I prezzi sui mercati internazionali del grano duro si presentano contrastati a fine settembre. I listini canadesi registrano un ribasso del prezzo Fob del Cwad di prima qualità di altri 10 euro alla tonnellata per i carichi in partenza dai porti dell'Atlantico, con il valore di riferimento sulla piazza di Toronto calato a 239 euro alla tonnellata, mentre risale sopra i 247 euro alla tonnellata il prezzo Fob per i carichi in partenza da Vancouver via Oceano Pacifico, che guadagna 2,11 euro alla tonnellata.

 

A dominare la scena in Canada sono ancora le prospettive di mercato all'esportazione del Cwad: l'abbondante raccolto della Ue e la mancanza di problemi su quelli del Nord Africa non è compensato dall'aumento della domanda del cereale a livello mondiale. E le autorità canadesi prendono tempo nel comunicare l'esatta qualità del frumento duro canadese, che ha ricevuto danni dalle piogge in pre raccolta. Unica nota positiva sembra essere il ridotto raccolto della Turchia, che a questo punto non avrà modo di entrare sul mercato internazionale del cereale pastificabile.

 

Negli Usa il Northern Durum in dollari Usa è fermo intorno a 251 euro alla tonnellata, con effetti di rivalutazione del cambio molto contenuti e limitati a qualche decimale. A Chicago, il Future Durum Wheat Index cala dello 0,20% in una settimana e i noli marittimi si presentano nuovamente in netto calo.

 

Tali condizioni di mercato a livello internazionale per la seconda settimana consecutiva non sembrano influenzare i prezzi in Italia. Infatti, sulle principali borse merci rilevate da AgroNotizie® si notano se pur limitati rialzi (Foggia, Roma, Napoli, Bari, Altamura) mentre restano stabili sui valori registrati la settimana scorsa Milano e Bologna. I prezzi all'origine rilevati da Ismea vedono invece 11 piazze stabili e il solo brusco calo di Matera su 12 rilevate.

 

 

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Noli in netto calo

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 1° ottobre 2025, ha registrato un calo per la quarta sessione consecutiva, scendendo di 154 punti, raggiungendo il minimo dal 5 settembre a 1.980 punti, a fronte di una domanda ancora debole tra le navi. Tale diminuzione su base settimanale equivale ad una perdita di 260 punti sui 2.240 raggiunti il 24 settembre scorso (-11,61%), quando aveva raggiunto il picco del 25 luglio 2025.

 

Dal 18 giugno scorso, quando il Baltic Dry Index era attestato a 1.874, si contano alla data di ieri guadagni per appena 106 punti (+5,66%), contro i 366 punti della scorsa settimana (+16,33). E rispetto ai 1.303 punti del 28 maggio scorso, prima della successiva ondata di rialzi, l'indice ieri mantiene un vantaggio di ben 667 punti (+51,96%) contro i 937 (+71,91%) della scorsa settimana. L'indice al 1° ottobre su base annuale guadagna lo 0,10%, mentre la scorsa settimana guadagnava l'11,11%.

 

L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, ieri è sceso di 51 punti, raggiungendo il minimo dal 3 settembre a 1.725 punti. Il ribasso di ieri su base settimanale segnala una perdita sui 1.824 punti raggiunti il 24 settembre scorso pari a 99 punti (-5,43%). Rispetto ai 1.689 punti del 30 luglio scorso, l'indice resta positivo ieri per soli 36 punti (+2,13%), contro i 135 punti (+8%) della scorsa settimana.

 

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Chicago, Future Durum Wheat Index -0,20%

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 30 settembre scorso risulta ulteriormente calato a 544,96 punti, poco meno di 5,45 dollari Usa per bushel, in diminuzione di altri 1,11 punti sui 546,07 registrati il 23 settembre 2025 (-0,20%).

 

Anche il calo di questa settimana fa seguito a quello registrato in tutto il mese di agosto e proseguito fino a martedì scorso, in quanto la quotazione attuale perde 89,10 punti su quella del 29 luglio scorso, pari a 634,06 punti (-14,05%).


Al momento la fase discendente, iniziata in agosto, che sembrava essersi arrestata due settimane fa, dopo il rallentamento di tre settimane fa, dà invece segno di continuare, pur con andamento più lento rispetto ai bruschi cali del mese di agosto. Occasionalmente l'indice riesce ad essere positivo sulla giornata precedente, ma poi torna a calare, come accaduto anche in questa ultima settimana.

