I prezzi sui mercati internazionali del grano duro persistono in una condizione di stridente contrasto tra le principali piazze ad inizio ottobre: l'offerta è ormai quantificabile, mentre resta incerta la percezione della reale domanda di questo cereale.
I listini canadesi registrano un ribasso del prezzo Fob del Cwad di prima qualità di altri 11 euro alla tonnellata per i carichi in partenza dai porti dell'Atlantico, con il valore di riferimento sulla piazza di Toronto calato a 228 euro alla tonnellata, mentre risale fin quasi a 250 euro alla tonnellata il prezzo Fob per i carichi in partenza da Vancouver via Oceano Pacifico, che guadagna 2,62 euro alla tonnellata.
Intanto le autorità canadesi comunicano l'esatta qualità del frumento duro canadese, che ha ricevuto danni dalle piogge in pre raccolta: solo il 18% del raccolto sarà classificato come Cwad n 1, il grosso del raccolto oscillerà tra Cwad n 2 e n 3, anche se tutti i campioni presentano un tenore in proteine superiore al 14%.
Negli Usa il Northern Durum in dollari Usa è risalito intorno a 254 euro alla tonnellata, spinto solo dalla rivalutazione del cambio. A Chicago, il Future Durum Wheat Index sale dell'1,1% in una settimana e l'indice europeo Sitagri ieri si è leggermente apprezzato. I noli marittimi si presentano in timida ripresa, ma ancora sotto i valori della scorsa settimana.
Tali condizioni di mercato a livello internazionale per la seconda settimana consecutiva non sembrano influenzare i prezzi in Italia. Infatti, su tutte le borse merci rilevate da AgroNotizie® va in scena la stabilità sia sul frumento duro fino nazionale che sui frumenti di qualità esteri, tranne che per il canadese 2 che risulta in calo ad Altamura. I prezzi all'origine rilevati da Ismea vedono invece su 13 piazze rilevate 10 stabili, il brusco calo di Matera e i rialzi di Napoli e Foggia.
Sommario:
- Noli in debole ripresa
- Indice Sitagri in aumento
- Chicago, Future Durum Wheat Index +1,01%
- Prezzi Fob canadesi contrastati tra 228 e 250 euro
- Prezzo Fob Usa risale a quasi 254 euro
- Canada, prezzo all'ingrosso in lieve calo
- Prospettive di mercato per il grano duro canadese
- La qualità del raccolto canadese è bassa
- Panoramica Italia
- Borsa Merci Foggia
- Borsa Merci Roma
- Associazione Granaria Meridionale di Napoli
- Borsa Merci Bari
- Associazione Granaria di Milano
- Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
- Borsa Merci Bologna
- Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® l'8 ottobre 2025
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Noli in debole ripresa
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 8 ottobre 2025, è salito per il terzo giorno consecutivo, aumentando di 16 punti e raggiungendo il massimo dal 1° ottobre a 1.963 punti. Tale ripresa degli ultimi giorni si traduce ancora in un calo di 17 punti su base settimanale rispetto ai 1.980 registrati il 1° ottobre scorso. E l'indice risulta così ancora in perdita di 277 punti sui 2.240 raggiunti il 24 settembre scorso (-12,37%), quando aveva riagguantato il picco del 25 luglio 2025.
Dal 18 giugno scorso, quando il Baltic Dry Index era attestato a 1.874, si contano alla data di ieri guadagni per 89 punti (+4,75%). E rispetto ai 1.303 punti del 28 maggio scorso, prima della successiva ondata di rialzi, l'indice ieri riporta un vantaggio di ben 660 punti (+50,65%). L'indice all'8 di ottobre su base annuale guadagna il 9,12%, mentre la scorsa settimana guadagnava solo lo 0,10%.
L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, ieri è salito di 30 punti, raggiungendo il massimo dal 1° ottobre a 1.695 punti. Il rialzo di ieri, su base settimanale, segnala però una perdita di 30 punti sui 1.725 messi a segno il primo ottobre scorso. Rispetto ai 1.689 punti del 30 luglio scorso, l'indice resta positivo per soli 6 punti.
