Ridurre l'impatto ambientale dei reflui agroindustriali e, al tempo stesso, recuperarne il valore. È questa la missione di VisioNing, spinoff deeptech dell'Università degli Studi di Milano che ha appena chiuso un round di investimento seed da 1 milione di euro.
A credere nella visione della giovane azienda sono Farming Future, CDP Venture Capital SGR e ToSeed & Partners, tre realtà che puntano sulla sinergia tra scienza e industria per accelerare la transizione sostenibile nel settore agroalimentare.
Contestualmente all'aumento di capitale, Simone Guzzetti è stato nominato nuovo ceo. Imprenditore seriale con alle spalle la exit della startup Bloovery, Guzzetti guiderà VisioNing nel delicato passaggio dal laboratorio al mercato, con l'obiettivo di industrializzare e commercializzare la tecnologia sviluppata dal team.

I founder di VisioNing, Simone Guzzetti e Ermelinda Falletta
(Fonte foto: VisioNing)
Depurare, recuperare, valorizzare
Il cuore dell'innovazione targata VisioNing è una piattaforma tecnologica per il trattamento e la valorizzazione delle acque reflue agroindustriali, un tema particolarmente critico per molte filiere, dal lattiero caseario alla trasformazione ortofrutticola. I reflui agricoli, spesso ricchi di nutrienti ma complessi da gestire, rappresentano una sfida sia normativa che operativa per le aziende.
La tecnologia sviluppata dalla startup consente una depurazione efficiente e il recupero di nutrienti preziosi, come azoto, fosforo e potassio, che possono essere reintegrati nei cicli agricoli. Il sistema è già in fase di test in un birrificio agricolo, dove ha dimostrato di poter operare in condizioni reali. Altri tre progetti pilota verranno avviati nei prossimi mesi in contesti agroindustriali strategici.
"Questo investimento rappresenta un segnale forte di fiducia nella nostra visione e nelle potenzialità di impatto della nostra tecnologia", commenta Ermelinda Falletta, cofondatrice e cto di VisioNing. "Il nostro sistema rende possibile una depurazione efficiente e il recupero di nutrienti preziosi abilitando modelli di economia circolare, grazie al lavoro di un team affiatato che unisce competenze scientifiche e ingegneristiche".
L'interesse degli investitori nasce dalla forte base scientifica del progetto e dalla sua applicabilità industriale, in un momento in cui la sostenibilità ambientale è diventata una priorità per le filiere agroalimentari. "VisioNing unisce ricerca accademica d'eccellenza e potenziale di applicazione industriale concreto", ha dichiarato Claudia Pingue, responsabile del Fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital SGR. "È esattamente il tipo di iniziativa che intendiamo supportare per valorizzare le tecnologie più promettenti nel panorama italiano".
L'ingresso di Guzzetti rappresenta inoltre un passaggio chiave verso la maturazione imprenditoriale della startup, che punta a strutturarsi come player tecnologico in grado di offrire soluzioni scalabili e sostenibili per il trattamento dei reflui. Un ambito sempre più strategico anche in ottica di regolamentazioni europee più stringenti e di crescente pressione sui temi della circolarità e della tutela delle risorse idriche.
Con i fondi raccolti, VisioNing punta ora a completare la fase di ingegnerizzazione del primo prototipo e a portarlo sul mercato. Parallelamente, l'azienda lavorerà alla validazione della tecnologia in diversi contesti applicativi, costruendo partnership industriali e rafforzando il proprio team tecnico e commerciale.
In un momento in cui l'agricoltura è chiamata a rinnovarsi profondamente, VisioNing rappresenta un esempio virtuoso di come la ricerca pubblica possa diventare impresa, con ricadute concrete in termini di sostenibilità, innovazione e competitività. Un segnale positivo anche per tutto l'ecosistema dell'agrifood tech italiano, che cerca sempre più spesso risposte nuove a problemi antichi.
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