 

Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.

 

Inoltre, la quotazione del 30 settembre scorso, valorizzata al cambio di ieri, 1° ottobre 2025, è pari a 170,70 euro alla tonnellata, in diminuzione di appena 0,18 euro alla tonnellata rispetto alla quotazione del 23 settembre scorso valorizzata al cambio del 24 settembre 2025 e pari a 170,88 euro alla tonnellata. Tale ridotto calo si spiega con una lieve rivalutazione del dollaro Usa, pure tenutosi ieri intorno a 0,85 euro come la scorsa settimana, che ha solo parzialmente neutralizzato il calo delle quotazioni dell'indice, espresse in dollari Usa.

 

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Prezzi Fob canadesi contrastati tra 239 e 247 euro

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 24 settembre 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 280 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 239 euro alla tonnellata per quelli stipulati in eurovaluta, registrandosi sul 17 settembre scorso un calo di 10 dollari per i contratti conclusi con il biglietto verde e di 10 euro per quelli siglati in eurovaluta.


Su questa stessa piazza, il 17 settembre scorso, si erano registrati analoghi cali di 10 dollari e 10 euro sulle quotazioni del 10 settembre 2025.


In particolare, dal 9 aprile al 24 settembre, mentre i contratti in dollari Usa hanno perso solo 20 dollari rispetto ai 320 dollari di quotazione, quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso terreno gradualmente, fino a calare al 24 settembre di ben 51 euro di controvalore a 239 euro alla tonnellata (-21,34%).


In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 24 settembre 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 145 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 24 settembre 2025 perdono 154 euro alla tonnellata.

 

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 29 settembre 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dal porto di Vancouver sull'Oceano Pacifico, fissato in 404,16 dollari canadesi alla tonnellata, in rialzo di 4,48 dollari canadesi sui 399,68 dollari registrati il 22 settembre scorso, quando invece si era rilevato un calo di 10,27 dollari rispetto alla quotazione di 409,95 conseguita il 15 settembre 2025.

 

Rispetto al 2 settembre scorso, quando le quotazioni del Cwad sulla piazza di Vancouver erano ancora attestate a 420,31 dollari canadesi alla tonnellata, la perdita complessiva al 29 settembre 2025 è pari a 16,15 dollari canadesi alla tonnellata.

 

La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 29 settembre scorso a Vancouver al cambio del 1° ottobre è pari a 247,07 euro alla tonnellata, in aumento di 2,11 euro alla tonnellata sulla quotazione del 22 settembre scorso, valorizzata al cambio del 24 settembre 2025 in 244,96 euro alla tonnellata.

 

Tale aumento delle quotazioni in euro del prezzo Fob del Cwad di prima qualità dipende intanto dal seppur lieve rialzo delle quotazioni in dollari canadesi del prezzo Fob, solo parzialmente neutralizzato da una blanda svalutazione del dollaro canadese su euro, comunque quotato intorno agli 0,61 euro per un dollaro canadese, come la scorsa settimana.

 

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Prezzo Fob Usa staziona sui 251 euro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 26 settembre 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dal Golfo del Texas con consegna ottobre novembre 2025 è in una forchetta tra 290 e 300 dollari Usa alla tonnellata. A tali quotazioni ufficiali corrisponde un prezzo medio di 295 dollari Usa alla tonnellata, stabile sulle quotazioni del 19 e del 12 settembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 14,50 dollari Usa sul prezzo medio Fob rilevato dal 5 settembre scorso dello stesso cereale, ma in partenza dai porti della regione dei grandi laghi e con consegna ottobre 2025.


L'ultimo calo, di 6,5 dollari, si era verificato il 9 luglio scorso, sulla precedente quotazione di 316 dollari a tonnellata, esitata stabilmente dal 23 maggio al 2 luglio 2025. Il trend è sicuramente calante, basti pensare che solo il 24 gennaio scorso il Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi quotava 327 dollari Usa alla tonnellata e da allora al 26 settembre ha perso ben 32 dollari Usa di valore.


Il prezzo Fob medio del Northern Durum conseguito il 26 settembre scorso al cambio del 1° ottobre 2025 è pari a 251,47 euro alla tonnellata, in lieve aumento di 0,21 euro alla tonnellata rispetto alla quotazione del 19 settembre scorso al cambio del 24 settembre 2025 e pari a 251,26 euro alla tonnellata.