Indice Sitagri in aumento
L'indice europeo dei prezzi del grano duro Sitagri ieri, 8 ottobre 2025, ha chiuso a 265,15 euro alla tonnellata, in aumento di 0,19 euro alla tonnellata sul 7 ottobre scorso (+0,07%). L'indice Sitagri del grano duro costituisce un benchmark sintetico quotidiano delle quotazioni del grano duro e rappresenta sei mercati regolamentati di riferimento importanti: tre in Italia (Bologna, Altamura e Foggia) e altrettanti in Francia (Port-La-Nouvelle, Rouen e La Pallice).
Chicago, Future Durum Wheat Index +1,01%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 7 ottobre scorso risulta cresciuto a 550,48 punti, poco più di 5,50 dollari Usa per bushel, in aumento di 5,52 punti sui 544,96 registrati lo scorso 30 settembre 2025 (+1,01%), quando invece si era registrato un calo di 1,11 punti rispetto ai 546,07 totalizzati il 23 settembre scorso (-0,20%).
L'aumento di questa settimana fa seguito ad un calo tendenziale registrato in tutto il mese di agosto e proseguito fino al 30 settembre, quando la quotazione perdeva 89,10 punti su quella del 29 luglio scorso, pari a 634,06 punti (-14,05%).
Al momento, si osserva che l'indice riguadagna con decisione la linea dei 550 punti che aveva lasciato dopo il 9 settembre 2025. E anche se è troppo presto per parlare di una ripresa imminente, almeno questo movimento al rialzo sembra sancire la fine di una stagione ribassista.
Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione del 7 ottobre scorso, valorizzata al cambio di ieri, 8 ottobre 2025, è pari a 173,80 euro alla tonnellata, in aumento di 3,10 euro alla tonnellata rispetto alla quotazione del 30 settembre scorso, valorizzata al cambio del 1° ottobre 2025 in 170,70 euro alla tonnellata. Tale aumento è dovuto oltre che all'incremento delle quotazioni dell'indice in dollari Usa, anche alla rivalutazione della moneta verde, passata dagli 0,85 euro per un dollaro Usa del primo ottobre scorso agli 0,86 euro per un dollaro Usa registrati ieri, 8 ottobre 2025.
Prezzi Fob canadesi contrastati tra 228 e 250 euro
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 1° ottobre 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 270 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 228 euro alla tonnellata per quelli stipulati in eurovaluta, registrandosi sul 24 settembre scorso un ulteriore calo di 10 dollari per i contratti conclusi con il biglietto verde e di 11 euro per quelli siglati in eurovaluta.
Su questa stessa piazza il 24 ed il 17 settembre scorsi si erano registrati altrettanti cali di 10 dollari e 10 euro sulle quotazioni del 10 settembre 2025. Dal 10 settembre scorso, con il grano Cwad di prima qualità quotato a 300 dollari Usa alla tonnellata e a 257 euro alla tonnellata, le perdite al 1° ottobre sono di ben 30 dollari per i contratti in moneta americana e di 29 euro per quelli stipulati in moneta unionale.
In particolare, dal 9 aprile al 1° ottobre 2025, mentre i contratti in dollari Usa hanno perso 50 dollari rispetto ai 320 dollari di quotazione, quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso terreno gradualmente, fino a calare al 1° ottobre di ben 62 euro di controvalore a 228 euro alla tonnellata (-21,38%).
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 1° ottobre 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 155 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 1° ottobre 2025 perdono 165 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 6 ottobre 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dal porto di Vancouver sull'Oceano Pacifico, fissato in 404,69 dollari canadesi alla tonnellata, in rialzo di 0,53 dollari canadesi sui 404,16 dollari registrati il 29 settembre scorso, quando si era verificato un altro rialzo di 4, 48 dollari sui 399,68 fissati il 22 settembre 2025.
Rispetto al 2 settembre scorso, quando le quotazioni del Cwad sulla piazza di Vancouver erano ancora attestate a 420,31 dollari canadesi alla tonnellata, la perdita complessiva al 6 ottobre 2025 è pari a 15,62 dollari canadesi alla tonnellata.
La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 6 ottobre scorso a Vancouver al cambio dell'8 ottobre 2025 è pari a 249,69 euro alla tonnellata, in rialzo di 2,62 euro alla tonnellata sulla quotazione del 29 settembre valorizzata al cambio del 1° ottobre scorso in 247,07 euro alla tonnellata.
