8,00 dollari in alcune regioni delle praterie più orientali. Si prevede che la produzione sul mercato supererà ampiamente il raccolto di 6,5 milioni di tonnellate di Statistics Canada. La qualità del raccolto è un po' problematica rispetto allo scorso anno, poiché c'è più grano duro nelle categorie 3 e inferiori. Il grano duro di prima qualità presenta un premio sul mercato interno. Si prevede che la domanda globale di importazioni scenderà da 9,2 milioni di tonnellate dell'anno scorso a 8,6 milioni di tonnellate quest'anno, con una maggiore produzione globale prevista a 37,2 milioni di tonnellate rispetto ai 36,4 milioni di tonnellate dell'anno scorso, di cui 6,5 milioni di tonnellate provenienti dal Canada".
Infine la commissione ricorda come "Il raccolto Ue è a 8,3 milioni di tonnellate rispetto ai 7,2 milioni di tonnellate dell'anno scorso. Le scorte finali, sono previste quest'anno a livello globale a 7,5 milioni di tonnellate rispetto ai 6,7 milioni di tonnellate dell'anno scorso".
Raccolto canadese, il 45% è di pessima qualità
Secondo la Commissione la qualità del grano duro canadese mietitura 2025 stando alle analisi più recenti, è migliorata, come rilevato dalla Canadian Grain Commission il 31 ottobre scorso. Infatti La qualità del grano duro è stimata al 55% nella categoria Cwad numero 1 o 2 rispetto al 67% (media decennale) e al 73% dell'anno scorso.
Il dato al 20 ottobre era stato del 48% nelle categorie Cwad numero 1 o 2. Non è nota la percentuale di Cwad numero 3, la scorsa settimana attestata al 2%, resta il fatto che gran parte del raccolto - ben il 45% - rientra o in categoria 3 o in classi di qualità ancora inferiore. Chicchi fortemente germogliati, danni da moscerini, peronospora, Fusarium e peso sono i principali fattori che hanno portato al declassamento di così larga parte del frumento duro canadese in questa mietitura 2025, funestata da abbondanti piogge in pre raccolta.
Panoramica Italia
In questa tabella riassumiamo le quotazioni puntuali del grano duro fino di produzione nazionale nelle principali borse merci italiane con l'indicazione della variazione rispetto alla seduta della scorsa settimana. Questa tabella non ha la pretesa di essere esaustiva: per i dettagli completi e l'analisi per singola piazza, si veda la sezione dedicata più sotto.
|
Piazza |
Seduta |
Prezzo minimo/massimo (€/t) |
Variazioni (€/t) |
| Foggia | 12 novembre 2025 | 287-289 | Stabile |
| Roma | 12 novembre 2025 | 255-258 | Stabile |
| Napoli | 11 novembre 2025 | 320-335 | -5 sul minimo - Stabile sul massimo |
| Bari | 11 novembre 2025 | 285-290 |
-1 |
| Milano Nord | 11 novembre 2025 | 289-294 | Stabile |
| Milano Centro | 11 novembre 2025 | 315-325 | Stabile |
| Altamura | 7 novembre 2025 | 289-294 | -1 |
| Bologna | 6 novembre 2025 | 276-281 | Stabile |
Borsa Merci Foggia
Borsa Merci di Foggia ieri - 12 novembre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 287 euro alla tonnellata sui minimi e 292 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute a partire dal 22 ottobre 2025, quando invece si era verificato un aumento di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 15 ottobre, data in cui si era manifestato un rialzo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta dell'8 ottobre scorso, giorno in cui i prezzi erano rimasti invece invariati sulla seduta del 1° ottobre 2025.
Con i valori del 12 novembre, i prezzi risultano inferiori di 18 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile era attestato su una forchetta di 305-310 euro alla tonnellata.
Inoltre, le quotazioni del 12 novembre 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 50 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 63 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 12 novembre 2025 perdite per 168 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 12 novembre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2025, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% a 255 euro alla tonnellata sui minimi e a 258 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute a partire da quella del 22 ottobre 2025, quando si era verificato un aumento di 2 euro sulla precedente seduta del 15 ottobre e di 5 euro sull'ancora precedente seduta dell'8 ottobre 2025, quando era rimasto stabile sulla seduta del 1° ottobre scorso.
I valori del 12 novembre risultano in perdita di 20 euro alla tonnellata sui minimi e di 22 euro sui massimi sugli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi. I prezzi del 12 novembre 2025 sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, riscontrano un ancor più pesante calo di 57 euro alla tonnellata sui minimi e di 64 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 12 novembre 2025 perdite pari a 150 euro alla tonnellata sui minimi e a 157 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 11 novembre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime tra 14% e 15%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale sono stati fissati prezzi di 320 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, in calo di 5 euro solo sui valori minimi sulla precedente seduta del 4 novembre scorso, quando invece erano risultati stabili sulla ancor precedente seduta del 28 ottobre scorso, giorno in cui invece si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 21 ottobre 2025.
Le quotazioni dell'11 novembre risultano inferiori di 3 euro sui minimi e superiori di 10 euro sui massimi rispetto agli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, ovvero 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025. La quotazione dell'11 novembre 2025 risulta più bassa di 40 euro sui minimi e di 30 euro sui massimi rispetto a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli, pari ad una forchetta di 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 30 euro sui minimi e 20 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno 2024 furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano all'11 novembre 2025 perdite pari a 145 euro sui minimi e 145 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita l'11novembre 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa.