 

Tale lieve rialzo del prezzo Fob in euro del Northern Durum, stante la stabilità del valore in dollari Usa, è stato conseguito da una lieve rivalutazione della divisa Usa, pure rimasta, come nella scorsa settimana, intorno agli 0,85 euro per un dollaro Usa.

 

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Canada, prezzo all'ingrosso in lieve calo

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 29 settembre 2025 ha rilevato - dal silo principale del Nord Ovest Saskatchewan - un prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine di 268,32 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 1,39 dollari canadesi sui 269,71 registrati il 22 settembre scorso.

 

Il 29 settembre gli export basis per il Cwad diretto dal Saskatchewan al porto di Vancouver sono stati pari a 135,84 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 5,87 dollari canadesi sui 129,97 rilevati il 22 settembre 2025.

 

In pratica, il rialzo del prezzo Fob del Cwad di prima qualità a Vancouver di 4,48 dollari canadesi alla tonnellata è stato sostenuto dall'aumento dei costi di trasporto dal Saskatchewan al porto del Pacifico per 5,87 dollari canadesi, diminuito dal calo del prezzo all'ingrosso di 1,39.

 

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Prospettive di mercato per il grano duro canadese

Secondo il report del 29 settembre scorso della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "Le dimensioni del raccolto canadese sono aumentate con l'avvicinarsi della raccolta da parte dei produttori: Statistics Canada stima il raccolto a 6,5 milioni di tonnellate, in aumento rispetto ai 6,1 milioni di tonnellate stimati ad agosto. Le dimensioni del raccolto sono superiori al volume totale dell'anno scorso".


Inoltre, secondo gli analisti canadesi "Si prevede che la domanda globale di importazioni scenderà da 9,2 milioni di tonnellate dell'anno scorso a 8,6 milioni di tonnellate quest'anno, con una maggiore produzione globale prevista a 37,2 milioni di tonnellate rispetto ai 36,4 milioni di tonnellate dell'anno scorso, di cui 6,5 milioni di tonnellate saranno prodotte dal Canada".

 

Per la Commissione "Il raccolto dell'Ue è stimato a 8,3 milioni di tonnellate, rispetto ai 7,2 milioni di tonnellate dell'anno scorso. Le scorte finali globali quest'anno dovrebbero attestarsi a 7,5 milioni di tonnellate, rispetto ai 6,7 milioni di tonnellate dell'anno scorso, e il grano duro canadese dovrà essere competitivo".

 

A questo punto manifestano soddisfazione per i risultati raggiunti fin qui: "Le prime esportazioni di grano duro canadese sono state consistenti e hanno registrato buoni prezzi nell'Ue e nel Nord Africa. Stiamo monitorando attentamente questa tendenza e monitorando proattivamente le spedizioni per l'esportazione per analizzarne i movimenti".

 

In compenso la Turchia ha prodotto meno grano duro con la mietitura 2025 - solo 3,7 milioni di tonnellate, rispetto ai 4,4 milioni di tonnellate dell'anno precedente - e difficilmente coi prezzi bassi che ci sono attualmente tenterà di esportarlo in Italia.

 

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Raccolto in Canada quasi completato

Secondo la Commissione "Il 92% del frumento duro dell'Alberta è stato raccolto in ritardo". E in Saskatchewan il grano duro è stato raccolto al 78%. La mietitura ha fatto progressi significativi dalla data del 22 settembre grazie a un periodo di tempo asciutto. "Prevediamo - scrivono gli analisti canadesi - che la raccolta dei cereali si concluda nei prossimi giorni nella maggior parte delle regioni del Saskatchewan".

 

E sull'area nella quale in preraccolta si sono scaraventati fino a 120 millimetri di pioggia è ancora in corso la stima dei danni sulla qualità delle cariossidi: "Si è verificato un lungo ritardo dovuto alle condizioni meteorologiche verso la metà del mese nelle aree di coltivazione meridionali e orientali della provincia. Il grano duro e il grano primaverile non raccolti durante queste piogge sono stati di qualità inferiore".

 

E ancora "si segnalano germogli e gravi degradazioni del grano rimasto non raccolto in quel periodo. Stiamo ancora cercando di consolidare il tonnellaggio interessato. Si prevede che ci siano sufficienti quantità di grano precoce di buona qualità da poter essere miscelato nella filiera".