Tale aumento delle quotazioni in euro del prezzo Fob del Cwad di prima qualità dipende intanto dal seppur lieve rialzo delle quotazioni in dollari canadesi del prezzo Fob, rafforzato da una rivalutazione del dollaro canadese su euro, quotato ieri intorno agli 0,62 euro per un dollaro canadese, contro gli 0,61 euro per un dollaro canadese della scorsa settimana.
Prezzo Fob Usa risale a quasi 254 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 3 ottobre 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dal Golfo del Texas con consegna ottobre novembre 2025 è in una forchetta tra 290 e 300 dollari Usa alla tonnellata. A tali quotazioni ufficiali corrisponde un prezzo medio di 295 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 12 settembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 14,50 dollari Usa sul prezzo medio Fob rilevato dal 5 settembre scorso dello stesso cereale, ma in partenza dai porti della regione dei grandi laghi e con consegna ottobre 2025.
L'ultimo calo, di 6,5 dollari, si era verificato il 9 luglio scorso, sulla precedente quotazione di 316 dollari a tonnellata, esitata stabilmente dal 23 maggio al 2 luglio 2025. Il trend è sicuramente calante, basti pensare che solo il 24 gennaio scorso il Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi quotava 327 dollari Usa alla tonnellata e da allora al 26 settembre ha perso ben 32 dollari Usa di valore.
Il prezzo Fob medio del Northern Durum conseguito il 3 ottobre scorso al cambio dell'8 ottobre 2025 è pari a 253,70 euro alla tonnellata, in aumento di 2,23 euro alla tonnellata sulla quotazione del 26 settembre scorso valorizzata al cambio del 1° ottobre 2025 e pari a 251,47 euro alla tonnellata. Si tratta del secondo aumento consecutivo di questo valore in euro a quotazioni costanti del prezzo Fob del Northern Durum.
Anche tale rialzo del prezzo Fob in euro del Northern Durum, stante la stabilità del valore in dollari Usa, è stato conseguito da una rivalutazione della divisa Usa, passata dagli 0,85 euro per un dollaro Usa del 1° ottobre scorso agli 0,86 euro per un dollaro Usa di ieri, 8 ottobre 2025.
Canada, prezzo all'ingrosso in lieve calo
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 6 ottobre 2025 ha rilevato - dal silo principale del Nord Ovest Saskatchewan - un prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine di 273,09 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 4,77 dollari canadesi sui 268,32 dollari canadesi alla tonnellata registrati lo scorso 29 settembre.
Il 6 ottobre gli export basis per il Cwad diretto dal dal Saskatchewan al porto di Vancouver sono stati pari a 131,60 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 4,24 dollari canadesi sui 135,84 rilevati il 29 settembre 2025.
In pratica, il rialzo del prezzo Fob del Cwad di prima qualità a Vancouver di 0,53 dollari canadesi alla tonnellata è stato spinto dall'aumento del prezzo all'ingrosso per l'esportazione sul silo principale del Nord Ovest Saskatchewan di 4,77 dollari canadesi, diminuito però dal calo dei costi di trasporto dal Saskatchewan al porto del Pacifico per 4,24 dollari canadesi alla tonnellata.
Prospettive di mercato per il grano duro canadese
Secondo il report del 6 ottobre scorso della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "Le dimensioni del raccolto canadese sono aumentate con l'avvicinarsi della raccolta da parte dei produttori: Statistics Canada stima il raccolto a 6,5 milioni di tonnellate, in aumento rispetto ai 6,1 milioni di tonnellate stimati ad agosto. Le dimensioni del raccolto sono superiori al volume totale dell'anno scorso".
Inoltre, secondo gli analisti canadesi "Si prevede che la domanda globale di importazioni scenderà da 9,2 milioni di tonnellate dell'anno scorso a 8,6 milioni di tonnellate quest'anno, con una maggiore produzione globale prevista a 37,2 milioni di tonnellate rispetto ai 36,4 milioni di tonnellate dell'anno scorso, di cui 6,5 milioni di tonnellate saranno prodotte dal Canada".
Per la Commissione "Il raccolto dell'Ue è stimato a 8,3 milioni di tonnellate, rispetto ai 7,2 milioni di tonnellate dell'anno scorso. Le scorte finali globali quest'anno dovrebbero attestarsi a 7,5 milioni di tonnellate, rispetto ai 6,7 milioni di tonnellate dell'anno scorso, e il grano duro canadese dovrà essere competitivo".