Questi i prezzi assegnati: 285 euro alla tonnellata sui minimi e 290 euro sui massimi, in calo di 1 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 4 novembre, quando invece erano apparsi stabili sulla ancor precedente seduta del 28 ottobre scorso, data in cui si era verificato un aumento di 4 euro alla tonnellata sulla seduta del 21 ottobre 2025.
Le quotazioni dell'11 novembre scorso sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, sono in perdita: sui minimi di 20 euro e sui massimi di 19 euro.
Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - alla seduta del'11 novembre 2025 - sono stati invece bruciati 60 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 64 euro alla tonnellata.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano all'11 novembre 2025 perdite pari a 160 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine l'11 novembre 2025 non è stato quotato. Il frumento duro canadese 2 nella stessa data è stato invece rilevato a 289 euro alla tonnellata sui minimi e a 303 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 4 novembre scorso, quando invece era apparso stabile sulle ancor precedenti sedute del 28 e 21 ottobre scorso.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine l'11 novembre 2025 non è stato quotato.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano l'11 novembre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, così suddiviso per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 78-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine 13,5%, 289 euro alla tonnellata sui minimi e 294 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 4 novembre e del 28 ottobre scorso, quando si era verificato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 21 ottobre 2025.
Si tratta di quotazioni inferiori di 23 euro sui minimi e di 25 euro sui massimi rispetto alle ultime della campagna 2024-2025, pari a 312-319 euro, registrate nella seduta del 10 giugno 2025. Inoltre, i prezzi dell'11 novembre 2025 risultano in calo di 56 euro sui minimi e di 61 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano all'11 novembre 2025 perdite pari a 126 euro alla tonnellata sui minimi e 131 euro sui massimi. - Centro Italia, peso specifico e proteine non determinato, 306 euro alla tonnellata sui minimi e 311 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 4 novembre e del 28 ottobre scorso, quando si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 21 ottobre 2025.
Si tratta di quotazioni inferiori di 15 euro sui minimi e di 20 euro nei massimi rispetto alle ultime della campagna commerciale 2024-2025 pari a 321-331 euro, esitate nella seduta del 10 giugno 2025. I prezzi dell'11 novembre 2025 risultano in calo di 56 euro sui minimi e di 61 euro sui massimi sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite all'11 novembre 2025 pari a 124 euro alla tonnellata sui minimi e a 129 euro sui massimi.
L'11 novembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari, mietitura 2025, a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 9 settembre scorso in avanti, quando invece si era rilevato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 settembre scorso. Si tratta di valori inferiori di 15 euro sui minimi e di 19 sui massimi rispetto alle più recenti quotazioni della mietitura 2024, registrate nella seduta del 17 giugno scorso e pari a 305-314 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 110 euro alla tonnellata sui minimi e 125 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati l'11 novembre 2025 a 315 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 23 settembre scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 16 settembre scorso, giorno in cui avevano perso altri 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 55 euro alla tonnellata sui minimi e 60 euro sui massimi fino all'11 novembre 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 182 euro alla tonnellata sui minimi e 187 sui massimi.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 7 novembre 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri a 289 euro alla tonnellata sui minimi e 294 euro sui massimi, prezzi in calo di 1 euro sulla precedente seduta del 31 ottobre scorso, quando invece si erano registrati valori stabili sul 24 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 3 euro sulla ancor precedente seduta del 17 ottobre 2025.
Con queste quotazioni la nuova produzione risulta di valore inferiore di 16 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2024, esitata il 30 maggio 2025 a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi. La quotazione del 7 novembre scorso della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta in calo di 58 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 61 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 7 novembre 2025 pari a 166 euro alla tonnellata.
Il 7 novembre 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato. Mentre nella stessa data il grano duro canadese di seconda qualità è stato quotato a 298 euro alla tonnellata sui minimi e 300 euro sui massimi, stabile dal 3 ottobre scorso in avanti, quando invece si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 26 settembre 2025.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 6 novembre 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 81 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Prezzi esitati: 276 euro alla tonnellata sui minimi e 281 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 30 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 23 ottobre scorso, quando si era verificato un altro aumento di pari importo sul 16 ottobre 2025.
Rispetto agli ultimi prezzi della mietitura 2024 - quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi - la mietitura 2025 perde 17 euro alla tonnellata. I valori del 6 novembre 2025 risultano in calo di 59 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 6 novembre 2025 pari a 144 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 12 novembre 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 3 ed il 10 novembre 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 12 novembre 2025, danno 2 piazze in aumento e 11 stabili su 13 monitorate contro le 5 piazze in aumento e 8 stabili della scorsa settimana.
In questa fase, gli effetti dei movimenti al rialzo nelle borse merci delle scorse settimane risultano molto affievoliti, con soli due incrementi settimanali in un solo caso superiore al 3%. In compenso non si registrano piazze in perdita, ripetendosi così la scena della scorsa settimana.
I rialzi riguardano le piazze di Napoli e Matera. Nel capoluogo partenopeo il grano duro fino da produttore il 4 novembre tocca i 330 euro di prezzo medio da produttore, crescendo di 2,5 euro alla tonnellata sul 28 ottobre scorso. Sulla piazza materana invece il prodotto fino tocca i 285 euro alla tonnellata il 10 novembre scorso, salendo di 10 euro alla tonnellata. Tutte ferme sui valori della settimana precedente le altre piazze.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 12 novembre 2025
(Fonte Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 12 novembre 2025, nel quale risulta quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2025 a 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi, stabile sulle precedenti rilevazioni di AgroNotizie® del 5 novembre e del 29 ottobre 2025.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 6 novembre 2025.
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