 

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Panoramica Italia

In questa tabella riassumiamo le quotazioni puntuali del grano duro fino nelle principali borse merci italiane con l'indicazione della variazione rispetto alla seduta precedente. Questa tabella non ha la pretesa di essere esaustiva: per i dettagli completi, le date esatte e l'analisi per singola piazza, si veda la sezione dedicata più sotto.

 

Piazza Prezzo minimo/massimo (€/t) Variazione sulla alla settimana precedente (€/t)
Foggia 280-285 +3
Roma 250 - 253 +3
Napoli  320-330 +5
Bari 280-285 +4
Milano Nord 282-287 Stabile
Milano Centro 299-304 Stabile
Altamura 280-285 +2
Bologna 270-275 Stabile

 

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Borsa Merci Foggia

Borsa Merci di Foggia ieri - 1° ottobre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, in rialzo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 24 settembre scorso, quando invece i prezzi erano rimasti invariati sulla precedente seduta del 17 settembre 2025, data in cui si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 10 settembre, giorno in cui era intervenuto un altro calo di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 3 settembre.

 

Con i valori del 1° ottobre, i prezzi risultano inferiori di 25 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile era attestato su una forchetta di 305-310 euro alla tonnellata.

Inoltre, le quotazioni del 1° ottobre 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 57 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 70 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 24 settembre 2025 perdite per 175 euro alla tonnellata.

 

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Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 1° ottobre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2025, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% a 250 euro alla tonnellata sui minimi e a 253 euro sui massimi, in aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 24 settembre scorso, quando invece si era rivelato stabile sulle precedenti sedute del 17 e del 10 settembre 2025, quando si era verificato un calo di 5 euro sui minimi e di 7 euro sui massimi rispetto alle quotazioni del 3 settembre scorso, quando si era attestato a 252 euro alla tonnellata sui minimi e 257 euro sui massimi.

 

I valori del 1° ottobre risultano in perdita di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 27 euro sui massimi sugli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi.

 

Tra il 3 luglio 2024 e il 28 maggio 2025, il frumento duro fino nazionale aveva lasciato sul terreno 20 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 275-280 euro. I prezzi del 1° ottobre 2025 sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, riscontrano un ancor più pesante calo di 62 euro alla tonnellata sui minimi e di 69 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 1° ottobre 2025 perdite pari a 155 euro alla tonnellata sui minimi e a 162 euro sui massimi.

 

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Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 30 settembre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime tra 14% e 15%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale sono stati fissati prezzi di 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, in rialzo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 23 settembre scorso, quando invece era risultato stabile sulla ancor precedente seduta del 16 settembre 2025, quando invece si era registrato un calo di 5 euro sulla seduta del 9 settembre scorso.

 

Le quotazioni del 30 settembre risultano inferiori di 3 euro sui minimi e superiori di 5 sui massimi rispetto agli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, ovvero 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025. La quotazione del 30 settembre 2025 risulta più bassa di 40 euro sui minimi e di 35 euro sui massimi rispetto a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli, pari ad una forchetta di 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi.

 

Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 30 euro sui minimi e 25 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno 2024 furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 30 settembre 2025 perdite pari a 145 euro sui minimi e 150 euro sui massimi.

 

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Borsa Merci Bari

La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 30 settembre 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, in aumento di 4 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 23 settembre scorso, quando invece i prezzi erano risultati stabili sulla ancor precedente seduta del 16 settembre scorso, quando invece si era registrato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025, quando si era verificato un calo di 6 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 settembre scorso, quando si registravano quotazioni pari a 285-290 euro alla tonnellata.

 

Le quotazioni del 30 settembre scorso sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, sono in perdita: sui minimi di 25 euro e sui massimi di 24 euro.

 

Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - alla seduta della nuova produzione del 30 settembre 2025 - sono stati invece bruciati 65 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 69 euro alla tonnellata.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 30 settembre 2025 perdite pari a 165 euro.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 30 settembre 2025 non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - era di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.


Il grano duro spagnolo al 12% di proteine il 30 settembre 2025 non è stato quotato. Ultima valutazione quella della seduta del 6 maggio 2025, quando si era invece attestato su valori di 318 euro sui minimi e 323 sui massimi, in diminuzione di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile 2025.

