Il Consiglio dei Ministri del 2 maggio 2022 ha approvato il Decreto Legge Energia e Investimenti (anche detto Decreto Aiuti) ovvero "Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina". Pur rimanendo un atto non specifico per il settore agricolo, vi fanno capolino alcune misure dirette a favore delle imprese agricole ed altre che pur riferite alla generalità delle imprese possono essere utilizzate dagli imprenditori agricoli.

 

In particolare, nella nota di Palazzo Chigi - diramata dopo il Consiglio dei Ministri, si afferma: "con specifico riferimento alle Pmi agricole e della pesca e dell'acquacoltura, previa autorizzazione della Commissione Europea, potrà essere concessa la garanzia diretta dell'Ismea, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, pari al 100% dell'importo del finanziamento a beneficio delle Pmi che abbiano registrato, nel 2022, un incremento dei costi per l'energia, i carburanti o per le materie prime". L'estensione della garanzia ha un plafond di 180 milioni di euro e sarà accordata sui nuovi prestiti purché prevedano l'inizio del rimborso del capitale non prima di 24 mesi dalla erogazione e abbiano una durata fino a 120 mesi e un importo non superiore al 100% dell'ammontare complessivo dei costi e comunque non superiore a 35mila euro.

 

Nella nota di Palazzo Chigi poi, con riferimento alla generalità delle imprese, si sottolinea che è previsto un Fondo per il Sostegno alle Imprese Danneggiate dalla Crisi Ucraina. In pratica "sono stanziati 200 milioni di euro per il 2022 per l'erogazione di contributi a fondo perduto in favore delle imprese che abbiano perduto fatturato a causa dalla contrazione della domanda a seguito della crisi ucraina, abbiano registrato l'interruzione di contratti e progetti esistenti, siano state coinvolte nella crisi delle catene di approvvigionamento. Con Decreto del ministro dello Sviluppo Economico saranno definite le modalità attuative della Misura". Potrebbero rientrarvi, ad esempio, tanto le aziende vitivinicole che hanno perso il mercato russo, quanto le aziende di trasformazione che sono state danneggiate dai mancati arrivi di materie prime provenienti dal teatro di guerra.

 

Il Decreto prevede anche il "Rafforzamento dei crediti d'imposta" in favore delle imprese per energia elettrica e gas e in particolare può riguardare il settore agricolo il credito d'imposta riconosciuto per il secondo trimestre 2022 alle imprese dotate di contatori di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica (Decreto-Legge n. 21/2022): dal 12 al 15%.

 

Sempre in tema di credito di imposta la nota della Presidenza del Consiglio ne indica il rafforzamento anche per "investimenti in beni immateriali 4.0" In tal caso "l'aliquota del credito d'imposta previsto dalla Legge numero 178/2020 è aumentata, sino 31 dicembre 2022 o 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni, dal 20 al 50%".

 

Sempre nella giornata del 2 maggio scorso la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il Decreto Legge 2 maggio 2022 "Misure urgenti in materia di accise e Iva sui carburanti" che di fatto proroga dal 3 maggio all'8 luglio 2022 le aliquote agevolate sull'accisa per il gasolio e la benzina utilizzati come carburante per usi agricoli (pari rispettivamente a 22% e al 49% dell'aliquota ordinaria), ma anche l'azzeramento dell'aliquota di accisa del gas naturale usato per autotrazione. Tale misura, nelle more della conversione in legge del provvedimento del Governo, è già in vigore.

 

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Confagricoltura, provvedimenti concreti

"Concreti, in linea generale, gli interventi destinati alla liquidità e agli investimenti per le imprese. Apprezziamo in particolare i provvedimenti per le Pmi agricole, della pesca e dell'acquacoltura che, secondo quanto riportato dal comunicato stampa del Cdm, innalzerebbe al 100% l'intervento della garanzia diretta Ismea per le imprese che hanno avuto un incremento dei costi per l'energia, i carburanti o per le materie prime". Questo il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti alle anticipazioni sul Decreto Legge che introdurrà misure urgenti che riguardano le politiche energetiche nazionali, la produttività delle imprese e l'attrazione degli investimenti, oltre a politiche sociali e per contenere gli effetti della guerra in Ucraina.

 

Il provvedimento deciso dal Consiglio dei Ministri potenzia e crea nuovi strumenti per contrastare gli effetti della crisi scatenata dal conflitto russo-ucraino. Per l'energia sono previste misure per ridurre i costi, semplificare le autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti, con l'obiettivo di potenziare la produzione energetica nazionale

 

"Sul fronte energetico, come Confagricoltura ha sempre sottolineato, è proprio l'agricoltura che può essere in prima linea per contribuire a diminuire la dipendenza energetica italiana dall'estero, a partire dal gas russo, attraverso il biogas agricolo. Abbiamo calcolato - continua Giansanti - che in poche settimane possiamo aumentare del 20% la produzione elettrica da biogas, per arrivare ad un aumento fino al 200% entro i prossimi tre anni. Importante anche la possibilità di utilizzare il concime organico (digestato) per rispondere alla minore disponibilità di fertilizzanti chimici dalla Russia".

 

Confagricoltura, infine, apprezza anche le misure previste per il rafforzamento dei crediti d'imposta, per gli investimenti in beni immateriali, per la formazione del personale dipendente finalizzate all'acquisizione o al consolidamento delle competenze tecnologiche, nonché il credito d'imposta del 28% per gli autotrasportatori, riconosciuto per far fronte all'eccezionale incremento del costo del carburante.

 

Coldiretti, misure rispondono a nostro piano anticrisi

"Il via libera del Consiglio dei Ministri a fondi per 180 milioni per l'accesso delle imprese agricole alla garanzie Ismea sui mutui nel Decreto Legge Energia e Investimenti è importante per salvare il made in Italy a tavola in un momento di drammatica difficoltà per il settore, a causa degli effetti della guerra e dei rincari, e risponde alle richieste contenute nel Piano Anticrisi presentato dalla Coldiretti". Lo rende noto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

 

"Con più di 1 azienda agricola su 10 a rischio chiusura e il 30% che si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in perdita, la Misura varata dal Governo Draghi - spiega Prandini - consente alle piccole e medie imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura che hanno registrato un incremento dei costi per energia, per carburanti o materie prime nel corso del 2022 di accedere alla garanzia diretta di Ismea con copertura al 100% per nuovi finanziamenti".

 

"Per far fronte al caro petrolio che incide sui bilanci delle imprese agricole è positiva - rileva il presidente della Coldiretti - anche la proroga fino all'8 luglio 2022 delle aliquote agevolate sull'accisa per il gasolio e la benzina utilizzati come carburante per usi agricoli (pari rispettivamente a 22% e al 49% dell'aliquota ordinaria), ma anche l'azzeramento dell'aliquota di accisa del gas naturale usato per autotrazione".

 

Questo articolo è stato modificato il 12 maggio 2022 nella parte dedicata alla proroga delle aliquote agevolate sull'accisa per il gasolio e la benzina e all'azzeramento dell'aliquota di accisa del gas naturale usato per autotrazione, e il 3 agosto è stato aggiunto l'altro nome: Decreto Aiuti