A questo punto manifestano soddisfazione per i risultati raggiunti fin qui: "Le prime esportazioni di grano duro canadese sono state consistenti e hanno registrato buoni prezzi nell'Ue e nel Nord Africa. Stiamo monitorando attentamente questa tendenza e monitorando proattivamente le spedizioni per l'esportazione per analizzarne i movimenti".
In compenso la Turchia ha prodotto meno grano duro con la mietitura 2025 - solo 3,7 milioni di tonnellate, rispetto ai 4,4 milioni di tonnellate dell'anno precedente - e difficilmente coi prezzi bassi che ci sono attualmente tenterà di esportarlo in Italia.
La qualità del raccolto canadese è bassa
Secondo la Commissione la qualità del grano duro canadese mietitura 2025 è in netto calo, ma non certo per il tenore di proteine: "il 41% dei campioni è stato classificato come Cwad 3, il 25% come Cwad 2 e il 18% come Cwad 1. Il contenuto proteico di tutti i 190 campioni classificati era in media del 14,9% come rilevato dalla Canadian Grain Commission (Cgc)". Di tutt'altro tenore i valori della mietitura precedente: "Il Durum del 2024 rientrava per il 73% nelle categorie n 1 o n 2, rispetto al 43% registrato finora quest'anno. E il contenuto proteico del grano duro era del 15,3%".
Ai fini del mercato italiano, va da sé che se già lo scorso anno le partite di Canadese 1 al 15% di proteine uscirono presto di quotazione, da quest'anno saranno praticamente introvabili, dato che il frumento duro canadese non arriverà al 15%. Peraltro per monitorare il mercato italiano, sin da questo articolo, AgroNotizie® punterà sul Canadese 2, che dovrebbe comunque avere un livello qualitativo, almeno per tenore proteico, tale da potersi considerare pastificabile.
Panoramica Italia
In questa tabella riassumiamo le quotazioni puntuali del grano duro fino nelle principali borse merci italiane con l'indicazione della variazione rispetto alla seduta precedente. Questa tabella non ha la pretesa di essere esaustiva: per i dettagli completi e l'analisi per singola piazza, si veda la sezione dedicata più sotto.
| Piazza | Seduta | Prezzo minimo / massimo (€/t) | Variazione |
| Foggia | 8 ottobre 2025 | 280-285 | Stabile |
| Roma | 8 ottobre 2025 | 250-253 | Stabile |
| Napoli | 7 ottobre 2025 | 320-330 | Stabile |
| Bari | 7 ottobre 2025 | 280-285 | Stabile |
| Milano Nord | 7 ottobre 2025 | 282-287 | Stabile |
| Milano Centro | 7 ottobre 2025 | 299-304 | Stabile |
| Altamura | 3 ottobre 2025 | 280-285 | Stabile |
| Bologna | 2 ottobre 2025 | 270-275 | Stabile |
Borsa Merci Foggia
Borsa Merci di Foggia ieri - 8 ottobre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 1° ottobre, quando invece si era manifestato un rialzo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 24 settembre scorso, giorno in cui i prezzi erano rimasti invece invariati sulla precedente seduta del 17 settembre 2025, data in cui si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 10 settembre, quando era intervenuto un altro calo di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 3 settembre.
Nella seduta di borsa dell'8 ottobre, i delegati di Coldiretti Foggia e Cia - Agricoltori Italiani Capitanata hanno votato contro i prezzi rilevati del grano duro, motivando tale atto con la violazione del Decreto Legislativo 198/2021 in materia di pratiche commerciali sleali tra le imprese della filiera agricola e alimentare e successive modifiche, poiché prezzi inferiori ai costi medi di produzioni stabiliti da Ismea per la campagna cerealicola 2025-2026.
Con i valori dell'8 ottobre, i prezzi risultano inferiori di 25 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile era attestato su una forchetta di 305-310 euro alla tonnellata.
Inoltre, le quotazioni dell'8 ottobre 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 57 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 70 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna all'8 ottobre 2025 perdite per 175 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 8 ottobre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2025, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% a 250 euro alla tonnellata sui minimi e a 253 euro sui massimi, stabile sulla seduta precedente del 1° ottobre, quando si era verificato un aumento di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 24 settembre scorso, quando invece si era rivelato stabile sulle precedenti sedute del 17 e del 10 settembre 2025, giorno in cui si era verificato un calo di 5 euro sui minimi e di 7 euro sui massimi rispetto alle quotazioni del 3 settembre scorso, data in cui si era attestato a 252 euro alla tonnellata sui minimi e 257 euro sui massimi.
