Dall'Unione Europea giungono novità concrete per l'agricoltura e l'agroalimentare: il 23 ottobre scorso, la Commissione Ue ha autorizzato la spesa di oltre 1,9 miliardi di euro aggiuntivi per i contratti di filiera sul Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dell'Italia proprio mentre, nello stesso giorno, il Parlamento Europeo ha restituito al bilancio Ue 96 milioni di euro che erano stati tagliati dal Consiglio Ue.
Pnrr, via libera a 1,9 miliardi
Via libera all'autorizzazione definitiva per l'incremento della dotazione finanziaria per i contratti di filiera nell'ambito del Pnrr dedicati al settore dell'agroalimentare e della pesca e acquacoltura. Dopo la Decisione giunta il 23 ottobre 2024 dalla Commissione Europea, il Masaf, Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, potrà procedere allo scorrimento delle graduatorie relative al quinto bando agroalimentare, con ulteriori risorse per 1 miliardo e 830 milioni di euro, e al primo bando per la pesca e l'acquacoltura, con ulteriori 80 milioni.
Nei prossimi giorni, i soggetti proponenti dei programmi che, pur presenti nelle graduatorie, non erano stati finanziati con le risorse del Piano Nazionale Complementare, potranno dichiarare il proprio interesse per l'ammissione al finanziamento Pnrr. Durante la presentazione delle proposte definitive, istruite da Ismea, sarà necessario conformarsi alle condizionalità previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Lo strumento dei contratti di filiera offre una spinta a un approccio integrato, che unisce cooperazione tra imprese, innovazione e ricerca, per una visione strategica condivisa lungo l'intera catena del valore. L'obiettivo finale è accompagnare le filiere verso il consolidamento della loro competitività.
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Parlamento Ue, 96 milioni in più per l'agricoltura nel 2025
L'Assemblea Plenaria del Parlamento Europeo nella mattinata di mercoledì 23 ottobre 2024 ha votato a favore della nota di variazione del budget dell'Unione Europea per il 2025 già approvata in Commissione Bilancio a Strasburgo il 7 ottobre scorso. In particolare, gli eurodeputati hanno ripristinato 1,52 miliardi di euro di tagli ai finanziamenti proposti dal Consiglio, riportando gli stanziamenti ai livelli originariamente suggeriti dalla Commissione Ue.
Tra le voci che non dovrebbero essere più tagliate e che anzi dovrebbero andare incontro ad un recupero ce ne sono due riguardanti la Pac per complessivi 96 milioni di euro: sul Primo Pilastro ai giovani agricoltori dovrebbero essere riservati 40 milioni di euro in più per il sostegno al reddito; inoltre per quanto riguarda le Ocm, 56 milioni di euro in più dovrebbero andare ai settori ortofrutticolo, programmi scolastici e promozione dei prodotti agricoli.
Il condizionale è quanto mai d'obbligo poiché questa votazione avvia tre settimane di colloqui di conciliazione tra il Parlamento e il Consiglio, con l'obiettivo di raggiungere un accordo per il bilancio del prossimo anno, che dovrà poi essere votato dal Parlamento e firmato dal suo presidente. Pertanto, non è dato sapere quanti, quali e come i ripristini votati dal Parlamento saranno poi ricompresi nell'accordo con il Consiglio.
Il deputato rumeno Victor Negrescu (S&d), relatore generale per il bilancio dell'Ue 2024 (per la sezione III - Commissione), ha comunque dichiarato: "Il voto è un forte segnale di sostegno a un bilancio dell'Ue incentrato sui cittadini e incentrato sugli investimenti nello sviluppo economico e nel miglioramento della vita delle persone". Un segnale per il Consiglio, che non potrà non tenere conto di una presa di posizione molto forte del Parlamento di Strasburgo.