 

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Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 30 settembre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, così suddiviso per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 78-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine 13,5%, 282 euro alla tonnellata sui minimi e 287 euro sui massimi, stabile dalla seduta del 16 settembre scorso, quando si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025. Si tratta di quotazioni inferiori di 30 euro sui minimi e di 32 euro sui massimi rispetto alle ultime della campagna 2024-2025, pari a 312-319 euro, registrate nella seduta del 10 giugno 2025. Inoltre, i prezzi del 30 settembre 2025 risultano in calo di 63 euro sui minimi e di 68 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 30 settembre 2025 perdite pari a 133 euro alla tonnellata sui minimi e 138 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico e proteine non determinato, 299 euro alla tonnellata sui minimi e 304 euro sui massimi, stabile dalla seduta del 16 settembre scorso, quando si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025. Si tratta di quotazioni inferiori di 22 euro sui minimi e di 27 euro nei massimi rispetto alle ultime della campagna commerciale 2024-2025 pari a 321-331 euro, esitate nella seduta del 10 giugno 2025. I prezzi del 30 settembre 2025 risultano in calo di 63 euro sui minimi e di 68 euro sui massimi sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 30 settembre 2025 pari a 131 euro alla tonnellata sui minimi e a 136 euro sui massimi.
     

Il 30 settembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari, mietitura 2025, a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 9 settembre scorso in avanti, quando invece si era rilevato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 settembre scorso. Si tratta di valori inferiori di 15 euro sui minimi e di 19 sui massimi rispetto alle più recenti quotazioni della mietitura 2024, registrate nella seduta del 17 giugno scorso e pari a 305-314 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 110 euro alla tonnellata sui minimi e 125 euro sui massimi.

 

I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 30 settembre 2025 a 315 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi - risultano stabili sulla precedente seduta del 23 settembre scorso, quando si era verificato un calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 16 settembre scorso, quando avevano perso altri 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 55 euro alla tonnellata sui minimi e 60 euro sui massimi fino al 30 settembre 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 182 euro alla tonnellata sui minimi e 187 sui massimi.

 

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Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Venerdì 26 settembre 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri a 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, prezzi in aumento di 2 euro alla tonnellata rispetto alla seduta 19 settembre scorso, quando i valori si erano tenuti stabili sul 12 settembre scorso, giorno in cui invece si era registrata una diminuzione di 2 euro alla tonnellata sul 5 settembre scorso, data in cui si era verificato un pesante calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 29 agosto 2025.

 

Con queste quotazioni la nuova produzione risulta di valore inferiore di 25 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2024 esitata il 30 maggio 2025 a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi.
La quotazione del 26 settembre scorso della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta in calo di 67 euro alla tonnellata.


E si registra un deprezzamento di 70 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 26 settembre 2025 pari a 175 euro alla tonnellata.

 

Il 26 settembre 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.

 

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Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 25 settembre 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 81 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Prezzi esitati: 270 euro alla tonnellata sui minimi e 275 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 18 e dell'11 settembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 7 settembre scorso, quando si era verificato un altro calo di 6 euro alla tonnellata sulla seduta del 28 agosto 2025.

 

Rispetto agli ultimi prezzi della mietitura 2024 - quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi - la mietitura 2025 perde 23 euro alla tonnellata. I valori del 25 settembre 2025 risultano in calo di 65 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 25 settembre 2025 pari a 150 euro alla tonnellata.

 

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Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 1° ottobre 2025

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 22 ed il 29 settembre 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 1° ottobre 2025, danno 11 piazze stabili e una in calo su 12 monitorate, contro le 8 piazze stabili, una in aumento e 3 in calo su 12 monitorate della scorsa settimana.

 

In questa fase, gli effetti dei pesanti movimenti al ribasso delle scorse settimane risultano pressoché esauriti, con l'unica eccezione di Matera, dove il 29 settembre scorso si registra un pesante calo di 30 euro alla tonnellata sul 22 settembre, quando il cereale pastificabile era invece aumentato dello stesso importo sul 15 settembre. Il prezzo del frumento duro fino lucano è tornato così alla quotazione di metà mese: 300 euro alla tonnellata da produttore.

Nel complesso i prezzi rilevati da Ismea si rivelano stabili su valori molto bassi.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 1° ottobre 2025
(Fonte: Ismea)

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 1° settembre 2025, nel quale risulta quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2025 a 268 euro alla tonnellata sui minimi e 273 euro sui massimi, stabile sulle precedenti rilevazioni del 17 e del 24 settembre 2025.


Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 25 settembre 2025.

 

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