I valori dell'8 ottobre risultano in perdita di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 27 euro sui massimi sugli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi.
Tra il 3 luglio 2024 e il 28 maggio 2025, il frumento duro fino nazionale aveva lasciato sul terreno 20 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 275-280 euro. I prezzi dell'8 ottobre 2025 sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, riscontrano un ancor più pesante calo di 62 euro alla tonnellata sui minimi e di 69 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano all'8 ottobre 2025 perdite pari a 155 euro alla tonnellata sui minimi e a 162 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 7 ottobre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime tra 14% e 15%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale sono stati fissati prezzi di 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 30 settembre scorso, quando si era registrato un rialzo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 23 settembre, quando invece era risultato stabile sulla seduta del 16 settembre 2025, quando invece si era registrato un calo di 5 euro sulla seduta del 9 settembre scorso.
Le quotazioni del 7 ottobre risultano inferiori di 3 euro sui minimi e superiori di 5 sui massimi rispetto agli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, ovvero 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025. La quotazione del 7 ottobre 2025 risulta più bassa di 40 euro sui minimi e di 35 euro sui massimi rispetto a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli, pari ad una forchetta di 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 30 euro sui minimi e 25 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno 2024 furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 7 settembre 2025 perdite pari a 145 euro sui minimi e 150 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 7 ottobre 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 30 settembre scorso, quando si era rilevato un aumento di 4 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 23 settembre scorso, data in cui invece i prezzi erano risultati stabili sulla seduta del 16 settembre scorso, giorno in cui si era registrato invece un calo di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025, quando si era verificato un calo di 6 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 settembre scorso, quando si registravano quotazioni pari a 285-290 euro alla tonnellata.
Nel corso della seduta di Borsa di martedì scorso, il delegato in Commissione cereali della Cia - Agricoltori Italiana di Bari ha espresso voto contrario alle quotazioni del grano duro italiano per violazione del Decreto Legislativo 198/2021 in materia di pratiche commerciali sleali tra le imprese della filiera agricola e alimentare e successive modifiche, poiché i prezzi rilevati sono inferiori ai costi medi di produzioni stabiliti da Ismea per la campagna cerealicola 2025-2026.
Le quotazioni del 7 ottobre scorso sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, sono in perdita: sui minimi di 25 euro e sui massimi di 24 euro.
Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - alla seduta della nuova produzione del 7 ottobre 2025 - sono stati invece bruciati 65 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 69 euro alla tonnellata.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 7 ottobre 2025 perdite pari a 165 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 7 ottobre 2025 non è stato quotato.
Il frumento duro canadese 2 il 7 ottobre è stato rilevato a 301 euro alla tonnellata sui minimi e a 306 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 30 settembre 2025.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine il 7 settembre 2025 non è stato quotato.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 7 ottobre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, così suddiviso per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 78-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine 13,5%, 282 euro alla tonnellata sui minimi e 287 euro sui massimi, stabile dalla seduta del 16 settembre scorso, quando si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025. Si tratta di quotazioni inferiori di 30 euro sui minimi e di 32 euro sui massimi rispetto alle ultime della campagna 2024-2025, pari a 312-319 euro, registrate nella seduta del 10 giugno 2025. Inoltre, i prezzi del 7 ottobre 2025 risultano in calo di 63 euro sui minimi e di 68 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 7 ottobre 2025 perdite pari a 133 euro alla tonnellata sui minimi e 138 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico e proteine non determinato, 299 euro alla tonnellata sui minimi e 304 euro sui massimi, stabile dalla seduta del 16 settembre scorso, quando si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025. Si tratta di quotazioni inferiori di 22 euro sui minimi e di 27 euro nei massimi rispetto alle ultime della campagna commerciale 2024-2025 pari a 321-331 euro, esitate nella seduta del 10 giugno 2025. I prezzi del 7 ottobre 2025 risultano in calo di 63 euro sui minimi e di 68 euro sui massimi sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 7 ottobre 2025 pari a 131 euro alla tonnellata sui minimi e a 136 euro sui massimi.
Il 7 ottobre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari, mietitura 2025, a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 9 settembre scorso in avanti, quando invece si era rilevato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 settembre scorso. Si tratta di valori inferiori di 15 euro sui minimi e di 19 sui massimi rispetto alle più recenti quotazioni della mietitura 2024, registrate nella seduta del 17 giugno scorso e pari a 305-314 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 110 euro alla tonnellata sui minimi e 125 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 7 ottobre 2025 a 315 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute del 30 e 23 settembre scorsi, quando si era verificato un calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 16 settembre scorso, giorno in cui avevano perso altri 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 55 euro alla tonnellata sui minimi e 60 euro sui massimi fino al 7 ottobre 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 182 euro alla tonnellata sui minimi e 187 sui massimi.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 3 ottobre 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri a 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, prezzi stabili sulla precedente seduta del 26 settembre scorso, quando si era verificato un aumento di 2 euro alla tonnellata rispetto alla seduta del 19 settembre scorso, quando i valori si erano tenuti stabili sul 12 settembre scorso, giorno in cui invece si era registrata una diminuzione di 2 euro alla tonnellata sul 5 settembre scorso, data in cui si era verificato un pesante calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 29 agosto 2025.
Con queste quotazioni la nuova produzione risulta di valore inferiore di 25 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2024 esitata il 30 maggio 2025 a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi. La quotazione del 3 ottobre scorso della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta in calo di 67 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 70 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 3 ottobre 2025 pari a 175 euro alla tonnellata.
Il 3 ottobre 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato.
Il 3 ottobre 2025 il grano duro canadese di seconda qualità è stato quotato a 298 euro alla tonnellata sui minimi e a 300 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 settembre 2025.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 2 ottobre 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 81 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Prezzi esitati: 270 euro alla tonnellata sui minimi e 275 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dall'11 settembre scorso in avanti, quando invece si era verificato un calo di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 7 settembre scorso, giorno in cui si era verificato un altro calo di 6 euro alla tonnellata sulla seduta del 28 agosto 2025.
Rispetto agli ultimi prezzi della mietitura 2024 - quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi - la mietitura 2025 perde 23 euro alla tonnellata. I valori del 2 ottobre 2025 risultano in calo di 65 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 2 ottobre 2025 pari a 150 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® l'8 ottobre 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 29 settembre ed il 6 ottobre 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 8 ottobre 2025, danno 10 piazze stabili, 2 in aumento ed una in calo su 13 monitorate contro le 11 piazze stabili e una in calo su 12 monitorate della scorsa settimana.
In questa fase, gli effetti dei pesanti movimenti al ribasso delle scorse settimane risultano pressoché esauriti, con l'unica eccezione di Matera, dove il 6 ottobre si registra un ulteriore pesante calo di 20 euro alla tonnellata sul 29 settembre, quando il prezzo medio da produttore aveva registrato una caduta di 30 euro alla tonnellata sul 22 settembre scorso. Ora il prezzo medio all'origine a Matera si attesta a 280 euro alla tonnellata, perdendo il 3,4% sul 29 settembre 2025.
Rispetto alla scorsa settimana si segnalano anche due piazze con prezzo medio da produttore in aumento: Napoli e Foggia. A Napoli il 30 settembre con 325 euro alla tonnellata il frumento duro fino guadagna 5 euro alla tonnellata sui 320 dello scorso 23 settembre 2025 (+1,6%). In ripresa anche la piazza di Foggia che il 1° ottobre con 282,50 euro alla tonnellata di prezzo medio da produttore guadagna 3 euro alla tonnellata sui 279,5 euro del 23 settembre scorso (+1,1%).
Nel complesso tutti gli altri prezzi rilevati da Ismea sulle altre piazze si rivelano stabili su valori molto bassi.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea l'8 ottobre 2025
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 8 settembre 2025, nel quale risulta quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2025 a 268 euro alla tonnellata sui minimi e 273 euro sui massimi, stabile sulle precedenti rilevazioni dal 17 settembre 2025 in avanti.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 2 ottobre 2025.
Si avvisano i lettori che giovedì 16 ottobre 2025, il consueto articolo sui prezzi del grano duro non sarà pubblicato, l'appuntamento è a giovedì 23 ottobre 2025.
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